PLS - MATCH REPORT 7° TURNO

Pescara-Chievo Verona: ormai la vera Cenerentola del nostro campionato sembra la squadra di Maran, che con questa vittoria si conferma nelle zone alte della classifica, grazie soprattutto alle prime reti stagionali di Inglese e Meggiorini, anche se sono i soliti Castro e Birsa ad isparare i compagni in zona gol. Perde ancora una volta Oddo con il suo Pescara che non riesce ad impostare, ma soprattutto a creare occasioni da gol, tranne che con Manaj e Benali, mentre Crescenzi e Verre non hanno di certo rispettato le indicazioni del mister.

 

Udinese-Lazio: sconfitta pesante per l'Udinese che costa la panchina ad Iachini, dopo essere stato demolito dalla Lazio. I padroni di casa possono partire da poche certezze, ovvero Zapata e Badu, mentre ci sarà molto lavoro da fare per Del Neri per migliorare la situazione di De Paul e Danilo che non sta di certo garantendo le prestazioni delle stagioni passate. Tanti giovani e tanta qualità per Inzaghi che da molta fiducia a Keità, che sta ripagando il suo mister a suon di gol, e Milinkovic-Savic, senza dimenticare le ottime prestazioni di Strakosha, così come Parolo che è presente in ogni zona del campo.

 

Empoli-Juventus: può sorridere Allegri, che aveva chiesto a suoi di rimanere in testa alla classifica, ma forse non si aspettava di allungare sul Napoli grazie alla doppietta di Higuain, un po' sottotono (ma che gol il primo!), e la rete di Dybala che finalmente si è sbloccato anche in campionato. Delude Khedira che oltre al gol divorato, è apparso stanco e fuori dal gioco bianconero, al contrario di Cuadrado e Pjaca che chiederanno più spazio. Poche note positive per l'Empoli che può sorridere soltanto per le parate di Skorupski che rendono il risultato meno amaro, ma l'esperienza di Maccarone, Pasqual e Zambelli (peggiore in campo) non è servita alla squadra contro questa Juventus.

 

Atalanta-Napoli: prima sconfitta per il Napoli di Sarri, che non riesce a riprendere il gol segnato da Petagna, ormai bomber di questa Atalanta, ma è stata magnifica anche la prova di Gomez, che è tornato il miglior "Papu" della stagione. Ottima anche la prova di Berisha che para tutto ciò che può, e Freuler che sostituisce bene Kessié. Tanta confusione per il Napoli che prova a creare qualcosa ma che subisce il gioco avversario, come succede a Koulibaly e Jorginho, mentre soltanto Hamsik e Zielinski riescono a dare un po' di vivacità ai loro compagni.

 

Bologna-Genoa: si ferma il buon momento del Bologna che non riesce a sfruttare la velocità e la dinamicità del suo tridente d'attacco, infatti ha deluso le aspettative Mattia Destro, anche perché poco servito da i vari Rizzo e Dzemaili poi espulso. Stavolta porta ai 3 punti il gol di Simeone Jr. che da rapace d'aria, raccoglie l'assist di un inesauribile Laxalt, mentre Izzo ha garantito ancora una volta una grande prestazione nel reparto arretrato bene gestito dal capitano Burdisso.

 

Cagliari-Crotone: ormai il Sant'Elia è un vero e proprio fortino per i calciatori di Rastelli che può sempre contare sull'esperienza dell suo organico, che è rappresentata soprattutto da Borriello, B.Alves e Padoin che segna il primo gol in maglia sarda, ma la vera sorpresa è stata la prova da trequartista di Di Gennaro che raccoglie alla grande l'eredità dell'infortunato J.Pedro. Deve cambiare assolutamente rotta se vuole almeno sperare di lottare per la salvezza nel massimo campionato, infatti non è bastata la magia di Stoian dai 40 metri e la tanta corsa di Rosi, mentre non è bastato l'ingresso di Simy che ha creato molta confusione nel reparto avanzato con i suoi movimenti sbilenchi.     

 

Sampdoria-Palermo: pari amaro per i siciliani, che erano ormai certi di aver conquistato un'altra vittoria su un campo difficile. Molto probabilmente proprio il tifo del Ferraris ha portato la squadra blucerchiata a trovare il pareggio all'ultimo minuto della gara con un bolide di B.Fernandes, al secondo gol consecutivo, dopo i vari spunti di Muriel e i tanti palloni smistati da Torreira, mentre Alvarez sembra aver perso la lucidità d'inizio stagione. Non sono bastate, quindi, le parate di Posavec (poteva fare qualcosina in più sul tiro del pari) a De Zerbi, che ancora una volta si è affidato al fiuto del gol di Nestrorovski e alle discese sulla sua fascia di Aleesami che sforna il terzo assist stagionale, mentre Hiljemark non è mai entrato nel vivo del gioco.


Torino-Fiorentina: . Questo potrebbe essere il titolo per il momento della squadra di Miha, che stavolta sfrutta il buon periodo realizzativo di Iago Falque, che oltre al gol serve un grande assist a Benassi, che ritrova un gran gol con il suo solito inserimento in area di rigore. Buona prova anche per i nuovi Valdifiori e Hart, mentre Zappacosta sfrutta l'infortunio di De Silvestri per scalare le gerarchie. Sembra aver troppe certezze Sousa, ma se vuole ottenere miglior risultati deve cambiare qualche scelta di formazione, perché un Babacar del genere non si può lasciar in panchina, mentre Ilicic fatica a trovare la miglior condizione e sembra poco adatto al gioco della Viola. Si è adatto molto meglio Milic che è una delle poche note positive si questa stagione insieme a C.Sanchez.

 

Milan-Sassuolo: gara spettacolare al San Siro tra due squadre che si sfideranno per un posto in Europa, ma per questa gara ad uscirne vincitore è Montella, con un Di Francesco che rivive brutti ricordi (Lecce-Milan 3-4). Parte forte il Milan con Jack Bonaventura con un gran gol, ma poi la pessima prova di Abate e la caparbietà di Politano riaprono la gara che poi Acerbi porta a favore dei suoi. Bellissimo anche il gol di Pellegrini che con una finta mette a sedere Donnarumma, ma proprio il portierino stabiese salva il risultato su Politano dopo il grande tiro di Locatelli (primo gol in A e tante lacrime per lui) e lo stacco di Paletta che regalano i tre punti ai tifosi rossoneri.       

 

Roma-Inter: vittoria importantissima per la Roma, che con molta fortuna fa un bel balzo in classifica. Soltanto una doppia deviazione (quella decisiva è di Icardi), su un colpo di testa di Manolas, permette a Spalletti di superare De Boer, dopo le reti di Dzeko, che è risultato il migliore dei suoi per il tanto lavoro svolto e il pari di Banega anche lui brilla nella sua squadra per qualità e sostanza che ha dato ai suoi nonostante il palo dalla lunga distanza. Bene anche Florenzi che oltre a macinare tanti km crea tante occasioni e batte la punizione con il quale arriva il gol del vantaggio finale, mentre Strootman non ha fatto di certo sentire la mancanza di Nainggolan lavorando per due. Manca l'appuntamento col gol Icardi, che stavolta la mette nella porta sbagliata ma le grandi delusioni del match sono stati Miranda per aver sofferto tantissimo Dzeko e J.Mario che non è riuscito a dare la solita qualità al centrocampo interista.


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