Voti fantacalcio Serie A 8.a giornata: viola a picco, Lukaku da rimonta, Mkhitaryan superbo. Riecco Boga. Ibra è in (H)auge

Vittoria importantissima per il Benevento che ha espugnato il Franchi nel lunch match dell'ottavo turno Dopo un primo tempo molto equilibrato, in cui la Fiorentina ha tenuto il pallino del gioco ma in maniera piuttosto sterile, i giallorossi sono saliti in cattedra conil gol del vantaggio al 7' della ripresa di Improta su assist di Roberto Insigne. La Strega ha gestito al meglio il vantaggio, con la Fiorentina che si è fatta vedere poche volte dalle parti di Montipò. Si segnala, infatti, solo un colpo di tacco nel finale di Vlahovic sul quale l'estremo difensore giallorosso ha risposto con un ttimo intervento di istinto Tre punti fondamentali per la truppa di Inzaghi che interrompe la striscia di risultati negativi, ottenendo il secondo successo stagionale in trasferta e balzando a quota nove punti in classifica. Notte fonda per i viola, per Prandelli ci sarà tanto da lavorare soprattutto nella testa dei suoi.

Tra i sanniti solita gara di sacrificio e grinta di Lapadula, la difesa è sempre compatta, Improta sfrutta al meglio la sua chance da titolare, Tra i viola infortuni per Bonaventura, nel riscaldamento, e Ribery, Delude ancora l'attacco, Biraghi a tratti troppo nervoso, Dragowski bravo a salvare su una bella punizione a giro di Lapadula.

A costruire le migliori occasion tra Inter e Torino per i granata è Zaza (dentro al posto dell'infortunato Belotti che si fa male nel riscaldamento), che tra il 9′ ed il 20′ va vicino allo 0-1 prima con il destro e poi con il sinistro. Segnali incoraggianti da parte della squadra di Conti, oggi eccezionalmente in panchina al posto di Giampaolo risultato positivo al Covid-19, che però al 42′ perde anche Verdi a causa di un infortunio muscolare. Ennesima tegola per il Torino, che però continua a giocare il suo calcio ed in pieno recupero trova il vantaggio sull’asse Meité-Zaza. Assist di tacco geniale del centrocampista francese e piazzato mancino preciso dell’ex Sassuolo, che non lascia scampo all’estremo difensore dell’Inter. Vantaggio meritatio per il Toro, che torna negli spogliatoi in vantaggio al termine di un ottimo primo tempo.

Il secondo tempo ricomincia con lo stesso canovaccio già visti nei primi 45′: l’Inter conduce il gioco, ma in modo del tutto sterile, non riuscendo quasi mai a rendersi pericoloso nella metà campo di un Torino che difende con ordine e attenzione. Al 58′ contatto dubbio nell’area di rigore dell’Inter tra Singo e Young: La Penna lascia correre, poi – dopo aver assegnato una punizione all’Inter dalla parte opposta del campo – va a rivedere al monitor e decreta calcio di rigore per il Torino. Dal dischetto, senza i due rigoristi designati Belotti e Verdi, si presenta Ansaldi che non si fa ipnotizzare da Handanovic e con una botta centrale fa 0-2.

Il doppio vantaggio granata però dura pochissimo. I granata di fatto scompaiono mentre l’Inter reagisce rabbiosamente e al 63′ fa 1-2 con Sanchez, rapido ad avventarsi sul pallone dopo la traversa colpita da Lukaku. Neanche il tempo di riprendere fiato che l’Inter fa subito 2-2 con Lukaku: azione personale di Sanchez e assist solo da appoggiare in rete per il 9 nerazzurro che aggancia il Torino. All’84’ arriva addirittura la beffa per i granata: Nkoulou che stende Hakimi all’interno dell’area di rigore. La Penna in un primo momento decreta fuorigioco di rientro del marocchino, ma viene richiamato dal Var e assegna penalty per l’Inter. Dal dischetto va Lukaku che spiazza Sirigu. I granata allora mollano la presa e al 90′ l’Inter dilaga e fa 4-2 in contropiede con Lautaro Martinez, servito da un assist di Lukaku decisamente imprendibile dopo esser stato irriconoscibile nel primo tempo.

 

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Una super Roma annienta il Parma in 45 minuti. Grande prestazione sotto tutti i punti di vista da parte degli uomini di Fonseca che dominano i gialloblu da subito. Il gol però arriva solamente dopo 28 minuti a ritmi elevatissimi. Lo segna Borja Mayoral con un movimento, seguito da una conclusione, da attaccante vero. Prima gioia in Serie A per lo spagnolo, che dopo la doppietta in Europa League si sblocca anche in campionato. Da lì in poi è un assolo giallorosso, dirige Henrikh Mkhitaryan. L’armeno quattro minuti dopo si inventa un gol da autentico fuoriclasse per il raddoppio. Poi trova quello personale di raddoppio al 40’ terminando una bellissima azione corale raccogliendo l’assist di Karsdorp. Primo tempo che si conclude con il triplo vantaggio e una vittoria praticamente in ghiaccio.  Nella seconda frazione la squadra di Fonseca si limita a controllare e gestire il risultato senza mai subire la reazione ducale.

