MATCH REPORT 26.a giornata: Quagliagol...sono 19! Debacle Inter, la Lazio sul trono di Roma, Atalanta aggancio Europa, la Juve allunga.

 

CAGLIARI-INTER: Alla Sardegna Arena l’Inter capitola, Cragno è un muro, dalle sue parti non si passa; Srna col piede liftato, Faragò tanta sostanza ma con poca qualità, sbaglia più di un occasione da rete; tutto bene per Barella, grinta ne ha da vendere, ma il il tiro dal dischetto non è la specialità di casa, resta comunque uomo squadra, ma al fanta è un problema. Pavoletti di piede al volo sigla il gol vittoria, una novità per lui non aver segnato di testa. Nei neroazzurri fatica e non poco Asamoah, la coppia di centrali non riesce a marcare gli attaccanti sardi, Vecino fuori dal gioco, Perisic insacca nella porta sbagliata, l’unico a dare la scossa è Nainggolan che in combinazione con l’ottimo Lautaro confeziona il gol del momentaneo pareggio.

EMPOLI-PARMA: Partita a dir poco divertente, gol e spettacolo al Castellani. La prima marcatura in A per Dell’Orco, piacevole sorpresa per il difensore arrivato nel mercato invernale dal Sassuolo e praticamente mai utilizzato dai neroverdi, ad Empoli sembra aver trovato la sua dimensione ideale. Insidioso Krunic, pecca di precisione nelle conclusioni; Caputo si riprende il tiro dal dischetto, buono il lavoro di Farias come punta mobile, non eccezionale Dragowski. Nei ducali la velocità di Gervinho fa sempre la differenza, Siligardi dal primo dà qualità in avanti, Kucka bene nel finale, sfiora l’eurogol; Rigoni bene nell’inserimento che lo porta al gol, Bruno Alves fa e disfa, ma la prova del 22 gialloblù resta più che positiva.

MILAN-SASSUOLO: Un Milan in calo fisico ottiene il massimo a San Siro, sopra la sufficienza la difesa rossonera, con Musacchio sugli scudi, mediana in difficoltà, troppi i minuti giocati negli ultimi giorni da Bakayoko, il francese esce dal match sfinito; non brilla Paquetà, Suso sotto tono, Piatek abbandonato a se stesso, fa comunque paura. Nel Sassuolo De Zerbi si presenta con Djuricic falso nove, Donnarumma gli nega il gol. Berardi falloso e inconcludente, attivissimo dalla parte opposta Boga, spina nel fianco ed il migliore dei suoi; Demiral può guadagnarsi il posto da titolare, il giovane difensore turco non sfigura affatto; sfortunato Lirola in occasione dell’autorete che costerà la sconfitta per i suoi. Paperissima per Consigli, l’estremo difensore neroverde valuta male il rimbalzo del pallone e va a vuoto in uscita, poi atterra Piatek, rosso diretto.

LAZIO-ROMA: All’Olimpico si gioca un derby a senso unico, Correa e Caicedo nei minuti iniziali del match confezionano il gol del vantaggio con una bella azione, ma con tante responsabilità della difesa giallorossa. La difesa biancoceleste non è impeccabile, ma riesce a cavarsela grazie all’esperienza di Acerbi; Immobile non in perfette condizioni entra dopo un’ora di gioco, perfetto dal dischetto. Pesca il jolly Cataldi con il tiro da fuori, coronando una grande vittoria laziale. Nella Roma non funzionano i meccanismi difensivi, Fazio irriconoscibile senza la guida di Manolas, l’argentino si perde Caicedo nel primo tempo, poi causa goffamente il rigore nella ripresa. Kolarov perde la testa nel finale, El Shaarawy non incide, Zaniolo si accende a sprazzi, esce dopo tante botte; Cristante non regge l’urto, Pastore dal panca non ha più confidenza con il campo.

TORINO-CHIEVO: uno stoico Sirigu trascina il Toro con le sue parate, ennesimo clean sheet e record di imbattibilità, il portierone granata è ben protetto da N’Koulou e Izzo, il difensore italiano ci prova sempre da calcio d’angolo, pericoloso in avanti. In mediana poco lavoro per Meitè e Baselli, a fare la differenza è Rincon, El General entrato a partita in corso con prepotenza si prende pallone e gol. Sontuoso Ansaldi, finalmente il timbro del Gallo Belotti, dopo tante partite di sacrificio arriva la prima gioia del nuovo anno; con la rabbia giusta Zaza dalla panca, +4 devastante per lui. Il Chievo regge l’urto nel primo tempo, ma nella ripresa crolla, l’unico sopra la sufficienza è Jaroszynski, dal suo lato il passaggio a livello resta chiuso fino a quando esce dal campo, poi il Toro si scatena. Nessuno merita la sufficienza fra i clivensi, incolpevole Sorrentino.

