MATCH REPORT 13.a giornata: De Paul affonda la Roma, rivincita Keita, frena il Napoli e la Juve scappa

BOLOGNA FIORENTINA: Partita viva a Bologna, ma alla fine termina a reti inviolate, lavorano bene difese. Ottimo coordinamento tra Danilo e Helander nonostante le poche partite giocate insieme, quando vanno in difficoltà ci pensa un super Skorupski a blindare il pari. Discreta prestazione di Mattiello al rientro, Orsolini dal 1’ non ha lo stesso rendimento rispetto a quando subentra a partita in corso. Bloccato Santander, stranamente perde tutti i duelli fisici; corre e si sacrifica per la squadra Palacio, si innervosisce nel finale. Finalmente senza gol subiti Lafont, gran parte del merito è suo! Ceccherini sostituisce egregiamente l’infortunato German Pezzella, buon esordio, aiutato dal solido Vitor Hugo. Solita regia magistrale di Veretout, oggi più offensivo del solito; Simeone non segna mai! Chiesa li davanti sembra abbandonato a se stesso, prova più volte la soluzione personale.

CAGLIARI TORINO: Le uniche emozioni alla Sardegna Arena sono state le paratissime dello strepitoso Cragno, sicurezza assoluta! Affiatata pure la coppia difensiva cagliaritana composta per l’occasione da Ceppitelli e Romagna, notevoli nel recupero palla. Solita prestazione da veterano per il classe ‘97 Barella, difficilmente il Cagliari riuscirà a trattenerlo a fine stagione, top player. Sottotono Joao Pedro, lotta fino all’infortunio Pavoletti, Cerri entra bene in partita. Il Toro è la squadra che ci prova di più, ma un opaco Belotti e un frizzante Zaza (dalla panchina) sbattono contro il numero 1 rossoblu. Iago Falque cerca spesso la giocata, ma non ne viene a capo. Da dimenticare Soriano, per il momento scommessa persa. Continua il periodo di forma per Baselli, speriamo che l’infortunio non lo freni. È tornato Ansaldi, la classe non è acqua. Impeccabile N’Koulou li dietro non concede praticamente nulla, ottima l’intesa con Izzo, qualche difficoltà in più per Djidji.

EMPOLI ATALANTA: L’Empoli ribalta una partita incredibile. L’Atalanta s’impone nei primi 40’ minuti arrivando al 0 a 2, poi complice la follia di Ilicic, più croce che delizia, i bergamaschi affondano in 10 uomini. Bene il centrocampo atalantino, con Freuler sugli scudi, al primo gol stagionale. Magistrale il contropiede di Zapata che serve perfettamente Hateboer per il suo terzo timbro stagionale. Il tanto atteso rientro di Masiello non ha portato i frutti sperati, fallo da rigore e autorete, partita da dimenticare. L’Empoli non smette mai di crederci nonostante il rigore fallito da capitan Caputo; oggi il protagonista è La Gumina, gol allo scadere del primo tempo e partita riaperta. Torna ad essere decisivo il mancino di Pasqual, suoi i cross che completano la rimonta; dietro Maietta ci capisce poco, per fortuna ci pensa Silvestre, la sua capocciata al tempo scaduto vale i tre punti. Ottima prestazione di Krunic nella veste di trequartista.

GENOA SAMP: Il derby della Lanterna finisce con un pari nel segno dei bomber. Juric istruisce bene la sua difesa, a parte il gol preso nei minuti iniziale, non fa passare più nulla. Criscito e Biraschi lavorano bene davanti ad un Radu non tanto impegnato. Romulo e Lazovic garantiscono buona presenza nelle fasce, mentre al centro Bessa sfoggia il suo repertorio tecnico. Davanti torna a lavoro il pistolero Piatek; sempre in palla Kouamè, rapido e forte di testa, non gli si può chiedere di più! La Samp è tutta nel cross di Ramirez, oggi titolare, per Quagliarella che sente la partita più di ogni altro: è l’unico a provarci sempre. Non pervenuto Defrel. Sempre in apprensione la mediana doriana con Praet e Jankto mai coordinati, l’unico a tenere botta è Ekdal. Tonelli fa bene il suo lavoro, Andersen no! Il danese sbaglia tutto quello che può, serata nera. Se la Samp porta a casa un pari è soprattutto merito di Audero, paratutto.

INTER FROSINONE: Domina l’Inter a San Siro, protagonista assoluto il senegalese Keita, l’attaccante di Spalletti fa quel che vuole in area di rigore ciociara, doppietta. Grande partita di Politano sul fronte di destra neroazzuro, ci prova spesso da fuori, non trova però la meritata gioia personale. Dopo diversi tentativi Lautaro trova la marcatura, ma che fatica! In difesa c’è poco lavoro per i difensori dell’Inter, bravo Handanovic sull’unica occasione del Frosinone. Spinta offensiva costante con D’Ambrosio e Asamoah, non danno respiro ai ciociari. Nel Frosinone i cinque di difesa non riesco mai a fermare le scorribande neroazzurre, Goldaniga e Zampano salgono sulla giostra di Keita; Crisetig non propriamente a suo agio nel ruolo di regista. Troppo dura lì davanti per il giovane Pinamonti e Ciofani, il capitano ci prova ma trova un Handanovic impeccabile.

