
E’ un decreto pensato per salvaguardare l’integrità dello sport e per non ripetere più i casi, eclatanti, che abbiamo vissuto due anni fa. Con il nuovo Decreto Sport, di recente approvato dal Consiglio dei Ministri, arriva una svolta normativa per contrastare in maniera più efficace il fenomeno delle scommesse illecite nel mondo sportivo.
Il provvedimento, inserito all’interno di un più ampio riordino del sistema sportivo italiano, rafforza il ruolo della Procura Generale dello Sport presso il CONI, che diventa punto di riferimento per le attività investigative e di prevenzione legate al betting. “Cuore del decreto è l’articolo 6, che stabilisce un principio fondamentale - spiegano ai nostri microfoni Silvia Urso, head of content della redazione di Giochidislots.com – le autorità amministrative avranno l’obbligo formale di segnalare ogni flusso anomalo di scommesse direttamente alla Procura dello Sport. La comunicazione in questa maniera diventa sistematica, non più lasciata alla discrezionalità dei singoli enti”. Ma entriamo nel dettaglio delle modifiche e delle novità apportate dal Decreto, a partire proprio dalle segnalazioni automatiche.
Maggiori controlli e indagini più veloci
Il principale cambiamento è quello della creazione di un canale diretto e istituzionalizzato tra chi controlla il mercato del gioco e chi è incaricato di tutelare l’integrità sportiva. Verranno segnalati movimenti sospetti come scommesse elevate su partite minori, giocate in orari insoliti o su esiti improbabili. “Una procedura che fino a questo momento mancava – sottolinea ancora Urso – e spesso aveva lasciato spazio a zone grigie, rallentando o ostacolando le indagini. Ora invece la segnalazione sarà obbligatoria, tempestiva e verificabile, rafforzando la trasparenza e la capacità di intervento”.
Interventi che riguarderanno indagini incrociate tra gli enti sportivi e quelli pubblici, con la Procura dello Sport che potrà richiedere informazioni su conti di gioco riconducibili a tesserati o affiliati delle federazioni, anche in modo indiretto. L’Agenzia delle Dogane dovrà fornire dati anagrafici, codici identificativi dei conti e documentazione che dimostrino la riconducibilità di quei soggetti al mondo sportivo. Queste informazioni verranno poi trasmesse alle procure federali, che potranno avviare procedimenti disciplinari o segnalare eventuali reati alla magistratura ordinaria. L’obiettivo è rendere più rapide, incisive e coordinate le azioni contro eventuali manipolazioni. “L’ADM avrà quindi un ruolo chiave – conclude l’esperta di Giochi di Slots – diventando un’interfaccia tecnica e operativa che dovrà incrociare dati, monitorare anomalie e individuare comportamenti sospetti”.
Quale futuro per il betting nel calcio?
Se vi state chiedendo se questo Decreto porterà alla fine delle sponsorizzazioni, anche indiritte, del betting nel calcio, però, la risposta è negativa. Non è stata infatti inclusa nel testo definitivo approvato dal CdM la misura, che era invece presente in alcune bozze che avrebbe limitato le sponsorizzazioni da parte di società di scommesse. Il tema resta aperto e potrebbe tornare al centro del dibattito nei prossimi mesi, anche perché questo o decreto rappresenta un passo importante, soprattutto perché agisce sul fronte della prevenzione, ma ancora non sufficiente.
Per contrastare davvero le derive del betting illecito serviranno più controlli, più formazione e una cultura sportiva più consapevole, che metta al centro l’etica e la responsabilità. La partita, in fondo, è appena cominciata.
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