GENOA-FROSINONE: Partita anonima ed occasione fallita per entrambe le squadre, il pari va bene per il Genoa ma non per il Frosinone bisognoso di punti salvezza. La squadra di Prandelli non fa nulla di eccezionale nonostante l’ora di gioco in superiorità numerica. Dietro il migliore è Romero, capitan Criscito sotto tono non dà l’esempio. In avanti scialba prova di Kouamè, evanescente Sanabria. Nei ciociari in 10 dopo mezz’ora di gioco per l’espulsione di un cattivo Cassata, Salamon blinda la difesa, Chibsah con l’elmetto da guerriero in mezzo al campo si fa in tre, ma in avanti i gialloblù fanno veramente poca paura, Ciofani poco ispirato, non fa di meglio il giovane Pinamonti.

SPAL-SAMP: Pronti via Viviano deve raccogliere due palloni in fondo alla sua rete, bravo quando evita il terzo gol; l’aggettivo disastroso non è abbastanza per definire la prova di Cionek, non prende mai Quagliarella, completamente in balia degli avversari, va sotto la doccia con qualche minuto di anticipo quando atterra Defrel, rosso e partita da dimenticare. Kurtic è il migliore dei suoi, dai suoi piedi arrivano le occasioni migliori per gli spallini, poi addolcisce la pillola con la prodezza da calcio piazzato. Quando hai un giocatore come Quagliarella tra le tue file tutto è in discesa, timbra due volte il cartellino nei minuti iniziali del match alla sua maniera, siamo a quota 19! Impeccabile la difesa di Giampaolo, Linetty padrone del centrocampo, sufficiente Saponara, così così Gabbiadini.

UDINESE-BOLOGNA: L’Udinese raccoglie punti preziosi per la salvezza, il Bologna gioca bene ma è ancora sconfitto. Larsen fa il bello e cattivo tempo sulla destra, strepitosa l’assist per il compagno nel finale che manda in delirio i tifosi friulani. In difficoltà Zeegelar, Orsolini gli fa girare la testa; pasticcione Mandragora, ammonito salterà il prossimo match. De Paul da leader, presentarsi dal dischetto dopo i tanti errori dagli undici metri non è facile, bravo; Pussetto il migliore davanti, corre, combatte e soprattutto finalizza. Poli tradisce Mihajlovic, perde un pallone velenoso, da lì il rigore, bocciato. Si rivede Dzemaili in mezzo al campo, non è al top della forma, ma ha fatto molti passi in avanti rispetto all’era Inzaghi; Orsolini è un fattore sulla destra, bello l’assist per Palacio, l’argentino è una gioia per gli occhi, Miha deve ripartire da lui!

ATALANTA-FIORENTINA: L’Atalanta s’impone in casa, reagisce alla grande dopo lo svantaggio iniziale. La nota stonata nella notte perfetta dei bergamaschi è la prestazione di De Roon, il mediano di Gasperini sbaglia molto, non gli riesce neanche un appoggio. Giganteggia Mancini, ancora vicino al gol; Castagne e Gosens asfaltano le fasce di competenza, confezionano il gol del definitivo 3a1. Gomez da trequartista crea il panico tra le fila avversarie, Ilicic bravo e fortunato, muro Gollini. La Viola si illude con la magia di Muriel, poi sale in cattedra l’Atalanta. Chiesa non molla mai, avrebbe meritato il gol, sfortunato; difesa di Pioli da rivedere, Milenkovic sbaglia l’anticipo su Gomez, Laurini abbattuto, fantasma Simeone.

NAPOLI-JUVE: La partenza degli azzurri è delle migliori, ma il grave errore di Malcuit compromette subito il match, nell'occasione rosso a Meret che cerca invano di rimediare all'infortunio tecnico del compagno. Hysaj non spinge, sfortunato sul 2a0 Juve; Zielinski costringe Alex Sandro agli straordinari, brillante; Milik sacrificato, Callejon a fasi alterne, a lui va il merito di aver riaperto il match. Incubo Insigne, dopo l'assist per il compagno non completa la rimonta calciando sul palo il penalty. Nella Juve l'attacco è spento, Pjanic col piazzato, poi però il rosso è da ingenui. Can in gran serata, Bonucci da regista difensivo, Bernardeschi sontuoso, +1 per lui. Bloccato in difesa Cancelo, pollice giù per Chiellini.


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