JUVE SPAL: Passeggia la Juve allo Stadium. In vantaggio alla mezz’ora con CR7, decimo timbro in stagione e terzo gol consecutivo in campionato, fenomeno. A centrocampo da lezioni di calcio Pjanic, mentre Douglas Costa fa quello che gli pare a destra, a sinistra, da calcio piazzato...gli manca solo il +3, perfetto. Mandzukic di rapina, Alex Sandro annulla Lazzari (lavoro non da poco), gestisce la difesa Bonucci con accanto un concentratissimo De Sciglio. La difesa spallina si ritrova davanti dei veri e propri “mostri”, Felipe si mette paura fin da subito, Cionek non può nulla di fronte a un D. Costa così; Lazzari fa quel che può, Fares no, l’algerino sempre in difficoltà sulla sinistra, ma d’altronde non è un difensore. Kurtic ci prova, anche dalla distanza, lui non molla; Antenucci cerca palloni lontano dalla porta, alla fine non conclude mai. Fantasma Petagna.

LAZIO MILAN: Il Milan prova il colpaccio, ma la Lazio lo riacciuffa al 94esimo. La Lazio fa la partita, complice una difesa milanista rattoppata e un Luis Alberto quantomeno su buoni livelli. Ancora troppo sulle sue Milinkovic-Savic; Parolo è caldo, ma non preciso. Spreca tanto Immobile, non in sintonia con i compagni oggi. Acerbi controlla a dovere la punta rossonera, Wallace è sfortunato nella deviazione che porta al vantaggio i rossoneri. Strakosha difende egregiamente la porta laziale. Ancora determinante Correa, un suo guizzo nel finale evita il sorpasso in classifica. Nel Milan in piena emergenza difensiva Donnarumma ha il suo bel da fare, sempre all’altezza della situazione. Abate e Rodriguez nelle vesti di difensori centrali se la cavano, anzi fanno anche meglio di Zapata. Instancabile Kessiè, quanta corsa! Il suo inserimento porta al gol del momentaneo vantaggio. Sulla destra il Milan è devastante con la coppia Calabria Suso, Radu e Lulic non li prendono mai. Bakayoko ci ha preso gusto, la sua presenza in mezzo adesso si fa sentire.

NAPOLI CHIEVO: Passo falso del Napoli, che al San Paolo non riesce a bucare un impeccabile Sorrentino, per la prima volta in stagione “aiutato” da Rossettini e Bani, oggi sempre attenti in marcatura. Hetemaj non recupera molti palloni in mezzo, Birsa non innesca mai le punte, mai pericolosi Meggiorini e Pellissier. Il Napoli ha il merito di attaccare per tutta la partita, ma non quello di concretizzare. Continua il momento buio di Callejon, non è da lui sbagliare così tanti passaggi; Malcuit sulla destra è un treno, ormai titolare sulla destra? Ounas dal primo minuto stavolta non incanta. Sfortunato col destro a giro Insigne, sbaglia un gol clamoroso a tu per tu con Sorrentino. Mertens cerca lo smarcamento decisivo per tutti i 90’ minuti, ma i compagni non lo servono a dovere. Poco impegnato in difesa Koulibaly, si lancia spesso in attacco e per poco non trova il gol dell’anno in rovesciata.

PARMA SASSUOLO: Nel derby emiliano il Parma fa da padrone; D’Aversa blinda la difesa con Bastoni e Bruno Alves, il capitano dei ducali timbra il cartellino, anche se macchia la sua partita con il rigore concesso agli ospiti. Scozzarella in regia fa girare bene la palla, ben protetto dal solito Barillà. Inglese fa a sportellate, aiuta la squadra a salire, necessario! A tutto il resto ci pensa Gervinho, ogni volta che ha la palla tra i piedi scatta il panico tra gli avversari, magico. Il Sassuolo non ingrana, stavolta la difesa tradisce le aspettative, Ferrari e Magnani pasticciano fin troppo e non prendono mai il 27 parmense. Boateng limitato da un problema alla caviglia; bravo dagli undici metri Babacar sul rigore conquistato, ma niente di più. La tanta voglia di fare porta Berardi a commettere tanti errori. Sovrastato dai centrocampisti avversari Bourabia non riesce a dare il ritmo giusto ai compagni.

UDINESE ROMA: Buona la prima per Mister Nicola, che si presenta davanti al pubblico di casa con un 3-5-2 molto prudente. Conferma per Musso tra i pali, positiva la sua gara. Difesa bianconera impenetrabile, magistrali i tre centrali Stryger Larsen, Troost-Ekong, Nuytinck. Spezza bene il gioco degli avversari Behrami; prova di sostanza di Mandragora. Pussetto nelle vesti di prima punta è tanta roba! Ottimi i suoi fraseggi con il migliore in campo De Paul, sempre più decisivo, slalom gigante per lui e tre punti Udinese. Nella Roma l’assenza di Manolas si fa sentire, Juan Jesus da mani nei capelli; spinta costante di Kolarov sulla sinistra, lui c’è. Evanescente Kluivert, impacciato Schick, poco mobile N’Zonzi, scolastico Cristante. Lì davanti si salva solo Lorenzo Pellegrini, da lui partono tutte le giocate dei giallorossi, peccato per l’infortunio.


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