Voti fantacalcio Serie A 9.a giornata: sulle ali di De Paul, Kjaer perfetto, sempre Soriano. Joao Pedro puntuale, Insigne alla Diego!

La Lazio gioca una gara molle e senza sussusluti ea nche la difesa fa acqua tanto che l’Udinese, ben messa in campo oggi, ne approfitta e si porta addirittura sullo 0-2 dopo un tempo. Il primo gol è segnato da Arslan ma ha la firma in ombra di Rodrigo De Paul: l’asso friulano fa il bello ed il cattivo tempo sulla fascia destra, supera Patric con un tunnel, e serve il compagno a rimorchio. Il tiro è rasoterra e preciso, Strakosha battuto. L’Udinese può segnare in altre occasioni: traversa di Samir da corner e occasione Pussetto con la testa sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il gol di Pussetto però arriva, in contropiede, sul finale di tempo.

Inzaghi deve essersi fatto sentire negli spogliatoi, perché la Lazio entra con un altro spirito e con un piglio più intraprendente. Ma il muro innalzato da Gotti è molto efficace, bisogna aspettare il 60′ per la prima vera occasione firmata Ciro Immobile, un tiro dal limite deviato da Musso e allontanato in ribattuta dalla difesa. Ma non è giornata, tant’è che l’Udinese timbra, ancora, alla prima occasione. Forestieri fa 0-3 su corta respinta della difesa biancocelste. Una follia di Jajalo induce Musso al fallo, Immobile segna il calcio di rigore che non addolcisce il pomeriggio amaro capitolino.

Partenza col piede sull’acceleratore per il Milan di Bonera (chiamato ancora a sostituire Pioli), che costringe la Fiorentina ad arretrare il baricentro. E alla prima vera occasione il Milan sblocca il punteggio: calcio d’angolo dalla destra, Kessié prolunga per Romagnoli che di testa chiude sul secondo palo trovando l’1-0. La risposta della Fiorentina non si fa attendere e al 20’ serve un riflesso prodigioso di Donnarumma per impedire a Vlahovic di siglare il pareggio con una sventola di sinistro che si infrange sul palo, dopo il tocco decisivo del portiere rossonero. Pochi minuti dopo arriva il raddoppio dei padroni di casa: verticalizzazione di Calabria per Saelemaekers, Pezzella in ritardo cerca di chiudere sul belga ma in scivolata trova solo il piede dell’avversario. Rigore assegnato da Abisso e trasformato con freddezza da Kessié. L’ivoriano ha l’occasione di chiudere la partita poco prima dell’intervallo: altro rigore per il Milan, stavolta per un contatto tra Caceres e Hernandez. Dagli undici metri si presenta di nuovo Kessié ma Dragowski si supera, tuffandosi alla sua sinistra e neutralizzando la conclusione del numero 79.

Al 55’ grande chance per riaprire l’incontro: Vlahovic trova Ribery che scappa alla linea difensiva rossonera e cerca di scavalcare Donnarumma con un tocco sotto, ma il portiere della Nazionale non si fa sorprendere. Il Diavolo gestisce il risultato fino al triplice fischio di Abisso cogliendo pure un palo con Calhanoglu.
 

yes Scopri i voti del turno domenicale della 9.a giornata di A 


ll Crotone è più pimpante in avvio e mette in imbarazzo il Bologna su un paio di palle vaganti in area. Al 3′ Messias sfugge a destra e sfiora il vantaggio. Dall’altra parte il Bologna si vede poco, Barrow non trova i riferimenti, Soriano è ben marcato e la manovra dal basso ne risente. Al 28′ De Silvestri salva in estirata su Messias con Skorupski in uscita, ma al 38′ il portiere polacco deve volare su zuccata di Simy. Brutto Bologna, il primo tempo sembra destinato allo 0-0 ma all’ultimo assalto arriva il vantaggio. Cross di BarrowCordaz salva la zuccata di SansonePalacio colpisce la traversa in tap in ma Soriano riesce a ribadire in rete. 

Al 48′ apertura di Soriano per Sansone, palla di prima per la testa di Barrow che però trova Cordaz. Dall’altra parte Skorupski non deve intervenire in maniera determinante, ma sbriga bene l’ordinaria amministrazione in uscita. Al 62′ Simy salva un gol già fatto di Tomiyasu da due passi, ma di emozioni non ce ne sono tante. Consueta girandola di cambi, all’89’ Palacio spreca un contropiede tre contro due, ma il Crotone non ne ha più.

