Fanta-scambi, chi lasciare (o tenere) tra Vlahovic, Openda e David?

Il momento degli scambi è sempre quello più delicato e affascinante del fantacalcio. È lì che si decidono le sorti di una stagione: serve sangue freddo, capacità di leggere i trend e, soprattutto, la lucidità di capire quando è tempo di mollare un giocatore e quando invece conviene resistere. Quest’anno, tra i nomi più chiacchierati sul fronte mercato interno, spiccano tre attaccanti dal peso specifico enorme: Dusan Vlahovic, Lois Openda e Jonathan David. Tre profili diversi, tre storie diverse, ma lo stesso dubbio che tormenta i fantallenatori: sono da cedere adesso, finché hanno ancora appeal, o da tenere stretti in rosa aspettando che esplodano definitivamente? La risposta non è mai semplice, perché tra rendimento attuale, potenziale futuro e valutazioni di mercato bisogna trovare il giusto equilibrio.


1) DUSAN VLAHOVIC 
Al fantacalcio i numeri spesso parlano più di tutto: Vlahovic, fin qui, ha portato bonus pesanti e un rendimento sopra le aspettative, almeno a guardare il tabellino. Ma scavando più a fondo emergono alcuni dettagli che devono far riflettere. Gli expected goals infatti raccontano una realtà meno brillante: il serbo ha segnato più di quanto avrebbe dovuto in base alle occasioni create, un dato che di solito anticipa una possibile flessione. In altre parole, ha “overperformato” e non è detto che il trend possa continuare a lungo. C’è poi il nodo extracampo. Il contratto in scadenza a giugno e le richieste da 12 milioni l’anno che la Juventus non è intenzionata a soddisfare aprono scenari di mercato già a gennaio. In caso di partenza, il rischio per i fantallenatori sarebbe quello di ritrovarsi con un attaccante ceduto all’estero e quindi inutilizzabile. Non proprio un dettaglio trascurabile. E allora che fare al fantacalcio? Se avete bisogno di blindare la vostra rosa con scambi di alto livello, questo potrebbe essere il momento giusto per monetizzare il suo valore e ottenere in cambio un pacchetto più equilibrato. Tenere Vlahovic significa puntare sul suo istinto realizzativo e sperare che le voci di mercato non ne condizionino rendimento e minutaggio. Ma con il rischio che, da un giorno all’altro, diventi un investimento perso. In sintesi: chi ha coraggio può continuare a puntarci come top di reparto, ma chi cerca stabilità dovrebbe valutare seriamente l’idea di inserirlo in uno scambio ora, quando la sua quotazione è ancora altissima.


2) LOIS OPENDA
Tra i tre nomi in discussione è probabilmente quello che porta con sé più curiosità. Loïs Openda, classe 2000, arriva da stagioni che lo hanno consacrato come uno degli attaccanti più prolifici in Europa dal 2022 ad oggi. Dopo i 10 gol al Vitesse nel 2020/21 e i 18 messi a segno l’anno successivo, è esploso definitivamente al Lens con 21 centri in Ligue 1 nel 2022/23, per poi confermarsi al Lipsia con 24 gol nella Bundesliga 2023/24. Numeri che parlano da soli e che lo collocano tra i bomber più affidabili d’Europa negli ultimi anni. In Serie A è appena sbarcato e ha disputato solo tre partite: in due è partito dalla panchina, mentre nell’unica da titolare – contro il Borussia Dortmund in Champions – ha già fatto intravedere lampi importanti.

Il colpo di tacco che ha rischiato di trasformarsi in eurogol, la rovesciata finita fuori e l’1-2 con Koopmeiners (sprecato poi dall’olandese) sono segnali che parlano di un giocatore vivo, intraprendente e capace di inventare. Insomma, troppo presto per dire che il suo avvio non sia stato convincente: anzi, ha dato piccoli indizi di quello che potrebbe essere il suo potenziale impatto. Al fantacalcio, Openda è un investimento da proteggere. Chi lo ha pagato caro non deve farsi prendere dal panico: il minutaggio aumenterà e con esso i bonus. Non è un profilo da svendere, né da sacrificare in scambi affrettati: i gol arriveranno e rischia di diventare presto un top di reparto. In sintesi: Openda è un capitale che va custodito. I numeri delle ultime stagioni parlano chiaro, e i segnali visti fin qui, seppur a sprazzi, dicono che la sua esplosione sia solo questione di tempo.


3) JOHNATAN DAVID
Jonathan David non è una scommessa: è uno di quei profili in cui al fantacalcio è difficile non credere. Arrivato alla Juventus dopo cinque stagioni convincenti al Lille, ha collezionato gol e prestazioni costanti. I numeri parlano chiaro: con il Gent aveva già messo in mostra un fiuto del gol notevole, e in Francia ha confermato tutto il suo potenziale. Al Lille ha vissuto la sua definitiva esplosione: nella stagione 2022/23 ha chiuso con 24 gol in Ligue 1, tra i migliori marcatori del campionato. L’anno successivo si è fermato a 19, confermando comunque la sua continuità. Nell’ultima annata ha raggiunto quota 16, restando in doppia cifra per la quarta stagione consecutiva. Una costanza che pochi possono vantare. Il punto è chiaro: chi lo ha in rosa può ragionevolmente aspettarsi che David sia uno dei pilastri dell’attacco. Tiene botta sotto pressione, risponde presente anche nelle stagioni più difficili e non ha mai mostrato cali drastici. Certo, il passaggio in Serie A comporta sempre un periodo di adattamento, ma parliamo di un attaccante che sa fare gol in qualsiasi contesto. In sintesi: David è un giocatore da tenere. Non è il profilo da sacrificare in scambi frettolosi, perché offre quella continuità che al fantacalcio fa la differenza. Cederlo avrebbe senso solo davanti a un’offerta davvero irrinunciabile.


Chi lasciare e chi tenere?


Tre attaccanti, tre storie diverse, e soprattutto tre scenari di gestione al fantacalcio. Su Dusan Vlahovic i dubbi non mancano: i gol sono arrivati, ma gli expected goals raccontano di una possibile flessione, e il nodo contratto con un futuro incerto già a gennaio è una variabile da non sottovalutare. Tenerlo significa correre un rischio grosso; cederlo ora, invece, può essere la mossa più saggia per monetizzare al massimo il suo valore.

Loïs Openda è tutto il contrario: ha appena iniziato, ha giocato poco e già si è fatto vedere con giocate di qualità. I suoi numeri in Francia e Germania sono da top europeo e non c’è alcun motivo per pensare che non possa ripetersi. Qui la regola è semplice: vietato svenderlo, va tenuto stretto perché può diventare un’arma decisiva da febbraio in poi.

Infine Jonathan David, il più “sicuro” del lotto. Negli ultimi anni ha sempre portato gol con continuità e difficilmente tradisce le aspettative. Non sarà forse un attaccante da 25 centri stagionali in Serie A, ma i suoi bonus sono garantiti. Difficile pensare di liberarsene senza ricevere in cambio un upgrade concreto.
La sintesi?
-Vlahovic: da cedere se arriva l’offerta giusta, sfruttando l’hype attuale.
-Openda: da tenere e aspettare, i gol arriveranno.
-David: da blindare, perché i suoi numeri garantiscono continuità e solidità.

Nel gioco degli scambi, saper leggere i momenti e le prospettive è fondamentale. E in questo caso, la strategia migliore sembra chiara: puntare su chi dà certezze (David), credere in chi deve ancora sbocciare (Openda), e provare a capitalizzare subito su chi, al netto dei gol, rischia di non essere più una comparsa (Vlahovic).


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