Da bomber Caputo a saracinesca Handanovic, gli affezionati al "posto fisso"

Ci sono giocatori che non ti abbandonano mai, che tra squalifiche ed infortuni falcidianti, sai che ci saranno sempre e ti aiuteranno a raggiungere i fatidici undici, anche nei turni infrasettimanali, nei periodi di turnover e nelle ultime giornate. Scopriamo quali sono gli stakanovisti della nostra serie A, giocatori da cui ripartire, sicurezze anche per l'anno prossimo.

PORTIERI

Tra i pali ben tre sicurezze. Iniziamo dall'eroe Champions Samir Handanovic, che con i suoi guantoni ha difeso egregiamente e spesso miracolosamente la porta dell'Inter per tutte e 38 le partite. Anno da incorniciare per l'estremo difensore sloveno, che come ciliegina sulla torta, è diventato (per demeriti altrui) capitano dei nerazzurri.

Inaspettatamente, hanno giocato tutte e 38 le partite anche due portieri già salvi l'ultima giornata, parliamo della rivelazione Alessio Cragno del Cagliari e Lukasz Skorupski del Bologna. Il primo in particolar modo, ha sfoderato prestazioni eccellenti entrando nel giro della Nazionale, mentre il portiere polacco dei felsinei, nonostante qualche incertezza, ha più volte dato sicurezza al reparto difensivo rossoblu.

Garanzia di titolarità è stato anche Luigi Sepe, portiere dei gialloblu di Parma, che ha lasciato il posto tra i pali solamente l'ultima giornata a salvezza acquisita al secondo portiere Frattali.

DIFENSORI

C'è solo un highlander tra i difensori, che ha giocato tutte le partite a disposizione: si tratta del fido terzino del Parma Simone Iacoponi, che ha rappresentato per i fantallenatori il perfetto "tappabuchi". Nessun bonus all'attivo, solo 4 ammonizioni, e presenza garantita in campo. 

Alle sue spalle con 37 presenze un trittico di cartezze, con risultati al di la di ogni aspettativa. Il primo è Giovanni Di Lorenzo, terzino rivelazione dell'Empoli, appena approdato al Napoli, che ha garantito presenze, bonus (5 gol e 3 assist) e prestazioni da top di reparto, alla prima stagione in A.

Con lui il centrale granata Armando Izzo, che dopo tanta esperienza in serie A, ha concluso una stagione con numeri oltre ogni aspettativa: 4 gol per lui e un assist, fantamedia da urlo 6,80.

Per ultimo la sicurezza Francesco Acerbi, perno della difesa della Lazio di Simone Inzaghi, che ha dovuto saltare un match per l'espulsione rimediata contro il Napoli.

CENTROCAMPISTI

Nessun centrocampista ha giocato tutte le partite dell'anno, solo due si sono avvicinati: con 37 presenze comandano la classifica dei centrocampisti Federico Chiesa e Artur Ionita. L'esterno viola, appena ventunenne, ha regalato prestazioni di sostanza, e si è rivelato fondamentale per l'economia del gioco della Fiorentina. Patrimonio italiano da salvaguardare, 6 gol e 2 assist, giocando partite anche in precarie condizioni fisiche. Il mediano del Cagliari invece, probabilmente anche a causa delle numerose defezioni dei colleghi di reparto, si è ritrovato pedina fondamentale dello scacchiere rossoblu, trovando continuità e qualche bonus (3 gol e 2 assist)

A seguire con 36 presenze un insostituibile tra i friulani dell'Udinese, il fantasista Rodrigo De Paul. Ben 9 i gol fatti, conditi da 7 assist, che hanno trascinato una squadra con notevoli problemi ad una salvezza ad un tratto insperata.

Stesse presenze dell'argentino le ha raggiunte Piotr Zielinski, centrocampista duttile che nonostante il forte turnover di Ancellotti ha raccolto la quasi totalità delle presenze annuali. Da sottolineare l'apporto notevole del giocatore, con i suoi 6 gol (alcuni di rara bellezza) e 2 assist.

ATTACCANTI

Fanta-stagione da sogno per un giocatore rivelazione, nonostante l'amara retrocessione dell'Empoli: parliamo dell'insostituibile Francesco Caputo, 31enne attaccante che ha giocato tutti i minuti disponibili in serie A, senza mai essere sostituito. Gli acciacchi non lo hanno spaventato, ha giocato in ogni condizione fisica, risultando più volte decisivo per la propria squadra. 16 gol fatti e 3 assist, sarà ancora dei nostri il prossimo anno?

38 presenze, anche se solo 33 da titolare, per Christian Kouamè, giovane attaccante ivoriano del Genoa, che nonostante in zona gol non sia proprio un cecchino (solo 4 gol e 4 assist), è diventato un punto fermo dell'attacco rossoblu. Con la sua velocità e le sue accelerazioni ha creato scompiglio nelle difese avversarie, rendendosi indispensabile nell'economia del gioco dei liguri.

Tre giocatori, simboli delle proprie squadre, hanno raggiunto le 37 presenze stagionali, ad un passo dalla vetta. Stagione da incorniciare per il "vecchietto" Fabio Quagliarella, capocannoniere della nostra serie A con 26 gol all'attivo: ogni anno la solita storia, sottovalutato all'asta iniziale, ci stupisce ogni stagione che passa a suon di gol.

Pari merito troviamo Andrea Belotti, punta di diamante del Torino e capitano, in netta crescita: 15 gol stagionali per lui, insostituibile nella gerarchia offensiva granata di Mazzarri. Chi ha puntato su di lui è stato sicuramente contento per la garanzia di titolarità, anche se la memoria dei ventisei gol del 2016/17 fa ancora male ai fantallenatori.

Campionato stratosferico per il colombiano Duvan Zapata, che dopo una partenza flop ha iniziato a segnare con continuità, diventando indispensabile per Mister Gasperini e crescendo di giornata in giornata. Anche per lui 37 presenze, saltando solo una partita per squalifica.


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