
Il fantacalcio è fatto di intuizioni, pazienza e, a volte, di scommesse dal rendimento incerto. Nelle prime giornate, due nomi in particolare hanno diviso i fantallenatori: Lorenzo Colombo e Nikola Stulic. Entrambi attaccanti low cost, entrambi scelti come possibili colpi a sorpresa da alternare ai titolari, hanno avuto spazio in campo e occasioni, ma senza trasformarle in bonus. Chi li ha in rosa si ritrova così davanti a un bivio: credere che il gol sia solo rimandato e aspettare con fiducia, oppure ammettere che l’investimento non sta ripagando e cercare soluzioni più immediate sul mercato? Una decisione non banale, perché tra pazienza e tagli affrettati, spesso si gioca il destino di un’intera stagione.
-LORENZO COLOMBO (Genoa)
Classe 2002, cresciuto nel settore giovanile del Milan e a lungo indicato come uno dei prospetti più interessanti del vivaio rossonero, Colombo si trova già alla quarta stagione consecutiva in Serie A. Dopo le esperienze a Lecce, Monza ed Empoli, quest’anno ha trovato spazio al Genoa, club che spesso sa valorizzare i giovani, ma la musica – almeno fino a questo momento – sembra la stessa. I numeri parlano chiaro: in nessuna delle sue annate passate ha mai superato la soglia dei 6 gol. Un bottino troppo magro per un centravanti titolare, ancor di più per un attaccante da fantacalcio. La struttura fisica, la predisposizione al sacrificio e la volontà non gli mancano, ma la sua difficoltà principale resta quella che più conta per chi gioca: la freddezza sotto porta. Colombo fa tanto lavoro sporco, ma il tabellino raramente sorride.
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Ed è proprio questo il punto dolente. Al fantacalcio, ciò che sposta davvero sono i +3. Le prestazioni volenterose e i voti sufficienti possono aiutare a tappare un buco in emergenza, ma non bastano a giustificare un posto stabile in rosa. Per questo, oggi, fidarsi ancora di lui come “scommessa” appare un lusso che pochi possono permettersi. Quali alternative allora? La soluzione più logica è quella di tagliarlo e liberare spazio per un attaccante più incisivo preso dal listone, magari un outsider in rampa di lancio. In alternativa, si può provare a inserirlo in uno scambio, cercando di sfruttare il nome e la giovane età come leva. Diversamente, l’unico scenario sensato resta quello di tenerlo relegato al ruolo di sesto slot: una copertura d’emergenza, nulla più. Ma attenzione, perché un profilo del genere rischia di trasformarsi rapidamente in un peso morto, con la beffa di doverlo guardare restare bloccato a 4-5 gol stagionali. In sintesi, Colombo continua a essere un giocatore di prospettiva calcistica, ma non di affidabilità fantacalcistica. E per chi punta a vincere la propria lega, la differenza è sostanziale.
-NIKOLA STULIC (Lecce)
L’attaccante serbo, classe 2001, è stato pagato pochissimo in sede d’asta – spesso 1 o 2 crediti – e questo lo colloca in una fascia di rischio completamente diversa. Qui non parliamo di una delusione vera e propria, ma di una scommessa low cost: può esplodere come può rimanere ai margini, ma in entrambi i casi l’impatto sulle strategie di chi l’ha preso è decisamente più contenuto. Nelle prime uscite in Serie A ha avuto spazio e si è fatto vedere, senza però incidere in termini di bonus. È normale, considerando che si tratta del suo primo anno nel nostro campionato, con i tempi di adattamento che spesso rallentano la crescita dei giocatori provenienti dall’estero. Ma c’è un dato da non trascurare: nella scorsa stagione, prima di approdare in Italia, Stulic ha messo a referto ben 16 gol. Numeri che raccontano di un attaccante che sa vedere la porta e che, una volta ambientato, potrebbe diventare un’arma importante.
E allora, che fare? A differenza di Colombo, che ha già dimostrato di faticare a imporsi in Serie A, Stulic rimane una scommessa che conviene portarsi dietro almeno fino al mercato di riparazione di febbraio. Il prezzo pagato lo rende facilmente “parcheggiabile” in fondo alla rosa, senza grandi rimpianti. Se dovesse esplodere, vi ritrovereste in casa un affare clamoroso a costo minimo. Se invece dovesse rimanere un oggetto misterioso, ci sarà sempre tempo per tagliarlo e virare su profili più concreti. In sintesi, Stulic non è ancora un attaccante affidabile per il presente, ma per quello che è costato vale la pena aspettare. Nel fantacalcio, a volte, le vere soddisfazioni arrivano proprio da queste scommesse pagate poco e lasciate maturare.
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