
L’asta del fantacalcio è il momento più atteso e temuto dell’anno: lì si decide gran parte della stagione, tra intuizioni geniali e spese folli che possono trasformarsi in rimpianti. Non basta conoscere le statistiche, serve capire il contesto, il valore reale e soprattutto il rischio che ogni giocatore porta con sé. Alcuni nomi dividono più di altri: prospetti intriganti, campioni sul viale del tramonto o punte che sembrano non trovare più la porta. In questo editoriale analizziamo tre casi emblematici su cui tanti fantallenatori si interrogheranno: Højlund, tra hype e incognite; Vardy, simbolo di un passato glorioso ma con un futuro da decifrare; e Belotti, in cerca di riscatto dopo stagioni opache.
1- RASMUS HOJLUND (Napoli)
Con l’infortunio di Lukaku e un Lucca che nelle prime due uscite stagionali non ha convinto, il Napoli si affida a Rasmus Højlund per guidare l’attacco. Un nome che divide, perché il danese è reduce da anni intensi tra Serie A e Premier League, con luci e ombre, ma anche con un bagaglio di esperienza che a soli 22 anni non è affatto scontato. Højlund in Italia lo abbiamo già visto con la maglia dell’Atalanta, nella stagione 2022/23: 9 gol e 2 assist in 32 presenze di campionato, un bottino che aveva fatto parlare di lui come di uno dei prospetti più interessanti in circolazione. L’impatto fu immediato, con quella corsa potente e lo strapotere fisico che lo portarono a prendersi il posto da titolare a Bergamo. Non a caso il Manchester United decise di investirci pesantemente l’estate successiva, affidandogli il peso del proprio attacco.
In Inghilterra Højlund ha avuto un percorso meno lineare. Alla prima stagione ha comunque portato a casa numeri importanti: 10 gol in Premier League, 5 in Champions League e uno in coppa nazionale, per un totale di 16 reti. Numeri che dimostrano il suo istinto in area di rigore, soprattutto a livello europeo, dove ha segnato praticamente a raffica. L’anno dopo, però, è arrivato il calo: soltanto 4 gol in campionato, a cui ha aggiunto 6 reti in Europa League. Nel complesso, con la maglia dei Red Devils ha collezionato 26 gol e una manciata di assist in quasi cento presenze, alternando momenti da bomber implacabile a lunghe pause che hanno fatto storcere il naso a tifosi e critica. Il Napoli gli offre adesso un’occasione d’oro: tornare in Serie A, in un contesto tattico che può esaltarlo, e con un posto da titolare praticamente assicurato. A differenza di Manchester, qui non deve dividere le gerarchie con stelle affermate, né adattarsi a un campionato che non conosce. Højlund sa già cosa significa segnare in Italia, sa già cosa vuol dire muoversi tra difese chiuse e fisiche, e potrà crescere con più fiducia addosso.
Dal punto di vista del fantacalcio, questo lo rende un profilo estremamente interessante. Non è il classico bomber da 20 gol garantiti, almeno non ancora, ma ha tutto per diventare la sorpresa dell’anno: titolare, giovane, motivato e con un fisico che lo rende dominante nel gioco aereo e negli spazi. Puntarci all’asta significa credere nel suo potenziale e accettare qualche fase di appannamento, ma con la consapevolezza che può esplodere e trascinare la tua rosa. Insomma, Højlund a Napoli non è soltanto una scommessa: è un investimento intrigante, uno di quei colpi che possono fare la differenza in una stagione di fantacalcio.
2- ANDREA BELOTTI (Cagliari)
Andrea Belotti torna in Serie A e lo fa con la maglia del Cagliari. Un nome che in passato scaldava i cuori dei fantallenatori, capace con il Torino di stagioni memorabili, con gol a raffica e prestazioni da vero trascinatore. Ma quegli anni, purtroppo, sembrano lontani. L’attaccante che una volta veniva chiamato “il Gallo” oggi porta con sé un bagaglio di esperienze deludenti, stagioni in cui le occasioni non sono mancate ma la concretezza sì. Negli ultimi anni Belotti ha avuto più di un’opportunità per rilanciarsi, sia in contesti prestigiosi che in piazze ambiziose, ma raramente è riuscito a sfruttarle. La brillantezza sotto porta è scemata, il feeling con il gol si è spento, e anche quella cattiveria agonistica che lo rendeva unico sembra essersi affievolita. Non bastano la corsa generosa o l’impegno a giustificare la scarsa incisività, soprattutto agli occhi di chi al fantacalcio deve fare i conti con bonus e malus concreti.
A Cagliari potrebbe davvero essere l’ultima chiamata. Una piazza calda, che sa trascinare e che potrebbe ridargli entusiasmo, ma è difficile immaginare un ritorno ai fasti granata. Per questo, nell’ottica dell’asta, Belotti va considerato soltanto come una scommessa low cost: un quinto o sesto slot da riempire senza troppe aspettative. Meglio vederlo come un rincalzo utile nelle rotazioni, pronto magari a portare qualche bonus a sorpresa, piuttosto che come uno su cui puntare seriamente. Se il Gallo dovesse tornare a cantare sarebbe una bella favola, ma per ora resta soltanto un ricordo lontano.
3- JAMIE VARDY (Cremonese)
Jamie Vardy è un nome che non ha bisogno di presentazioni. La sua storia al Leicester è già leggenda: dal calcio semi-professionistico fino al titolo di Premier League, con stagioni da bomber implacabile, capace di segnare contro chiunque e di trascinare i compagni con il suo spirito da guerriero. Ma il tempo, si sa, non fa sconti a nessuno, e oggi il Vardy che arriva al fantacalcio non è più quello che metteva paura a ogni difesa d’Inghilterra. L’età avanza, il fisico non è più quello di un tempo e il minutaggio inevitabilmente cala. Rimane l’istinto, rimane la capacità di farsi trovare pronto anche in pochi minuti, ma non si può più pensare a lui come a un titolare in grado di garantire continuità. Le sue stagioni recenti parlano chiaro: lampi, qualche gol di esperienza, ma nessuna vera costanza. Al fantacalcio Vardy diventa quindi un nome da trattare con cautela. Non può essere il tuo attaccante di riferimento, ma può diventare un jolly da usare a spot, nelle giornate giuste, magari contro avversari più abbordabili o in partite in cui l’esperienza fa la differenza. Il fascino del suo nome rischia di far spendere più del dovuto, ma la verità è che oggi Jamie Vardy è un attaccante da ultimi slot, utile come riempitivo o scommessa romantica più che come pedina chiave. Scommettere su di lui significa puntare più sul cuore che sulla ragione. Può regalare ancora qualche bonus, qualche fiammata da vecchio leone, ma la sua epoca da protagonista è ormai archiviata.
Conclusione
Tre storie diverse, tre percorsi che si incrociano all’asta. Højlund rappresenta la scommessa intrigante, un investimento che può portare in alto chi avrà il coraggio di puntarci. Vardy è il mito al tramonto, da prendere solo se si vuole aggiungere un pizzico di romanticismo alla rosa. Belotti, infine, è l’ultima occasione: un colpo di riserva, che potrebbe sorprendere ma che non deve ingannare con i ricordi del passato. In un’asta di fantacalcio non basta il nome: serve lucidità. E tra questi tre, solo Højlund può davvero far sognare chi avrà il coraggio di credere nel suo rilancio.
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