Voti fantacalcio Serie A 21.a giornata: la mossa del Ninja, il 'Toro' vede rosso, Pau Lopez e Strakosha errori 'capitali', Ronaldo fa 8

Terzo pareggio consecutivo per l’Inter che non riesce a superare il Cagliari dopo aver trovato il vantaggio iniziale con Lautaro al 29' : i nerazzurri vengono rimontati da Nainggolan che, grazie alla deviazione decisiva di Bastoni, capitalizza al massimo una conclusione dalla distanza. Gara giocata non benissimo dai nerazzurri che dopo il primo tempo al piccolo trotto (Faragò sfiora il pari di testa, bravo Handanovic) premono sull’acceleratore nella ripresa e creano pericoli con Sensi e Lautaro che sprecano il 2-0 e vengono raggiunti da un Cagliari che è rimasto sempre in partita. Nel finale Lautaro perde la testa e protesta per un fallo non fischiato, Manganiello lo sanziona prima col giallo e poi col rosso.

Bene l’innesto di Young, non brillantissimo Sensi che migliora nella ripresa quando prova a rendersi pericoloso in un paio di occasione senza trovare mai la rete. Tanto lavoro per Lukaku che sfiora il gol capolavoro con una progressione poderosa ma l’Inter impatta e ora il secondo posto potrebbe sfumare. Per i sardi Nainggolan leader assoluto, Simeone è una zanzara per la difesa avversaria, Nandez mette grinta e pressione costanti, Cragno rientra da titolare e si disimpegna con bravura ed efficacia negli interventi.

A partire meglio è l'Udinese contro il Parma, pericolosa per ben due volte con Okaka nel primo quarto d'ora. Poi, pian piano viene però fuori la compagine di casa, che al 19' sblocca l'incontro con il bomber che non ti aspetti, Gagliolo, bravo ad approfittare di una palla vagante in area bianconera e a punire Musso con un meraviglioso diagonale al volo. Il vantaggio galvanizza gli emiliani, che prima vanno vicinissimi al bis con Cornelius e poi, complice anche una mezza papera di Musso, riescono a trovare il gol del 2-0 con un tiro tutt'altro che irresistibile di Kulusevski dal limite dell'area. I 45' si chiudono con un brivido per il Parma: Lasagna infatti è bravo a raccogliere un colpo di tacco di Fofana e a scoccare la conclusione a botta sicura, ma a salvare Sepe ci pensa la traversa.

Nella ripresa i friulani ci provano con Mandragora e Lasagna, ma le prime due vere chance della ripresa sono firmate da Kulusevski, che però in entrambe le circostanze non trova lo specchio. In particolare è ancora Mandragora ad avere tre palle-gol nitidissime, ma un po' per poca fortuna, un po' per merito di Sepe, l'ex Juventus non riesce mai a riaprire il match. Sepe nel finale è semplicemente miracoloso al 65', quando, con un eccezionale colpo di reni, riesce a respingere un tentativo di De Paul deviato in maniera beffarda da Kulusevski. C'è tempo per un gol annullato a Lasagna per fuorigioco prima del fischio finale.

Errori pesanti di Musso, Troost-Ekong e Mandragora che pesano sul match, bene Gagliolo e Kulusevski nel Parma e Scozzarella in regia. Lasagna il più pericoloso tra gli uomini di Gotti.

Avvio equilibrato tra Verona e Lecce. Al 20' arriva il vantaggio scaligero. Cross su corner di Veloso, e inserimento di testa di Dawidowicz che, lasciato colpevolmente solo dalla difesa salentina, di testa a giro la piazza sul primo palo. Al 22' miracolo di Gabriel che anticipa Di Carmine con i pugni. Passa un minuto e i veneti vanno a un passo dal raddoppio, con il colpo di testa di Kumbulla, su calcio d’angolo del solito Veloso, che termina alto.
Al 34' arriva il raddoppio gialloblu. Lazovic prende palla sulla fascia, si libera del diretto marcatore e crossa all’indirizzo di Pessina che anticipa tutti e solo davanti a Vigorito non fa altro che appoggiare di testa la palla in gol.  Al terzo minuto di recupero occasione per i salentini. Lapadula prende palla in area, controlla e scarica all’indirizzo di Majer la cui botta dal limite va a infrangersi contro la traversa.

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Al 50' miracolo di VigoritoDi Carmine riceve palla in area, la protegge e mette al centro per Pessina che senza pensarci tira, fortunatamente alla botta si oppone Vigorito che evita la terza marcatura veneta. Al 68' altra tegola per il Lecce: Pessina si invola sulla fascia e Dell’orrco in netto ritardo lo stende. Abisso fa proseguire l’azione e, una volta interrotto il gioco, mostra al difensore ex Spal il secondo cartellino giallo. Al minuto 86 calcio di rigore per i gialloblu. Passaggio filtrante di Lazovic per Amrabat che viene steso in rea da Vigorito. Dal dischetto il neo entrato Pazzini non sbaglia e sigilla il match sul 3-0.

Tracollo salentino in cui si salva solo Majer, Babacar e Mancosu senza mordente, difesa che lascia spazi per tutto il match. Ottime prove per Veloso e Pessina nell'Hellas, oltre al solito mastino Ambrabat e l'imprendibile Lazovic .

