Baturina, Luis Henrique, Dovbyk e Lookman, i 4 'nodi' da sciogliere in rosa

Il fantacalcio, si sa, è fatto di certezze e di scommesse. Ci sono giocatori che rappresentano una garanzia, altri che finiscono per essere un rebus costante nelle scelte settimanali. Ogni rosa ha i suoi "nodi da sciogliere", quei calciatori che ti costringono a dubbi amletici davanti alla formazione: schierarli, tenerli in panchina o addirittura considerarli pedine di scambio sul mercato. Quest’anno quattro nomi in particolare stanno dividendo i fantallenatori: Baturina, Luis Henrique, Dovbyk e Lookman. Tra talento, potenziale inespresso e qualche incognita di troppo, rappresentano situazioni molto diverse ma accomunate da una sola costante: decidere cosa fare con loro può davvero indirizzare la stagione.


1- MARTIN BATURINA (Como)
Chi gioca al fantacalcio e si ritrova in rosa Baturina vive una situazione particolare: è uno di quei calciatori che affascina per talento e prospettive, ma che al tempo stesso può diventare un rebus difficile da gestire. Si tratta di un profilo tecnico, con qualità superiori alla media, capace di accendere la manovra e rifinire con giocate che lasciano il segno. L’idea di averlo in squadra è intrigante perché dà la sensazione di poter esplodere da un momento all’altro, di poter diventare il classico jolly che in una stagione ti cambia le sorti grazie a bonus inaspettati. Il rovescio della medaglia, però, è legato al suo minutaggio e alla sua collocazione tattica. Non è ancora un titolare inamovibile e, al fantacalcio, questo pesa tantissimo: un conto è avere in rosa un centrocampista che gioca novanta minuti fissi, un altro è dover sperare in ingressi dalla panchina che spesso si traducono in un voto “secco” e nulla più. Inoltre non è un goleador, per cui i fantallenatori che cercano numeri certi rischiano di rimanere delusi. La gestione, quindi, dipende molto dal contesto della rosa. In una squadra già solida, con centrocampisti affidabili, Baturina può essere un lusso: tenerlo lì, pronto ad esplodere, significa concedersi la possibilità di incassare un paio di bonus inattesi durante l’anno. In una rosa corta, invece, rischia di diventare un peso: tanta qualità, ma poca continuità. In definitiva, è un colpo di prospettiva e di pazienza, una scommessa da ultimo slot che può regalare soddisfazioni a chi avrà il coraggio di aspettarlo senza pretendere da lui numeri da top.


2- LUIS HENRIQUE (Inter)
Luis Henrique è arrivato con curiosità e aspettative, ma per chi gioca al fantacalcio il suo nome si scontra subito con un problema enorme: la collocazione nell’Inter. Essere un esterno in una squadra che ha già due mostri sacri del fanta come Dumfries e Dimarco significa partire con una strada tutta in salita. Non solo: alle loro spalle c’è Carlos Augusto, che rappresenta la prima alternativa naturale su entrambe le corsie e che offre garanzie sia in fase difensiva che offensiva. E come se non bastasse, c’è sempre Darmian, il giocatore che ogni anno sembra destinato a un ruolo marginale e invece finisce regolarmente per ritagliarsi minutaggio prezioso e continuità di rendimento. In questo contesto, immaginare uno spazio reale per Luis Henrique diventa complicato. Certo, le qualità non gli mancano: è giovane, ha gamba, intraprendenza e la capacità di puntare l’uomo. Ma quando il livello della concorrenza è così alto, è difficile pensare che possa incidere con costanza in campionato e, di riflesso, al fantacalcio. Il rischio concreto è che finisca per accumulare solo pochi spezzoni, magari in partite già indirizzate, senza la possibilità di lasciare il segno con bonus utili. Al momento, quindi, Luis Henrique non sembra un profilo su cui investire per il fantacalcio. Al massimo può essere una scommessa estrema da ultimo slot in leghe molto numerose, nella speranza che qualche infortunio o turnover di Chivu gli conceda occasioni inattese. Ma, realisticamente, se si cercano certezze o anche solo seconde linee affidabili, è meglio guardare altrove.

