MATCH REPORT 24.a giornata: Allunga la Juve, Pavoloso è tornato, Piatek pistolero vero, fulmine Radja, Criscito da tre, Kolarov...e sono7!

 

JUVE-FROSINONE: I bianconeri s'impongono senza se e senza ma, Allegri non rinuncia ai suoi titolari, ecco dunque Bonucci e Chiellini, il primo in rete con una zampata da predatore. In mediana Can fa il compitino non spingendosi quasi mai in avanti; davanti fa tutto un Dybala in grande spolvero che con un sinistro micidiale dalla distanza mette subito le cose in chiaro su chi merita il posto da titolare nella trasferta di Champions. Mandzukic è indispensabile per il gioco di Allegri e questa gara ne è l’ennesima prova; CR7 di certo non manca alla festa del gol, per lui anche l’assist del primo gol. Nei ciociari nulla da segnale a parte la discreta figura in difesa per Goldaniga, in avanti è il solo Ciano a dare fastidio, il suo piede delicato è un arma, sfortunato.

CAGLIARI-PARMA: Un buon Cagliari arresta la corsa dei ducali. Dura pochi minuti la prova del giovane Luca Pellegrini, in prestito dalla Roma, minuti ben giocati peccato per l’infortunio. Si riscatta Ceppitelli con una prestazione maiuscola, puntuale in chiusura, premiato dal +1; Maran sceglie Padoin sulla destra in luogo di Srna, la mossa è azzeccata, Gervinho non gli da mai noie. Barella quando riesce a contare fino a tre si trasforma in un vero gladiatore, ma col piede delicato; buio Joao Pedro, brilla Pavoletti, due gol pesanti quelli suoi. Non è la solita fortezza difensiva quella parmense, Bruno Alves e Bastoni sotto la sufficienza, anche per loro succede; Kucka è uno dei prezzi pregiati del mercato di gennaio, il +3 di oggi ne è la conferma. Non funziona l’intesa in avanti tra Inglese, abbandonato a se stesso, e Gervinho, la freccia africana questa settimana era in riserva, necessita di benza.

ATALANTA-MILAN: Bergamo porta bene ai rossoneri: l’Atalanta in piena forma cede sotto i colpi del polacco rossonero. Hateboer per la prima volta in campionato tradisce i suoi con un disimpegno sbagliato che concede il tiro al 10 rossonero, lascia troppo spazio alle sgroppate di Rodriguez. Gasperini mette Djimsiti in marcatura su Piatek sacrificando Mancini, il risultato è più che pessimo. Ilicic è il più ispirato dei suoi, cecchino Freuler, affondato De Roon, non pervenuto Zapata. Nel Milan nessuno sotto la sufficienza, la retroguardia di Ringhio non lascia spazio all’azione offensiva atalantina, paga l’incursione di Freuler. Diga Bakayoko che sta diventando a tratti più incisivo di Kessiè, sacrificabile l’ivoriano in estate con il riscatto del francese dal Chelsea? Paquetà ha la stoffa del campione, difficilmente Gattuso rinuncerà al brasiliano; Calhanoglu finalmente! Il turco al primo gol stagionale, +4 per lui. Piatek come una star, scruta traiettorie inimmaginabili per altri, mostruoso!

SPAL-FIORENTINA: La Spal passa in vantaggio con una bella azione sviluppata sulla destra dal solito Lazzari, fermato solo dall’infortunio. Petagna il suo lo fa sempre, boa perfetta per la squadra, se poi trova pure i gol diventa magic. Il resto della squadra ferrarese ne combina di cotte e di crude, su tutti Felipe che “annulla” il gol del compagno per fallo da rigore commesso su Chiesa; lo segue a ruota Valoti che da possibile salvatore della patria, apre la via a Gerson per il definitivo 1a4. Nella viola parte male Biraghi con l’ingenuità che costa il gol dello svantaggio, poi si rifà alla grande con una marea di cross. Salgono in cattedra due centrocampisti fino ad ora molto criticati come Fernades e Gerson, i due hanno fatto vedere di che pasta sono fatti, titolari! Veretout glaciale dagli undici metri, direttore d’orchestra. Chiesa prende in giro la difesa spallina, Simeone entra col motorino, ottima risposta del Cholito.

UDINESE-CHIEVO: Quando vinci 1a0 con gol di Teodorczyk vuol dire che le stai provando, merito a Nicola per il lavoro svolto. I bianconeri sono sfortunati quando Nuytinck abbatte il palo clivense con una sventola dai 35 metri. De Paul ancora sotto tono, non è più lui il rigorista?!? Se dietro e in mediana il filtro funziona, in avanti faticano a trovare il bandolo della matassa Okaka, Pussetto e Lasagna, il 15 bianconero è un fantasma. Il Chievo cede solo nel finale, anche se Sorrentino non è d’accordo, il portierone gialloblù para il rigore, ma non può nulla sul tap-in. La difesa veronese se la cava pure abbastanza bene, con qualche problema di troppo sulla destra con De Paoli in giornata no, sempre in difficoltà sulla fascia, probabilmente il grave errore di inizio partita in area avversaria lo ha penalizzato. Djordjevic fa solo disastri, suo il fallo che concede il penalty ai friulani e condanna i suoi.