Nel primo tempo succede poco o nulla al Ferraris. È il Sassuolo a partire meglio con i blucerchiati incapaci di creare occasioni pericolose. Al 24' l'episodio chiave. Gabbiadini è lanciato a rete e ingenuamente Peluso lo sfiora. L'arbitro estrae subito il cartellino rosso. Il check del var conferma la decisione tra le proteste dei neroverdi. La squadra di De Zerbi non si scompone e nei primi 45 minuti la Samp non riesce a trovare un tiro in porta.

Nel secondo tempo i blucerchiati partono meglio ma non riescono a far valere la superiorità numerica. Al 52' Boga sugli sviluppi di un contropiede colpisce un palo clamoroso a tu per tu Audero. Il Ferraris si infiamma e prima Gabbiadini e poi Quagliarella hanno sui piedi il pallone del vantaggio. Nel finale la Samp inizia a creare qualche occasione pur non centrando la porta e al 78' Gabbiadini si infuria per un rigore non concesso. La Samp non riesce ad allungare nella lotta salvezza e ottiene un punto che lascia rammarico.

Male l'attacco di Ranieri che dimostra estrema difficoltà a segnare, Locatelli e Obiang fanno una grande gara di contenimento, Boga per poco confeziona la beffa, Berardi costretto a sacrificarsi dopo il rosso a Peluso e Caputo appare troppo isolato.

Inizio arrembante della Roma nel derby, che con la velocità di Under crea subito qualche grattacapo alla retroguardia biancoceleste dalle corsie esterne. Ritmi di gioco già alti e prima occasione da rete che capita dunque sui piedi di Cristante, sventata però da una deviazione decisiva di Luiz Felipe. Poi al 26' ecco l'episodio che sblocca la partita: cross dalla trequarti di Cristante, Strakosha sbaglia i tempi dell'uscita e Dzeko lo anticipa di testa. La Lazio sbanda e il bomber bosniaco sfiora subito il raddoppio, prima di piede e poi di testa al 28' ma Strakosha si riscatta dopo un inizio balbettante.

Nel momentio migliore giallorosso la Lazio pareggia: calcio d'angolo dalla sinistra per i biancocelesti, Santon alza un pericolosissimo campanile in area e Pau Lopez, anziché buttare fuori la sfera, la rimette in gioco di pugno, Acerbi sfrutta il regalo e confeziona l'1-1 al 34'. Nel finale di tempo il palo colpito da Pellegrini con un destro violento dal limite dell'area al 44'.

Nella ripresa la Roma crea diverse palle gol con Dzeko e lo scatenato Under e meriterebbe il vantaggio ma Strakosha è sempre attento. Immobile ha pochissime palle giocabili in contropiede, Luis Alberto esce scurissimo in volto dopo la sostituzione, Fonseca ci prova con l'ingresso di Kolarov ma è Milinkovic Savic ha sfiorare il 2-1 con una staffilata dal limite, dopo 4' di recupero il risultato non cambia più. Bene Pellegrini e Under tra i più pimpanti, Santon in difficoltà, i portieri  della due squadre oggi in vena di regali, Acerbi e Leiva ottimi in fase di pressione.
 

Ritmi subito alti al San Paolo tra Napoli e Juventus. Al 2' Fabian Ruiz ci prova dalla distanza ma il sinistro è largo. Gli azzurri sembrano in palla, Demme  offre equilibrio in mezzo e si rende punto di riferimento. Milik sfiora il gol di testa da angolo. Un minuto dopo è Callejon che non riesce ad arpionare un super assit di Insigne. Al 28' Milik ha una buona palla in area ma spreca. La Juve prende pian piano coraggio, il Napoli difende raddoppiando. Al 42' CR7 prova di testa da palla ferma ma non va.  

La ripresa inizia senza cambi. Subito punizione pericolosa per la Juve per un fallo di Mario Rui, sventata dalla difesa. Poi è lo stesso portoghese a inventarsi una percussione personale, ma il tiro è fuori di molto. Pjanic si fa male, dentro Rabiot. Nell'azione successiva ci prova Zielinski: alto sopra la traversa. Brividi per Higuain al tiro al 60' ma Meret para. Due minuti dopo Insigne va al tiro dalla distanza, Szczesny non trattiene e Zielinski come un fulmine la scaraventa in rete per l'1-0. Al 67' grande parata di Meret su CR7.  Brividi all'81 per un retropassaggio di testa di Rui, para Meret. Fabian ci prova da fuori, senza precisione E all'86' l'apoteosi, il Napoli si riaffaccia in area bianconera e Insigne insacca al volo la magia del 2-0, su cross di Callejon. Al 90' però CR7 insacca il 2-1 complice una mezza dormita difensiva ma nei 4' di recupero Meret para sull'acrobazia di Higuain e il San Paolo può finalmente esplodere di gioia.

Grande prova per Insigne davanti e Mario Rui in difesa, Manolas disinnesca Dybala e Ronaldo. Sczszeny incerto sul primo gol, Pjanic non brilla e si fa male. Ronaldo firma il suo ottavo gol di fila ma vive una serata complicata, Dybala stecca e viene sostituito. Demme gestisce con ordine, Bonucci non è lui.


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