Lorenzo, quanto ti manca Higuain?

Che succede a Insigne quest’anno? E’ la domanda che molti si chiedono dopo, magari, essersi svenati all’asta di Agosto. Partiamo dalle dichiarazioni del suo procuratore in data 9 Agosto:  "L'offerta per il rinnovo non ci soddisfa. Ci sono dei club interessati ed eventualmente siamo pronti a togliere il disturbo".

Un caso che era nell'aria ormai da tempo, certificato da dichiarazioni che ribadiscono un malumore che parte da lontano. Da più di un anno Lorenzo Insigne chiede tramite il suo entourage un adeguamento del contratto, una richiesta che ha prodotto una proposta che non ha per nulla accontentato il giocatore.

"Adesso ci guardiamo intorno", ha detto Andreotti. Minacciando così un addio che, non appare in alcun modo plausibile. Innanzitutto perché il Napoli, che questa estate ha già fatto i conti con la cessione di Higuain, non vuole cedere un altro big in attacco e in questo caso non c'è una clausola che mette il club spalle al muro.

Sul piano tattico nulla è cambiato con Sarri che ha proposto l’idea del 4-3-3 tanto amata nella passata stagione in cui gli azzurri hanno conquistato il pass diretto per la Champions ma ad oggi c’è un Mertens che fa stropicciare gli occhi con giocate da urlo, dribbling e parabole mirabolanti.

Lorenzo si è intristito, lo si vede, da come entra in campo, non più col suo piglio da trascinatore ma come uno qualunque al servizio della squadra. Lui ha sempre voluto essere la bandiera di questa squadra e lo sarà, ne siamo certi. Ma gli manca adesso il supporto di un leader carismatico come Higuain che lo caricava a pallettoni, anche dopo un passaggio sbagliato. Milik è un centravanti più aziendalista, segnerà e andrà presto in doppia cifra, ma non si caricherà mai il Napoli e Insigne sulle spalle nei momenti cupi della stagione e tutto questo pesa allo ‘ scugnizzo’ di Frattamaggiore che non è mai stato amato in maniera incondizionata dalla piazza azzurra, lui che è un figlio di Napoli.

Ventura lo ha escluso dalle sue prime convocazioni da Ct, ma niente è perduto perché è giovane e talentuoso, un binomio che alla lunga ti fa vincere se la testa e le gambe vanno di pari passo.

Una prima partita andata male a Pescara non gli toglierà i galloni di fuoriclasse nel suo ruolo ma sta finendo per perdere autostima e certezze. Caro Pipita forse volevi far camminare sulle sue gambe, da buon fratello maggiore, il fratellino Lorenzo, ma il distacco è una tua scelta senza scampo, e il cuore non centra….


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