Eriksen non molla e rilancia, la strategia di Conte per ritrovare il suo leader

"Lasciare l'Inter? No, resto e ora voglio giocare regolarmente".

Parole ai media scandinavi che sanno di rilancio per il danese Christian Eriksen, arrivato a gennaio in Italia, diventato pezzo pregiato in tutte le aste di riparazione del fantacalcio.

Con Ibrahimovic, è stato l'obbiettivo da puntare nel mercato di gennaio per tanti fantallenatori: al contrario del più navigato attaccante (fantamedia del 7,25 in 8 gare, dove ha segnato 2 gol e registrato un assist), le statistiche di Eriksen hanno deluso tutti i fantallenatori che se lo sono accaparrato.

Per Christian solamente 4 presenze fino ad ora, di cui solo 2 da titolare, con una fantamedia voto del 6,10 senza bonus all'attivo.L'incredibile traversa su punizione nel derby contro il Milan trema ancora. Due presenze e un gol in Europa League, troppo poco per convincere Conte a schierarlo stabilmente negli undici iniziali nella "maschia" serie A. 

Eriksen però non si è assolutamente pentito della scelta fatta, di aver lasciato il Tottenham dove era un punto fermo da ben 7 stagioni per intraprendere l'avventura in serie A. "All'Inter ho più possibilità di vincere qualcosa" ha dichiarato qualche giorno fa, facendo infuriare la tifoseria Spurs, spiegando poi che in Italia ci sono meno pretendenti al titolo che in Inghilterra.

Ad Appiano oggi riprendono gli allenamenti: Eriksen è motivatissimo, vuole cancellare "l'astinenza da calcio" di questi mesi e convincere Mister Conte a puntare su di lui nell'eventuale ripresa. 

Proprio Conte, che preferì spesso panchinarlo in luogo di un più pronto Vecino, vuole ritagliargli il posto e valorizzare l'ingente investimento della dirigenza. Eriksen non ha convinto da mezz'ala, e neanche da esterno nel 4-4-2 contro il Ludogorets. Il danese, seppur abbia dichiarato apertamente di non avere una posizione preferita in campo, trova il suo habitat naturale alle spalle delle punte, come trequartista puro.

Il 3-5-2 marchio di fabbrica di Mister Conte quindi potrebbe essere accantonato alla ripresa, per disegnare intorno allo scalpitante Eriksen una nuova Inter. 3-4-1-2 e 4-3-1-2 ( in questo caso più remoto dovrebbe essere sacrificata la rocciosa e collaudata difesa a tre) potrebbero essere provati dal tecnico.

La palla ora passa ad Eriksen (69 gol nelle competizioni giocate in 7 anni con il Tottenham, 31 gol in Nazionale) che deve gettare la voglia di rivalsa oltre la tattica: il danese non vede l'ora di dimostrare, e i fantallenatori non vedono l'ora di ammirare le sue giocate sopraffine ed esultare per le sue punizioni vincenti che impreziosiscono il suo curriculum!


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