
Dopo sei giornate di Serie A, le gerarchie iniziano a delinearsi anche nel cuore pulsante del campo. È lì, tra contrasti, visione di gioco e inserimenti decisivi, che si costruisce il destino delle squadre e dei fantallenatori più attenti. Il dato più indicativo non è solo quello dei bonus, ma la costanza: la media voto. Dalle magie dei trequartisti agli equilibri garantiti dai mediani, passando per le sorprese nate dal nulla, ecco i sei centrocampisti che, dopo le prime sei giornate, stanno dettando legge per qualità, personalità e continuità di rendimento.
CHRISTIAN PULISIC (Milan)
Sontuoso, ispirato, devastante. Christian Pulisic è l’incarnazione del talento che incontra la concretezza. Dopo sei giornate, il numero 11 rossonero è diventato il simbolo della nuova dimensione offensiva del Milan: meno prevedibile, più verticale, più americano nel ritmo e nella mentalità. La sua media voto di 6,92 riflette una costanza da leader tecnico, ma avrebbe potuto essere ancora più alta se non fosse per il rigore sbagliato nell’ultima giornata contro la Juventus, episodio che ha leggermente abbassato la media senza intaccare la qualità complessiva delle sue prestazioni. Nonostante quell’errore, la fantamedia di 8,75 resta da fuoriclasse: in sei partite, 4 gol e 2 assist certificano un impatto da protagonista assoluto. Al fantacalcio, Pulisic è un autentico bug di ruolo. Pur essendo listato come centrocampista, Allegri lo utilizza nel suo 3-5-2 nei due slot offensivi, praticamente da seconda punta. Questo lo rende un’arma tattica devastante: segna e crea come un attaccante, ma garantisce i voti e la gestione di un centrocampista. In una Serie A che alterna disciplina e spettacolo, Pulisic è la perfetta sintesi di entrambe: gioca con eleganza, incide con concretezza, entusiasma con giocate d’autore. Se il rigore fallito è stato un inciampo, il resto del suo percorso racconta una verità chiara — il centrocampista con l’anima da bomber è lui.
NICO PAZ (Como)
Il talento più cristallino della Serie A. Non c’è definizione più adatta per Nicolás Paz, il giovane argentino che sta illuminando il campionato con giocate da veterano e numeri da campione. A soli vent’anni, il centrocampista del Como è già diventato il faro tecnico della squadra, capace di trasformare ogni pallone in un’idea, ogni giocata in un lampo di classe. Dopo sei giornate, la sua media voto di 6,83 e la fantamedia di 8,58 raccontano una crescita verticale, ma anche una maturità sorprendente per un giocatore alla prima vera stagione da protagonista. In questo avvio ha già firmato 3 gol e 2 assist, incidendo con continuità sia in fase di costruzione che negli ultimi sedici metri. Paz è un centrocampista moderno, elegante nei movimenti e letale negli spazi stretti. Se continuerà su questa strada, Nicolás Paz è destinato a diventare non solo una stella del fantacalcio, ma uno dei volti simbolo della nuova generazione del calcio italiano.
LUKA MODRIC (Milan)
C’è una sola parola che descrive Luka Modric: classe. A quasi quarant’anni, il fuoriclasse croato continua a dettare tempi, ritmi e idee come se il tempo non lo sfiorasse. Nel nuovo Milan di Allegri, il suo ruolo è chiaro: cervello tattico, bussola tecnica e fonte inesauribile di equilibrio.
Dopo sei giornate, la sua media voto di 6,83 conferma una regolarità impressionante, specchio della sua capacità di leggere ogni partita con lucidità e personalità. Anche la fantamedia, ferma a 7,50, resta di altissimo livello per un centrocampista più costruttore che finalizzatore. In questo avvio ha già contribuito con 1 gol e 1 assist, ma il suo peso specifico va ben oltre le semplici statistiche. Modric è il tipo di giocatore che eleva chiunque gli stia accanto: guida i compagni con calma olimpica, trova linee di passaggio che pochi vedono e trasforma la gestione del pallone in un’arte.