Dopo una prima fase di studio tra Cagliari e Spezia, Provedel è bravo a non farsi ipnotizzare dal gioco di gambe di Ounas egoista a non mettere la palla in mezzo dopo un affondo sulla fascia destra. Il tiro a giro di Farias non inquadra la porta. Le Aquile di Italiano si fanno preferire in fase di manovra, il Cagliari appare in difficoltà. Al 22' l'occasione più grande. Azione insistita, Farias riceve e si libera bene in area il suo tiro a botta sicura vede la risposta di Cragno, l'azione prosegue ma si perde con Maggiore che sparacchia in curva. Al 35' lo Spezia passa, affondo di Bastoni sulla destra cross in mezzo dove c'è Gyasi che in scivolata insacca in rete. Il primo tempo scorre senza ulteriori emozioni. Al primo di recupero Provedel in tuffo salva il risultato sul colpo di testa di Walukiewicz

 Al 52' arriva il pari sardo frutto di un'azione estemporanea e di una disattenzoine difensiva con la linea arretrata ospite ferma a guardare la palla arriva a Joao Pedro che è letale, tira a rete, Provedel tocca appena e la sfera bacia il palo e si adagia in rete. E' l'1-1. Decisamente Spezia disattento. Pochi minuti e il Cagliari passa, affondo di Zappa cross in mezzo dove c'è Pavoletti che di tacco batte Provedel per il 2-1 sardo. La botta dell'uno-due si sente e per dieci minuti buoni le Aquile si fanno mettere sotto dal Cagliari che va a un passo dal tris con Ounas. Poi sugli sviluppi di un calcio d'angolo Chabot svetta meglio di tutti ma la palla finisce alta di pochissimo. Girandola di cambi e match spezzettato. Poi i padroni di casa sfiorano il tris prima con Sottil lasciato colpevolmente solo e poi con Rog dalla distanza. Il Cagliari si accorcia molto per non lasciare spazio alla velocità della formazione di Italiano, lo Spezia ci prova. Piccoli, neo entrato, impegna Cragno ma il gioco era fermo. Poi in pieno recupero sempre Piccoli è atterrato in area da Klavan: è calcio di rigore, Nzola non sbaglia firmando un pari preziosissimo.

La Roma inizia il match in quarta, trovando anche qualche spunto in attacco. Al 10′ lo stadio si ferma e Maradona viene omaggiato con un minuto di applausi. Venti minuti più tardi Insigne si incarica di battere un calcio di punizione. La conclusione finisce in rete con la complicità di Mirante che forse sbaglia la posizione. E' 1-0 Napoli. Fonseca deve subito fare i conti con un infortunio, dopo che la formazione titolare era orfana di Smalling per un problema al ginocchio (al suo posto Cristante) e Dzeko rientrato da poco dopo il CovidMancini non ce la fa e al 38′ chiede il cambio, al suo posto entra Juan Jesus. Dieci minuti dopo Veretout in un contrasto con Lozano si infortuna ma prova a stringere i denti e finire il primo tempo, in modo da far riscaldare bene Villar prima dell’ingresso in campo.

Nella ripresa infatti lo spagnolo prende il posto del numero 17 e si ricomincia così come era finita, con il Napoli all’arrembaggio. Al 55′ circa la Roma comincia a prendere coraggio e si fa vedere dalle parti di Meret, ma il miglior momento dei capitolini viene stroncato dall’imbucata degna del biliardo di Fabian Ruiz, che la mette all’angolino della rete. Esce Dzeko Mkhitaryan si sposta in avanti, e i giallorossi provano il tutto per tutto ma non possono nulla: il Napoli trova il gol del 3-0 con Mertens, che segna dopo una brutta respinta di Mirante. La partita poi viene chiusa con Politano che approfitta di due rimpalli fortunati su Ibanez prima e Juan Jesus poi e la mette alle spalle del portiere giallorosso. La Roma trova la prima sconfitta sul campo della stagione, Gattuso e i suoi rialzano la testa nelle zone di vertice.


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