Asta, pronti-via: come suddividere il budget in leghe da 6, 8 e 10 e raggiungere gli obiettivi

Ecco giungere il fatidico giorno dell’asta iniziale… Chi prendo? Come mi comporto se…? Punto tutto sull’attacco o…? E se poi invece…? Quanti quesiti affollano la nostra mente quando, amanti della tecnologia armati di computer portatile o tradizionalisti con carta e penna, ci dirigiamo verso quel banco di prova che risulta poi essere il più delle volte la parte più bella di tutto il fantacalcio: la prima asta stagionale, quella che sai già che farai nottata (in certi casi anche l’alba) anche se andrai a lavorare alle 6, quella che sai già che ti capiterà sempre qualcosa per la quale negli anni ci scherzerai su all’infinito con gli amici più cari.

E così, ecco che in questo caldo periodo un pacifico ma appassionato esercito si muove come studenti prima di un esame che cercano il loro personale 30 e lode, un esame che magari non è più quello dei tempi della scuola o dell’Università (per i più grandicelli che hanno concluso da tempo) ma che ti fa provare comunque quel tipo di scarica adrenalinica. Ed ecco allora l’ennesimo quesito, forse il più tattico di tutti i quesiti: come suddividere il mio budget per gli acquisti? Di seguito qualche piccolo suggerimento per gestire al meglio i propri crediti, ben consapevoli che alla fine sarà sempre e comunque la Dea Bendata a stabilire quale tecnica avrà funzionato e quale meno, specialmente in fantacalci con la formula dello scontro diretto.

A nostro parere (opinabile perché alla fine ognuno decide con la propria testa quale possa essere la strategia da seguire) il fantacalcio, da che mondo è mondo, si vince facendo i gol (a meno che non facciate un fantacalcio con bonus gol a +1, ed esistono, e quindi in quel caso dovrete stare attenti anche alla media voto dei giocatori da acquistare), per cui l’obiettivo principale sarebbe ottenere il maggior numero di +3 possibili. Per questo non si può prescindere da quei giocatori che garantiscono il bonus pesante, e se c’è da puntare forte su un bomber che pensiamo possa fare caterve di gol, allora bisogna puntarci forte senza pensarci su. Lo scorso anno in tal senso tutte le fantaleghe sono state condizionate dall’arrivo in Italia di Cristiano Ronaldo, e al grido di “Ronaldo sarà mio” molti fantallenatori hanno praticamente risparmiato all’inverosimile per poi puntare anche ¾ di budget sul portoghese, non potendo prevedere che poi per molto meno ci si poteva accaparrare Quagliarella, o Zapata, o Piatek, o addirittura due di questi tre attaccanti o tutti e tre insieme, e spendendo molto meno.

 

GESTIONE LEGHE A 6 PARTECIPANTI

In ogni caso, se la fantalega è composta da 6 o da 8 squadre i giocatori ci sono e si trovano per tutti, e tutte le squadre potrebbero essere competitive, per cui anche la scelta di lanciarsi a capofitto su un grossissimo nome potrebbe pagare. A dimostrazione di ciò ci viene infatti in aiuto un calcolo matematico:

Prendiamo l’esempio di una fantalega con 6 squadre partecipanti: considerando che le rose potrebbero essere composte da 3 portieri, 8 difensori, 8 centrocampisti e 6 attaccanti, ad esempio, sappiamo in partenza che verranno acquistati in totale 18 portieri, 48 difensori, 48 centrocampisti e 36 attaccanti. Ed è a questo punto lapalissiano che 48 difensori o 48 centrocampisti titolari si trovano, e a volte si può fare il colpaccio anche con pochissimi crediti, anche con 1 credito (considerate concorrenti che non rilanciano perché attendono il grosso nome o altri frettolosi che hanno già finito i posti in rosa). Questa è la classica fantalega nella quale non ci sarebbe nemmeno bisogno di ipotizzare percentuali di budget da spendere per i vari reparti, perché si può benissimo puntare forte su alcuni super big e creare comunque una squadra molto competitiva.

 

GESTIONE LEGHE A 8 PARTECIPANTI

Qualcosa già cambia quando la fantalega è composta da 8 squadre partecipanti, e considerando ancora una volta una rosa composta secondo il 3-8-8-6 di cui sopra, siamo consapevoli del fatto che verranno acquistati già 24 portieri, 64 difensori, 64 centrocampisti e 48 attaccanti. Anche in questo caso è possibile costruire una rosa validissima acquistando giocatori più che discreti con pochissimi crediti, ma dobbiamo valutare il fatto che i nostri margini d’azione sono più limitati e non possiamo fare gli “sceicchi” della situazione, a meno che non componiamo la quasi totalità della nostra rosa ad 1 credito. Ecco che inizia quindi ad essere importante stabilire, se non proprio delle percentuali, perlomeno un piccolo budget personalizzato per ciascun giocatore, ben sapendo che sforando con uno bisognerà poi risparmiare su un altro. Consigliabile cercare di costruire la rosa in base al modulo che abbiamo in mente di utilizzare: ad esempio, se siamo sostenitori convinti del 4-3-3, che ci consente di avere una formazione offensiva sfruttando anche il modificatore, sarebbe opportuno creare una buona ossatura con almeno 2 big per reparto, se le imperscrutabili dinamiche dell’asta lo consentono. Il resto fa contorno, ed anche in una fantalega ad 8 squadre il contorno resta appetitoso.

Ed ecco invece la fantalega nella quale ogni mossa diventa decisiva e bisogna iniziare a lavorare di strategia e calcolatrice, cercando di beccare la giusta proporzione qualità/prezzo e agire da veri e propri talent scout, soprattutto se si ha la ferrea volontà di ottenere un big offensivo. La fantalega a 10 squadre è già un banco di prova più impegnativo, e i margini di errore sono ridotti al minimo. In questa particolare situazione dobbiamo tenere presente che, dovendo costruire una rosa con 3 portieri, 8 difensori, 8 centrocampisti e 6 attaccanti, verranno assegnati ben 250 giocatori, e prenderli tutti titolari diventa un po’ più complicato. Sarebbe opportuno allora costruire una squadra più equilibrata, che possa dare sicurezza di continuità durante tutto l’arco del torneo, anche se fortunatamente ci sono sempre le aste di riparazione a soccorrerci. In ogni caso, restando fedeli al nostro credo della “caccia al +3”, il nostro consiglio resta quello di dare priorità al reparto offensivo, dirottando come minimo la metà del nostro budget all’attacco (anche di più se la situazione lo richiede) e suddividendo il resto, in base al nostro credo fantacalcistico, tra portieri, difensori e centrocampisti.


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