ZAMBO ANGUISSA (Napoli)
Solido, elegante e tremendamente efficace. André-Frank Zambo Anguissa è il classico giocatore che non fa rumore ma lascia il segno, uno di quei centrocampisti che rendono semplice anche la partita più complicata. Nel nuovo Napoli, il camerunese è tornato a essere l’equilibratore perfetto: recupera, imposta, si inserisce e non disdegna di incidere anche negli ultimi metri. Dopo sei giornate, la sua media voto di 6,58 conferma l’affidabilità di un titolare che non tradisce mai, mentre la fantamedia di 7,75 racconta un rendimento sopra la media grazie ai bonus: 2 gol e 1 assist già a referto, bottino che ne certifica la crescita offensiva. Anguissa non è un giocatore appariscente, ma è fondamentale
Al fantacalcio è un profilo prezioso: garantisce voto alto con costanza e aggiunge bonus insperati, una combinazione perfetta per chi cerca stabilità senza rinunciare ai picchi. In un Napoli che ha cambiato pelle ma non ambizioni, Anguissa rappresenta il principio di affidabilità: non sarà l’uomo delle copertine, ma è quello che tiene in piedi la squadra e, molto spesso, anche la fantasquadra.
RICCARDO ORSOLINI (Bologna)
Anno dopo anno, Riccardo Orsolini continua a confermarsi come una delle certezze più solide e decisive del Bologna. In un campionato che spesso celebra i nuovi volti, lui resta un simbolo di continuità, talento e personalità. Con il suo sinistro, capace di disegnare traiettorie letali, ha trasformato il Dall’Ara in un palcoscenico familiare per le sue magie. Dopo sei giornate, la sua media voto di 6,42 lo colloca tra i centrocampisti più costanti della Serie A, mentre la fantamedia di 8,42 racconta un avvio esplosivo: 4 gol realizzati, nessun assist ma un peso specifico enorme in fase offensiva. Quando Orsolini è in giornata, il Bologna cambia volto: trascina la squadra, si prende responsabilità e spesso sblocca partite chiuse con giocate individuali. Al fantacalcio resta un patrimonio prezioso, perché unisce la garanzia del voto sufficiente alla capacità di colpire con bonus pesanti.
KEVIN DE BRUYNE (Napoli)
Quando Kevin De Bruyne è tornato a calcare i campi di Serie A, si sapeva che il suo impatto sarebbe stato devastante. Ciò che forse nessuno si aspettava era la rapidità con cui avrebbe preso in mano il Napoli, diventandone subito il cervello e il braccio armato. Ogni pallone che tocca si trasforma in una potenziale occasione, ogni inserimento è una lezione di tempi e spazi. Dopo sei giornate, la sua media voto di 6,33 e la fantamedia di 7,75 raccontano un rendimento da protagonista assoluto. Con 3 gol e 2 assist, De Bruyne ha già firmato numeri che molti centrocampisti sognano in un’intera stagione. È il faro tecnico di una squadra che ha ritrovato brillantezza e verticalità, capace di alzare il ritmo e dettare la velocità delle partite. Il suo gioco è una sinfonia di intelligenza e qualità: visione totale, piede chirurgico, personalità da leader. Quando il Napoli ha bisogno di accelerare, lui è il primo a prendere l’iniziativa; quando serve calma, sa addormentare il gioco con la sicurezza dei grandi maestri. Al fantacalcio, De Bruyne è un investimento che ripaga ogni credito speso. I suoi voti raramente scendono sotto la sufficienza e i bonus arrivano con regolarità, trasformandolo in un top assoluto del reparto. Molti dicono che tolga qualcosa a Mctominay caplestando le stesse zolle di campo ma il feeling con Hojlund sta diventando sempre più un fattore che spacca le partite.
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