Voti anticipi 7° turno Serie A: Pellegrini si riscatta, Luis Alberto è un fantasma. Lautaro incanta San Siro, Dessena fa il furbo

Il derby della capitale è abbastanza equilibrato nella prima frazione ma sono i giallorossi a rendersi pericolosi con Dzeko su azione personale, risponde Immobile con un tiro a botta sicura salvato di schiena dal positivo Santon. Pastore esce per infortunio e il subentrato Pellegrini sblocca quasi sul finire di tempo di tacco, dopo un pasticcio tra Strakosha e Luiz Felipe.

Nella ripresa Immobile sfrutta l'erroraccio di Fazio e incrocia l'1-1, poi è sola Roma o quasi. Florenzi in avanti spinge bene e Pellegrini a tutto campo gioca una partita di grande spessore, dopo le tante critiche ricevute in avvio di stagione. Male Luis Alberto, sostituito da un buon Correa, Milinkovic Savic non ha sprazzi e ci prova solo da lontano.

Quando Rocchi fischia una punizione dal limite, Kolarov si rivela il solito cecchino e butta giù la porta facendo esplodere la Sud, poi Pellegrini è bravo a mettere sulla testa di Fazio su punizione, errore su Immobile dimenticato e tripudio. Bene El Shaarawy mentre Dzeko a tratti si nasconde nel match. Caicedo sfiora il 3-2 ma è troppo poco per un derby giocato sotto ritmo.

Parte a razzo il Napoli nel big match-scudetto, un'azione fulminea porta al tiro Mertens in area e arriva il vantaggio ospite. Ma la Juve in casa è tosta e reagisce subito con Ronaldo che appare in giornata. Dybala, preferito a Bernaredeschi, gioca con sicurezza e mette in difficoltà Mario Rui. Sale in cattedra il gigante Mandzukic che sfrutta un gran cross di Cr7 e pareggia, il raddoppio sul tap-in di Mandzukic dopo il palo di Ronaldo fa girare il match a favore dei campioni d'Italia. Mario Rui è ingenuo e stende Dybala: secondo giallo e match in salita.

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Callejon spreca la clamorosa palla del 2-2 davanti a Sczesny, Cancelo fa sentire la sua presenza e il 3-1 arriva ancora su sponda aerea di Ronaldo che premia la scivolata di Bonucci. Azzurri che arretrano e Juve in totale controllo fino alla fine, Milik entra ma ha pochi palloni giocabili, meglio Bernardeschi che trova spazi in contropiede.

L'Inter vince ma ancora non convince: Lautaro Martinez sfrutta subito il cross di Dalbert e incorna il vantaggio, poi lascia troppo spazio a un Cagliari che mostra geometrie e muscoli. Poche occasioni nel primo tempo, Borja Valero gioca sempre in maniera intelligente.

Nella ripresa stesso copione con l'Inter che, senza Brozovic recupera meno palloni ma il Cagliari davanti si accende solo con l'ingresso di Joao Pedro che regala numeri da funambolo. Gol annullato col Var a Dessena (tocco netto di mano sul corner), Perisic avrebbe un paio di occasioni ma quella di Candreva, gran passaggio di Nainggolan, resta in gola al pubblico di fede nerazzurra. Icardi non entra perchè Borja si fa male, Miranda gioca in maniera attenta come De Vrij.

Barella delude e Pavoletti col fisico prova a trovare varchi che non ci sono, ancora al 90' Politano regala un gioiello al volo che evita patemi inutili nel recupero. Terza vittoria di fila in campionato, 3 punti rosicchiati al Napoli secondo. L'inizio horror per Spalletti al momento pare un ricordo.


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