Voti anticipi fantacalcio Serie A 31.a giornata: Immobile scompare, Gabriel superbo, Patric il cannibale. Bonucci confuso, Ibra sfida CR7!

La Lazio trova abbastanza presto il gol con Caicedo a Lecce: il centravanti ecuadoriano segna, facilmente a porta vuota, dopo una conclusione di Parolo non bloccata da Gabriel. Match che si mette subito in discesa, ma che mostra ancora una volta i problemi della squadra di Inzaghi ovvero un gioco poco fluido e una fragilità difensiva persistente. Sul finale di tempo arrriva il pareggio del Lecce che porta la firma di Babacar il quale batte Strakosha, di testa, in piena area di rigore, tutto solo sfruttando al meglio un cross di Falco. Nel finale di tempo Mancosu sbaglia un calcio di rigore conquistato da Calderoni, calciando alto sopra la traversa. 

Il secondo tempo si mette peggio per la squadra di Inzaghi ed il Lecce ne approfitta per portarsi avanti: ci pensa capitan Lucioni a portare il risultato sul 2-1. Ancora una volta di testa, dagli sviluppi di un corner stavolta, eludendo la marcatura di un irriconoscibile Acerbi.  Ci prova  Luiz Felipe che di testa quasi porta al pareggio, Petriccione salva con un miracolo sulla linea. Ci prova anche Luis Alberto, ma da lontano non centra la porta. Il penultimo sussulto è di Adekanye all’86’, l’ultimo è di Milinkovic al 99′, sui due colpi di testo è sempre attento l'ottimo Gabriel di stasera.  Nel finale Patric morde Donati e viene espulso grazie all’intervento del Var. Dopo un recupero infinito il direttore di gara sentenzia la fine del match, il Lecce vince e si tira per il momento fuori dalla zona retrocessione.

Immobile è un fantasma. Luis Alberto va a tratti. Male Acerbi, Patric da censura, Lazzari è il più vivo dei suoi. Oltre a un superbo Gabriel, va registrata la prova di spessore per Petriccione e Lucioni, Falco e Saponara regalano due assist perfetti, Mancosu rischia di rovinare una serata da ricordare per il Lecce.

 

enlightenedScopri i voti ufficiosi degli anticipi della 31.a giornata di Serie A

 

Match che inizia in modo equilibrato tra Milan e Juventus con Bonucci che non arriva di poco su corner. Poco dopo Cristiano Ronaldo vicinissimo al gol con pallone deviato. Il Milan reagisce con Ibrahimovic su un errore di Pjanic e poco dopo lo stesso Ibra con un nuovo tiro centrale. Molto bene Bentancur che costringe Paquetá al giallo e poco dopo anche Bennacer. Gioca bene la Juve, palla buona per Danilo con palla sparata su Kjaer. Una Juve che manovra bene e con un paio di triangoli mette Higuain in possibilità di sparo, pallone parato da Donnarumma. Primo tempo sul pareggio, buone trame bianconere ma poche emozioni.

Nella ripresa la Juve passa con un gol incredibile di Rabiot, salta Conti, si accentra e supera Donnarumma con un super goal. La Juve raddoppia poco dopo: malissimo Kjaer e Romagnoli che si scontrano, pallone per Ronaldo che fulmina il portiere del Milan, in pochi minuti la Juve fa il vuoto. 

Serve un episodio al Diavolo per riaprila: Il Var interviene per segnalare un colpo di petto di Rebic e la deviazione di Bonucci. Rigore che Ibrahimovic realizza. Rossoneri che tornano in partita. La Juventus si addormenta e prende prima il gol di Kessié e poco dopo anche il gol dei Leao, bianconeri letteralmente addormentati, con Bomucci in serata no. Sarri cambia e toglie Rabiot, Pjanic ed Higuain e mette Douglas Costa, Ramsey e Matuidi. La Juventus ci prova di testa con Rugani e Donnarumma compie il miracolo. Alex Sandro nel finale si addormenta e serve Bonaventura con un lancio sballato che manda in gol Rebic. Partita in ghiaccio e discorso scudetto che poteva essere chiuso definitivamente dalla Juve ma Sarri ha dovuto fare i conti con un Milan in grande condizione.

Nel Milan Rebic e Ibra segnano ne momenti chiave, in difesa un super Donnarumma, Kessie trova spazi impensabili. Bonaventura e Leao nella ripresa dominano in area. Nella Juve Ronaldo è il solito bomber tuttofare, Rabiot alla migliore prestazione da bianconero, Pjanic non dirige, Bonucci e Alex Sandro sul banco dei colpevoli, Douglas Costa ci prova con numeri di alta scuola, Higuain esce stizzito dopo una prestazione incolore.


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