MATCH REPORT 2.a giornata: Gollini ormai è la scelta di Gasp, tempi duri per Zaza. Berardi ci crede e Dybala soffre

Spal-Parma: in questa gara pochi spunti ma buoni, soprattutto il gol alla Zidane di Antenucci ci fa dire che sarà lui ancora una volta il trascinatore spallino insieme a quel Lazzari moto perpetuo e abile assist-man, Vicari sempre un riferimento importante e Kurtic che può risultare decisivo visti i suoi movimenti che lo portano spesso in zona gol. Schiattarella soffre in regia e qualche malus arrivera. Everton Luiz ha ormai preso il posto dell’esodato Viviani.

Cagliari-Sassuolo: Pavoletti è un centravanti di peso e stazza, lo specialista di testa dellos corso anno si conferma tale con due capocciate che perà non valgono i primi 3 pt, colpa di quel penalty di Boateng allo scadere: ex Milan che si prende responsabilità togliendole a Berardi, chi sarà il rigorista? Forse l’atelnanza è destinata a continuare, Marlon esordisce male ma è giovane e ha tempo. Barella ancora opaco. Bradaric presto può inserirsi tra i titolari, Srna si spinge meno dei suoi standard.

Fiorentina-Chievo: se nel Chievo non si salva nessuno, è chiaro che una gara storta non cancella l’esordio ottimo con la Juve. Seculin vice Sorrentino è un’altra storia, Obi merita più spazio dall’inizio. Birsa gioca titoalre ma non è illuminante per la fase offensiva, al pari di un Giaccherini spesso bloccato. Gerson e Benassi si completano bene, Simeone stavolta può superare la doppia cifra. Milenkovic ha fatto capire a Laurini perchà sarà lui il titolare.

Frosinone-Bologna:  due squadre ancora inespresse che badano a non farsi male e ripartire improvvisamente, Dzemaili spreca e non è da lui, l’assenza di Palacio si sente e Falcinelli è ancora l’ombra di sé stesso. Ciano e Perica sembrano ancora lontani dal feeling che chiede Longo, Sportiello risponde presente e Dijks tra i più pimpanti in fase di spinta.

Genoa-Empoli: Piatek sta acquisendo il marchio di fanta-certezza dopo un precampionato da urlo, Lapadula vedrà poco il campo? Intanto Kouame ha mostrato che non c’è solo Favilli, Criscito scende che è un piacere per gli occhi e per i bonus (assist doppio), Mraz segna e insidia La Gumina per le prossime gare. Zajc ricama pennellate ma i legni sono suoi nemici, Rasmussen da rivedere in più di una chiusura ritardata. Occhio a Pasqual, con Antonelli a sinistra la certezza di essere titolare fisso per il capitano empolese sta svanendo.

Inter-Torino: tutto e il contrario di tutto per i ragazzi di Spalletti e Mazzarri che giocano un tempo a testa. Brozovic ancora imballato al pari di Vecino e Gagliardini ancora in panca inspiegabilmente… Meitè è un muro invalicabile e se si mette a segnare il prezzo lieviterà, Handanovic sembra sotto gli effetti di una macumba e sbaglia di tutto,  D’Ambrosio soffre nella difesa a tre. Politano solo a sprazzi, De Vrij ci spiega perché la sua quotazione è sempre notevole tra i difensori, Asamoah generoso, Perisic insostituibile mentre Icardi si perde nell’anonimato quando la gara andava vissuta con orgoglio, Lautaro meritava  più dei due minuti finali.. Belotti e Iago complementari, Ola Aina  può sfruttare gli acciacchi di Ansaldi. E Zaza? Sarà dura entrare da vice Gallo!

Udinese-Sampdoria:  piace la versione casalinga di Velazquez, Fofana pare tornato il fulmine dei tempi belli, De Paul adesso segna non solo dal dischetto, che Behrami in fase di interdizione!. Machis deve essere più cattivo e Lasagna ancora non si è acceso, Defrel e Quagliarella prove di intesa rimandata, Jankto spaesato e incapace di mostrare le sue qualità di incursore.

Juventus-Lazio:  nella Juve Mandzukic è la coperta di Linus per tutte le occasioni, Dybala soffre in panca ma gli impegni sono tanti e avrà chance importanti, Chiellini spadroneggia di testa in area e Cancelo stavolta  mette il turbo non dovendo badare molto alla fase difensiva di una Lazio sterile. Ronaldo fa cilecca ma sfiora l’eurogol da fuori, Strakosha risponde presente. Milinkovic risente delle scorie mondiali, Leiva non è il solito metronomo puntuale. 
Per Ciro Immobile una giornata nettamente diversa da quella vissuta 1 anno fa con la doppietta a Buffon.

Napoli-Milan:  la gara che tutti i tifosi sognano, per grinta e cuore. Il Milan parte bene e Borini premia le scelte di Gattuso con un servizio aereo che libera il tiro al volo di Bonaventura,, poi il Napoli si prende la gara a metà campo dove Biglia sembra un imbucato alla festa di qualcuno, Higuain fa reparto da solo, appunto da troppo solo. Nella riprese Zielisnki calcia con entrambi i piedi e Donnarumma non calcola mai bene la posizione in porta, un 2-2 che testimonia un Napoli rabbioso e padrone del match. Allan si dimostra il cagnaccio, in senso buono, utile a tutti i mister. Milik in ombra, ci pensa Mertens che entra e apre l’interno sulla percussione del solito Allan, Bakayoko appare scolastico nelle movenze, il baby Luperto si prende gli applausi del San Paolo e la fiducia di Ancelotti

Roma-Atalanta: tante riserve per Gasperini, che lascia in panca Gomez e sceglie Rigoni:  l’ex Zenit vuole mettere subito  in chiaro che è venuto in Italia per non essere secondo a nessuno, Zapata fa a sportellate ridicolizzando a tratti Manolas, Fazio è in giornata decisamente negativa. Anche Olsen  non è quello che Alisson garantiva nei momenti di sofferenza, Cristante non trova sbocchi ed è tra i peggiori, Pastore inventa dal nulla un gol da fuoriclasse ma poi si eclissa palesando una condizione ancora limitata,  Florenzi è l’ultimo ad arrendersi e inizia la rimonta prima di uscire per un problema fisico. Castagne conferma come siano gli esterni il punto di forza della Dea, Pasalic sta diventanto insostituibile e Palomino sui corner è una minaccia costante. Kluivert entra e spreca una chance d’oro,  non è da meno Schick che si fa ipnotizzare da un Gollini sempre reattivo e ormai chiaramente titolare a scapito di Berisha.

 


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