 

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3- ARTEM DOVBYK (Roma)
Dovbyk è arrivato a Roma la scorsa stagione con l’etichetta pesante dell’ex capocannoniere della Liga. I numeri non sono stati da buttare — 12 gol complessivi — ma la sensazione è che ci si aspettasse qualcosa di più da un centravanti con il suo pedigree. L’estate aveva alimentato nuove speranze: con l’arrivo di Gasperini, molti fantallenatori pensavano che potesse essere l’anno della consacrazione definitiva. La realtà, però, sta raccontando una storia diversa. Le voci di mercato sul possibile scambio con Gimenez del Milan hanno disturbato la sua preparazione, e alla fine è rimasto a Roma senza la certezza del posto. Nelle prime uscite, infatti, gli è stato preferito Ferguson come riferimento centrale, e nell’ultima partita Gasperini ha addirittura schierato Dybala falso nove. Quando l’argentino, acciaccato, è stato costretto a uscire, al suo posto è entrato ancora Ferguson, relegando Dovbyk a una panchina lunga 90 minuti. Un segnale chiaro, e per chi ci ha puntato al fantacalcio un campanello d’allarme che suona fortissimo. Il consiglio, in questo momento, è di non farsi prendere dal panico. Certo, i numeri sono preoccupanti e la fiducia dell’allenatore sembra lontana, ma il campionato è lungo e le gerarchie possono cambiare. Dovbyk va tenuto in rosa, sperando che con il tempo riesca a ribaltare le scelte di Gasperini e a tornare a essere l’attaccante che i fantallenatori avevano immaginato al momento dell’asta.


4- ADEMOLA LOOKMAN (Atalanta)
Situazione complicatissima per uno dei talenti più forti della Serie A. Ademola Lookman lo conosciamo bene: è quel tipo di giocatore capace di spostare gli equilibri, di decidere una partita da solo e, al fantacalcio, di farti vincere un campionato. In molti casi, il suo nome rappresenta la differenza tra una formazione normale e una “Lookman e altri undici”. Quest’anno, però, tutto si è incrinato. L’attaccante voleva lasciare l’Atalanta, ma la società ha fatto muro e non lo ha lasciato partire. Da lì, la frattura: allenamenti individuali, esclusione dalle prime convocazioni di campionato e una situazione che sembrava senza via d’uscita. L’unico piccolo spiraglio è arrivato con l’inserimento in lista Champions, un dettaglio che fa sognare i fantallenatori e lascia aperta la speranza di rivederlo presto in campo. Al fantacalcio, la sua valutazione è inevitabilmente crollata: Lookman si prendeva quasi “in saldo”, un prezzo irrisorio se rapportato al talento e al potenziale di bonus che porta con sé. Ecco perché il consiglio è chiaro: tenerlo in rosa e aspettare. Se dovesse tornare tra i convocati e ritrovare continuità, sarebbe un’arma devastante da schierare subito titolare. L’unico ulteriore neo — e non di poco conto — è rappresentato dalla Coppa d’Africa, dove Lookman sarà quasi certamente convocato e che lo terrà lontano dai campi di Serie A per diverse settimane. Una tegola che rischia di pesare proprio nella fase calda della stagione fantacalcistica. Insomma: talento straordinario e prospettive intriganti, ma il percorso è tutto in salita.


CONCLUSIONE
Il fantacalcio vive anche di queste scelte: saper gestire i nodi più complicati, quelli che non hanno una risposta immediata e che possono trasformarsi in colpi vincenti o in delusioni brucianti. Baturina, Luis Henrique, Dovbyk e Lookman rappresentano quattro casi molto diversi tra loro, ma accomunati da un’unica grande domanda: vale la pena aspettarli? C’è chi, come Baturina, è una scommessa di prospettiva, utile solo se hai già una rosa solida. C’è chi, come Luis Henrique, rischia di rimanere schiacciato da una concorrenza impossibile, trasformandosi in un nome da evitare. C’è chi, come Dovbyk, deve ritrovare spazio e fiducia per dimostrare il suo valore. E infine c’è Lookman, un talento assoluto che però vive una situazione al limite, tra rotture con la società e l’incognita della Coppa d’Africa. Per i fantallenatori, la regola è sempre la stessa: non farsi guidare solo dall’istinto o dalla simpatia per un giocatore, ma pesare bene rischi e benefici. In alcuni casi la pazienza può essere premiata, in altri no. La sfida, come sempre, è saper riconoscere quando un nodo può davvero sciogliersi e trasformarsi in un punto di forza della rosa.


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