GENOA-LAZIO: Il Genoa costruisce la vittoria dalla difesa, Radu I abbassa la saracinesca, Romero e capitan Criscito bloccano l’offensiva biancoceleste, Mimmo poi nel finale pesca il jolly con un magnifico mancino da fuori che regala tre punti ai suoi. Soffre il centrocampo di Prandelli, l’unico a lottare è Rolon, poco ispirato Lazovic, tanta corsa e poca lucidità sotto porta per Kouamè. Ancora una volta Tony Sanabria, l’attaccante trova la sua terza firma, fortunato nell’occasione. In una Lazio piena zeppa di infortuni, Inzaghi recupera Immobile che anche in precarie condizioni fa la differenza, come dimostra l’assist per Badelj, il croato di giustezza, poi la traversa gli nega la doppietta. Correa si mette in luce con la sua abilità nel dribbling, stoppato da Radu. Goffo Leiva quando respinge su Sanabria il pallone del pari genoano, frizzante Romulo, buon ritmo imposto sulla fascia destra da Marusic; pesce fuor d’acqua Patric, Caicedo dalla panca non ne azzecca una.

EMPOLI-SASSUOLO: L’Empoli strapazza un Sassuolo mai in partita. Tra i pali dei toscani fa il suo esordio il nuovo arrivo Dragowski, partita attenta la sua soprattutto nelle uscite. Difesa azzurra perfetta e mai in difficoltà, il centrocampo fa ancora meglio, Krunic con la moto sigla uno dei suoi gol più belli, taglia tutto il campo palla al piede e conclude con un morbido cucchiaio; pregevole l’inserimento Acquah, ottima la regia di Bennacer, partitone di Farias che fa ammattire mezza difesa neroverde, +4 per lui. A riposo per una volta Caputo. Nei neroverdi non funziona nulla, brancola nel buio Sensi e con lui tutto il centrocampo di De Zerbi; Peluso annichilito da Farias, attacco pressoché inesistente, l’allenatore neroverde paga i troppi cambi nell’undici iniziale.

INTER-SAMP: L’Inter la risolve con non poca fatica. Tutta la vicenda Icardi di certo non aiuta la banda di Spalletti che comunque ritrova lo spirito giusto in una serata difficile. D’Ambrosio soffre in difesa le incursioni di Linetty, ma è bravo col gambone in area a sbloccare il match. In netta ripresa Perisic autore dell’assist dell’1a0; la fiducia in Nainggolan ripaga il tecnico, il belga pesca il jolly da fuori area e sigla il gol vittoria con la complicità di Audero. Male Skriniar dietro, si fa beffare in occasione del pari. Nella Samp in difesa regge l’urto il solo Andersen, le corsie laterali sono facile preda degli avversari. In mezzo prova a dare ordine Ekdal, Saponara non inventa, Defrel è l’incubo dei neroazzurri nel primo tempo, poi cala nel finale; Gabbiadini in gol al primo pallone toccato, quando entra a partita in corso Manolo è devastante, marcato Quagliarella.

NAPOLI-TORINO: Un Napoli mai domo trova solo un pari al San Paolo. Praticamente mai impegnato Ospina, la difesa non fatica più di tanto anche perché il Toro con il solo Belotti davanti non fa paura e poi c’è il tappabuchi Allan tornato su livelli clamorosi, stantuffo. Ruiz cerca la giocata ad effetto, in quel ruolo però sembra limitato e Zielinski sulla fascia gioca bene solo un tempo, poi perde palloni come se nulla fosse. Milik ci prova in tutti i modi, ma la sua imprecisione prima ed il muro Sirigu poi lo lasciano a bocca asciutta. Tanti tiri per Insigne e solo un palo. A detta di Mazzarri il Toro ha portato a casa un punto d’oro; il tecnico se la gioca in difesa con l’insuperabile N’Koulou e quando il possente 33 non può niente ci pensa super Sirigu a blindare il pareggio. Il centrocampo gestisce bene la palla con le sue mezzali atipiche Lukic e Ansaldi, Aina a volte chiede troppo al suo fisico, ma è un cane rabbioso. In avanti non ci sono schemi per i granata Belotti si batte su tutti i palloni, ma non avrà, come al solito, nessuna occasione.

ROMA-BOLOGNA: Le due partite saltate da Olsen per un leggero infortunio muscolare gli hanno fatto più che bene, al rientro nel Monday night non fa passare neanche le mosche, non può nulla sul gol nel finale. Nella difesa giallorossa domina Manolas, arpiona tutti i palloni, Fazio e Kolarov timbrano il cartellino, per il serbo è il settimo sigillo in campionato. Un assonnato Cristante lascia il posto ad un Faraone ispiratissimo, El Shaarawy entra col piglio giusto, si procura il penalty che sblocca la partita. Non brilla Zaniolo, ma per la squadra si fa di tutto. Male la difesa di Miha, Dzeko e compagni la mettono a ferro e fuoco; Poli leader del centrocampo, sfiora più volte il gol, solo Olsen lo ferma; Soriano spinge e conclude come fosse una punta aggiunta, peccato per la traversa. Santander si mette a disposizione dei compagni, impalpabile Edera, grintoso Sansone che rende meno amara la sconfitta…stasera è andata male, ma il Bologna c’è.

 


News Correlate