Tradatese: storia di una FantaLeggenda

Questa Fantastoria ha origini lontane, a dir poco antiche, oserei dire mitologiche, quando la carta e la penna dominavano ancora la scena per trascrivere le formazioni e calcolare i risultati.

Eravamo tre amici al bar diciassette anni orsono, muniti di quaderno e Corriere dello Sport. Oggi trentenni informatici, che per ovvie ragioni, di inchiostro, non vogliono sentir neppure l'odore.

Nel corso del tempo amici fraterni, fratelli e cognati si sono aggiunti alla lista della spesa, perchè affari di tale importanza devono restare all’interno dei confini familiari.

Sfottò, negoziazioni, pour parler e qualche piccolo screzio sono all'ordine del giorno, 24 ore no stop, 7 giorni su 7.

Se non è ancora chiaro questo per noi non è un gioco qualunque, questo è il gioco o forse anche qualcosa di più.

 

Veniamo al racconto di questa stagione speciale, dai contorni romantici e dal finale drammatico.

Ferdinando, che storicamente, alla fine di ogni maledetta primavera mette a repentaglio l'incolumità dei nostri amati colli per poterlo scorgere verso il basso, si ritrova magicamente capolista con la sua TRADATESE, fin dalla prima giornata. Evento più raro del gol di Barone su assist di Inzaghi. O anche no.

Le settimane scorrono inesorabili, il vantaggio aumenta a dismisura come se non ci fosse un domani.

La marcia inarrestabile trova il suo punto di massimo splendore alla 23a giornata dove un solco netto viene scavato con le sue dirette inseguitrici che nel frattempo continuano ad annullarsi a vicenda senza soluzione di continuità. Sono ben 10 ora i punti di vantaggio.

Si, avete capito bene, la piccola provinciale è in fuga!

 

Tutto così bello che scusate, come la salvezza del Crotone, vorrei interrompere qui la narrazione. Ma non posso.

Da qui in avanti, la fortuna, gli accoppiamenti, gli stati di grazia finora benevoli torneranno indietro un conto salatissimo, perfino i canti del Gallo non saranno più come una volta. Le difficoltà e i tentennamenti colpiranno chi di umano finora aveva mostrato ben poco.

 

Così, il notevole vantaggio accumulato si scioglie come neve al sole, passo dopo passo.

La Tradatese cade, si rialza, arranca, barcolla ma non molla e mantiene la vetta in solitaria fino alla 33a giornata, giornata in cui i NIKOPOLIDIS, corazzata del magnate Silvestro, detto "Il socio" non per caso, li agguantano in cima alla classifica. Ma i fantapunti, almeno quelli, sono ancora un caro e decisivo alleato.

 

Quattro giornate al termine. Unico comune denominatore: vietato sbagliare!

La piccola provinciale contro il colosso ellenico, con un Gallo eretto a difesa della contrada. Un testa a testa epico senza esclusione di colpi, Dzeko e Nainggolan spargono vittime per conto del magnate, Mohamed e i re magi guidati dalla cometa Belotti per non perdere la strada della salvezza. La Tradatese tiene il passo, è ancora avanti. Qualcuno grida al miracolo, qualcun altro parla di impresa già compiuta ma nel mezzo resta l'ultima temutissima giornata.

 

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Signori, siamo all'epilogo finale. Ultima fermata. Stavolta quella decisiva, per davvero.

La Tradatese affronta il team più in forma del momento, i famigerati GLUTEI BUCATI, che secondo i pronostici iniziali, di bucato avranno solo il portafoglio a fine stagione.

La squadra dei paesi bassi invece, formazione che prima dell'ultima tornata stanziava in terz’ultima posizione grazie ad un filotto di sette vittorie e un pareggio si ritrova sul gradino più basso del podio, contro ogni legge della fisica.

 

Le cose si mettono subito nel verso sbagliato, le notizie che giungono dalle probabili formazioni delle 17.44 risuonano come un bollettino di guerra: squalifiche, infortuni e mogli incinte. Inferiorità numerica di almeno tre uomini. La Tradatese è al tappeto. L'inferno è ad un passo. Le ultime speranze restano aggrappate a quelle simpatiche CAROGNE che oramai, prive di motivazioni, vengono triturate in un battito di ciglia dall'armata ellenica.

Il temuto sorpasso sulla linea del traguardo, di quelli che non auguri neanche al tuo peggior nemico, è arrivato.

Ed ecco che il tempo si ferma a quel Manchester - Bayern del '99 o al gol di Wiltord di quei funesti europei del '00, come meglio vi piace immaginare.

Il sogno si è infranto, il titolo è sfumato, ma le trentasette giornate al comando resteranno scolpite per sempre, sui libri di storia. Ultima fermata, ma non è ancora l'ora di scendere.

 

Tradatese, “quando la leggenda è più forte di un titolo”.

 


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