Il Bologna dell'ex di turno Mihajlovic espugna Marassi  e si porta a casa una vittoria importante, la prima in stagione lontana dal Dall'Ara. Finisce 1 a 2 a Genova contro la Sampdoria di Ranieri, con i padroni di casa bravi a trovare il vantaggio dopo pochi minuti con la zuccata di Thorsby, non altrettanto bravi a difendere il risultato: a fine primo tempo l’autogol di Regini riporta in parità la sfida, prima che nella ripresa il colpo di testa di Orsolini regala il vantaggio alla squadra felsinea. Nel finale poche le occasioni vere, da una parte e dall’altra, con il Bologna che grazie a questi tre punti sale a quota 9, allontanando la zona calda di classifica.

Al Bentegodi vince il Sassuolo per 2-0 contro un Verona che sbatte addirittura su quattro legni senza riuscire a recuperare lo svantaggio maturato a fine primo tempo grazie al capolavoro di Boga. Il primo palo al 5′ con Ilic, che stampa su, legno un gran tiro che avrebbe superato Consigli. Il secondo palo al 26′ con Dimarco, che firma un tiro-cross che per poco non scavalca Consigli e colpisce ancora il legno. Il Sassuolo passa la 42′: Berardi appoggia per Boga, che con un gran tiro a giro batte Silvestri e regala il vantaggio a De Zerbi. Al 31′ il raddoppio: Boga appoggia a Berardi che arriva al limite dell’area e fulmina ancora Silvestri. Il Verona non molla, ma è ancora il palo a dire di no a Veloso. Nel finale quarto legno, con la traversa di Udogie. Neroverdi che sognano la vetta in attesa di affrontare l'Inter nella prossima sfida.

Il Genoa  parte bene a Udine, con uno spunto di Ghiglione fermato da Nuytinck. Risponde l'Udinese con De Paul, che cerca a più riprese prima Okaka, poi Zeegelaar e ancora Pereyra. Al 20' grossa occasione per il Genoa, con un corner tagliatissimo di Sturaro che per poco non sorprende Musso: a risolvere ci pensa Samir. Al 22' cross dalla sinistra di Pellegrini per il bel colpo di testa di Bani: pallone sopra la traversa. Il Genoa cresce a colleziona angoli, calciati da Sturaro, ma il risultato sembra non sbloccarsi. Passa a sorpresa l'Udinese al 34': Pereyra finta il tiro al limite servendo invece De Paul, destro all'angolino e niente da fare per Perin. Reagisce il Genoa che al 42' ci prova con Lerager, servito da Pandev: allontana Samir. 

In avvio di secondo tempo l'Udinese prova ad allungare, con Okaka che tenta lo spunto personale a servire Pussetto: chiude Masiello. Al quarto d'ora il Genoa intensifica la pressione: prima Pandev al limite prova la sponda per Sturaro, chiude Nuytinck. Subito dopo Badelj pesca bene Pellegrini in area, tiro però alle stelle da buona posizione. Nel finale Maran lancia Parigini al posto di Pellegrini. Grossa occasione per l'Udinese, con De Paul che all'83' colpisce la traversa su punizione dal limite. Il finaie è convulso, Maran si gioca il tutto per tutto: all'89' fuori Masiello e dentro Destro. Nel recupero Lasagna imbeccato da Okaka spreca davanti a Perin. Al 95' Scamacca trova il pari, ma il VAR individua un'irregolarità del giovane talento genoano, in fuorigioco millimetrico sul cross basso di Zajc. Saltano i nervi e al 96' Perin falcia Larsen lanciato a rete beccandosi un'inevitabile espulsione, in porta senza più cambi a disposizione chiude Zajc. Finisce qui, con i friulani che conquistano tre punti d'oro in chiave salvezza.

A parte un goal divorato da Kjaer su corner, l'avvio è lento tra Napoli e Milan. L'uomo che decide i ritmi è ancora Zlatan Ibrahimovic e l'inziiale equilibrio viene spezzato dal suo colpo di testa in torsione. Palla deliziosa di Theo, Koulibaly è ritardo e Zlatan non perdona. Napoli pronto a reagire, anche con le grandi occasioni: Donnarumma mette una pezza su Mertens, Di Lorenzo trova la traversa da pochi passi. Dopo 10 minuti nella ripresa, Rebic pennella per Ibrahimovic che, di ginocchio, fa 10 in campionato in 5 partite. A riaprire i giochi ci pensa uno spunto di Mertens, poco dopo l'ora di gioco: il belga, su cross di Mario Rui in area si libera di Romagnoli e spara in rete. Poi Bakayoko: tenta un tackle azzardato su Theo e guadagna il secondo giallo lasciando in dieci il Napoli. In inferiorità numerica, la squadra di Gattuso non riesce a produrre grandi occasioni da goal. nonostante l'ingresso di Petagna. Il Milan perde Ibra per un problema muscolare, ma porta a casa il risultato, arrotondato anche dal primo goal in Serie a del neo entrato Hauge che blinda il primo posto solitario del Diavolo.


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