Voti fantacalcio Serie A 35.a giornata: Zappacosta si infiamma, Atalanta e Roma a valanga, Dimarco entra e segna,  Diaz incubo bianconero

Partenza forte del Sassuolo con il Genoa che fatica a trovarele contromisure alle sfuriate neroverdi. Poi un lampo rossoblù con Zapata che tira dalla distanza ma trova Consigli pronto. Al 14' gli ospiti passano in vantaggio. Traorè trova in area Rasadori che dall'altezza del dischetto del calcio di rigore trafigge Perin. La reazione rossoblù non si fa attendere. Il pari arriva al 27' con Zajc che di testa supera Consigli sfruttando al meglio un cross di Destro. E' un'illusione, al Var Mariani vede un fallo di Destro su Locatelli e annulla. 

A inizio ripresa il Sassuolo ha subito l'opportunità per il raddoppio con Raspadori che si presenta tutto solo davanti a Perin. Il portierone rossoblu resta in piedi fino all'ultimo e sventa, tenendo vive le speranze del Grifone. Pochi istanti dopo Goldaniga colpisce la traversa di testa Il raddoppio della squadra di De Zerbi arriva su un erroraccio di Masiello: passaggio corto verso Perin, Berardi si ritrova tutto solo davanti al portiere e lo fredda con un piatto mancino di precisione. Ballardini allora decide di rimescolare le carte, cambiando tutto il pacchetto offensivo ma i risultati arrivano un po' troppo tardi. E' solo nei minuti finali che il Grifone inizia davvero a stringere d'assedio l'area avversaria, arrivando al goal che riaccende le speranze all'84' con il missile terra-aria di Zappacosta: palla sotto l'incrocio e minuti finali davvero intems. E' proprio l'esterno ex-Chelsea l'ultimo ad arrendersi, con un destro dal limite che mette i brividi a De Zerbi prima di spegnersi, assieme alle speranza di rimonta, sul fondo di pochi centimetri.

 

L’Atalanta supera anche l’ostacolo Parma e viaggia spedita verso la Champions League. Al Tardini arriva una vittoria in scioltezza per gli uomini di Gasperini, che ne fanno cinque ai ducali e si riprendono il secondo posto in solitaria, a quota 72. A decidere tutto sono state le reti di Malinovskyi (12′), Pessina (52′) e Muriel (77′). Dopo il gol del colombiano sono scattati i fuochi d’artificio: Brunetta (78′) ha riaperto i giochi e ancora Muriel (86′) li ha richiusi. All’88’ Shom ha ridato ossigeno ai ducali ma Miranchuk, al 93′, ha messo il punto esclamativo al trionfo bergamasco.

 

Il Benevento perde 3-1 al "Vigorito" nella cruciale sfida salvezza con il Cagliari, ma il finale di partita è destinato a far discutere. Sul risultato di 1-2, dopo le reti di Lykogiannis e Lapadula nel corso del primo tempo, in cui Cragno è stato miracoloso su Schiattarella e Caprari, e del nuovo vantaggio sardo, nella ripresa, firmato da Pavoletti, l'arbitro Doveri ha assegnato, senza dubbio alcuno, un calcio di rigore alla Strega per fallo del subentrato Asamoah su Viola, pure lui in campo a gara in corso. Mazzoleni , già nell'occhio del ciclone per aver annullato un gol a Osimhen domenica scorsa, sempre contro il Cagliari, ha richiamato il direttore di gara della sezione di Roma al VAR. E mentre pure il replay sembrava confermare la bontà della scelta inizialmente operata, tra il mistero generale il rigore veniva recovato. Nel finale ci ha poi pensato Joao Pedro a chiudere i conti sul 3-1.

 

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Botta e risposta in tre minuti fra Verona e Torino al Bentegodi. Dopo una partita a tratti noiosa, a tratti scoppiettante, nel finale succede di tutto: al 40′ cross di Ansaldi e gol di Vojvoda, che sigla la sua seconda rete consecutiva e può regalare ben sei punti in due partite ai suoi. Ma il Toro si siede troppo presto e il Verona di rabbia pareggia: azione avvolgente, assist di Barak per l’accorrente Dimarco e palla in fondo al sacco. Le altre occasioni: Salcedo al 7′ impegna Sirigu, poi al 23′ Pandur esce male e rischia il pasticcio su Sanabria. Al 39′ punizione di  Ilic, Zaccagni tenta la conclusione al volo ma trova la parata di Sirigu. Sulla respinta del portiere granata ci riprova Barak, che viene murato dalla retroguardia di Nicola. Nel finale di tempo Lazovic al 42′ sfiora il vantaggio. Al 15′ Belotti impegna Pandur, poi al 24′ su Lasagna è l’ottimo Sirigu a chiudere lo specchio e a negare il gol all’attaccante gialloblù. Al Bonazzoli in diagonale trova la respinta del reattivo Pandur prima dei fuochi d’artificio finali

 

La Roma supera nettamente il Crotone (5-0) ritrovando una vittoria che mancava dall'11 aprile. La squadra di Fonseca dilaga nella ripresa, dopo che nella prima parte di gara aveva fatto le prove del gol con il palo colpito da Mkhitaryan e la traversa da Mayoral. Nel secondo tempo apre la partita proprio lo spagnolo. Poi dopppietta di Pellegrini, rete dell'armeno, e ancora Mayoral per il finale.

 

Sorpresa all’Allianz Stadium: il Milan batte 3-0 la Juventus e i bianconeri sono attualmente fuori dalla zona Champions League. Il gol del vantaggio rossonero arriva a pochi istanti dal duplice fischio con Brahim Diaz che coglie una respinta di Szczesny e piazza la palla all’angolino. La Juve comincia la ripresa con buona volontà senza però creare nitide occasioni da rete e al 57’ il Milan conquista un rigore che Kessie si fa parare dal portiere bianconero ma il raddoppio della squadra di Pioli arriva al 75′ con Rebic che dal limite dell’area lascia partire un destro preciso e potente. La Vecchia Signora pare annichilita e all’82′ il Milan chiude definitivamente i conti con Tomori che sovrasta Chiellini e batte Szczesny. Con questa vittoria il Milan raggiunge l’Atalanta al secondo posto mentre la Juventus è quinta con un punto di distacco dal Napoli.

 


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