Ogni estate il fantacalcio ci illude: schemi su schemi, statistiche, amichevoli, hype mediatico e sensazioni che sembrano chiarissime. E invece, puntuale come sempre, la stagione reale ribalta molte certezze. Giocatori che dovevano essere colpi sicuri si rivelano scelte pesanti, se non vere e proprie zavorre da portarci dietro giornata dopo giornata. In questo editoriale analizziamo i 5 peggiori flop rispetto alle aspettative estive, quei nomi su cui tanti avevano puntato credendo di assicurarsi bonus, titolarità o un possibile exploit — e che invece hanno finito per deludere, condizionare voti e a volte anche compromettere equilibri di squadra e fantacalcio.
1.JONHATAN DAVID ( JUVENTUS)
Tra le più grandi delusioni stagionali c’è senza dubbio Jonathan David. Pagato come un top d’asta e considerato da molti un colpo “sicuro” da doppia cifra, il suo rendimento è stato ben lontano dalle aspettative: appena 1 gol e 1 assist, con una fantamedia di 6.21, numeri che raccontano perfettamente una stagione deludente. Anche sul piano delle presenze il quadro non cambia: è andato a voto 7 volte, di cui 5 da titolare, 2 da subentrante e una partita interamente trascorsa in panchina. Un impiego non continuo, una squadra spesso confusa e un contesto tattico che non lo ha mai valorizzato hanno contribuito al quadro generale. Ora, però, dopo l’esonero di Tudor, in panchina arriva Luciano Spalletti . Il cambio in panchina potrebbe rappresentare una svolta: che sia finalmente il momento dell’esplosione? Chi lo ha ancora in rosa può solo sperare che un nuovo assetto offensivo lo rimetta al centro del progetto e lo aiuti a ripagare — almeno in parte — i crediti investiti per lui.
2- EVAN FERGUSON (ROMA)
Tra i nomi che più hanno illuso in fase d’asta c’è sicuramente Evan Ferguson. Presentato come il nuovo centravanti titolare della Roma targata Gasperini, l’aspettativa era chiara: un attaccante giovane, fisico, cresciuto in un sistema offensivo e pronto a esplodere proprio sotto la guida di un allenatore che, storicamente, sa come far segnare le punte. Tutto questo ha generato un hype enorme e, di conseguenza, valutazioni altissime nelle aste. La realtà, però, è stata ben diversa: fantamedia del 6.2 e solo un assist a referto, senza mai riuscire a sbloccarsi in zona gol. Anche sul piano delle presenze il quadro è eloquente: appena 5 partite a voto, con soltanto 3 da titolare. Numeri lontanissimi da quelli che ci si aspettava da un giocatore pagato come un possibile protagonista. Il risultato, al momento, è chiaro: un grande flop, pesante sia sul piano del punteggio che delle aspettative estive. Tuttavia, il consiglio è di aspettarlo: le qualità ci sono e, per profilo e potenziale, può esplodere da un momento all’altro. Se avete avuto la pazienza fin qui, vale la pena mantenerla ancora un po’.
3- DOMENICO BERARDI (SASSUOLO)
Se c’è un giocatore che, negli anni, è diventato una vera icona del fantacalcio, quello è sicuramente Domenico Berardi. Storicamente uno dei pupilli dei fantallenatori, capace di garantire gol, assist, rigori e continuità, quest’anno però sta deludendo come raramente gli era capitato. I numeri parlano chiaro: 7 partite a voto, con appena 1 gol (su rigore) e 2 assist. Statistiche decisamente impietose per un giocatore che ogni estate veniva considerato una certezza offensiva. In più, anche gli infortuni hanno complicato il suo percorso, spezzando ritmo, condizione e fiducia. Il Sassuolo ha bisogno della sua qualità e della sua leadership, e lo stesso vale per chi lo ha in rosa al fantacalcio. La speranza — e forse anche l’ultima ancora di fede — è che Berardi riesca a riprendersi il Sassuolo, tornando quel trascinatore tecnico ed emotivo visto nelle scorse stagioni. Chi lo ha comprato può solo stringere i denti e aspettare: se si accende lui, si accende tutta la vostra squadra.
4- NADIR ZORTEA (BOLOGNA)
La scorsa stagione a Cagliari era stato una delle sorprese più positive in difesa, chiudendo con una fantamedia altissima e diventando un nome molto ambito nelle aste estive. L'arrivo al Bologna, però, ha completamente cambiato il suo rendimento. Prima di tutto, il ruolo: se in Sardegna veniva spesso utilizzato come esterno a tutta fascia con grande libertà offensiva, a Bologna è stato riportato al ruolo più rigido di terzino in una linea a quattro, e questo ne ha limitato drasticamente la pericolosità in zona bonus. Ma il problema principale è che non sta giocando con continuità. Sono arrivate appena 5 partite a voto, di cui 3 da titolare e 2 da subentrante, più 3 partite interamente in panchina. Il risultato statistico è impietoso: fantamedia del 5.7 e zero bonus a referto. Un cambio di contesto che lo ha penalizzato, un ruolo meno favorevole al fantacalcio e una concorrenza alta nelle rotazioni di Italiano hanno trasformato uno degli affari dell’anno scorso in uno dei flop più pesanti di questa stagione.
5- VALENTIN CARBONI( GENOA)
Non si può parlare di flop senza citare Valentín Carboni. Arrivato dall’Inter con grandi prospettive tecniche e mediatiche, era stato presentato come il possibile trequartista creativo del Genoa, listato centrocampista ma capace di portare bonus come un attaccante. L’hype all’asta era altissimo e molti hanno investito su di lui sognando un colpo da plusvalenza immediata. La realtà, però, è stata ben più amara: 7 partite a voto, con le prime 2 da titolare e poi sempre utilizzato dalla panchina, senza continuità né fiducia. La sua fantamedia del 5.64 e i zero bonus a referto raccontano perfettamente la stagione: tante aspettative, pochissimi risultati. Molto dipende anche dalle scelte di Vieira, che non solo lo ha relegato a ruolo marginale, ma ha fatto lo stesso con altri profili tecnici e potenzialmente decisivi come Martin, Grønbaek e Stanciu, brillanti in pre-season e poi inspiegabilmente messi ai margini. Un contesto che non favorisce la sua crescita e che ha inevitabilmente deluso chi aveva puntato forte su di lui.
Yildiz in calo, perchè adesso serve un cambio di registro
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