Voti fantacalcio Serie A 8.a giornata: Conte, ecco i tuoi bomber! Nainggolan esplode, Cornelius spacca difese, Calha funambolo

L'Inter vince 4 a 3 sul campo del Sassuolo al termine di una gara pirotecnica, apparentemente messa in cassaforte sul 4 a 1 e poi riaperta dai ragazzi di De Zerbi che non ha accettato il pesante passivo. Una gara che si sblocca dopo 2' col tracciante di Lautaro che spara all'incrocio un appoggio di Brozovic, poi lo stesso 'Toro' nerazzurro spreca il 2-0 da posizione favorevolissima. Arriva il pari con Berardi che con un colpo di bigliardo beffa Handanovic ma la banda Conte macina gioco e sull'ennesima palla messa in area (dopo un gol annullato a Lautaro per una spinta di Lukaku), stavolta il gigante belga controlla ed elude il marcatore diretto mandando in rete la sfera. Nel finale Lautaro viene steso in area da Marlon: dal dischetto Lukaku è preciso e spiazza Consigli.

Nella ripresa subito l'atterramento di Barella in area e Lukaku che spiazza ancora Consigli. Poi il tilt nerrazzurro con Conte che manda in campo Lazaro che palesa evidente difficoltà difensive. Accorcia le distanze il Sassuolo al 74', Lazaro perde palla recupera il Sassuolo, Boga serve Djuricic al limite e insacca, Passano 7 minuti e la squadra di De Zerbi riapre definitivamente la sfida con Boga che si infila nelle maglie nerazzurre e deposita con il piatto nel sacco. Finale con Inter in trincea e Sassuolo che crede al miracolo ma dopo 5' di recupero Conte può respirare. Lazaro non è mai entrato in partita e combina un disastro dietro l'altro. Cresce l’intesa in attacco tra i due bomber mentre a centrocampo Barella sugli scudi con Gagliardini molto ordinato in fase di copertura. In difesa Bastoni a tratti soffre, Handanovic meno reattivo del solito. Nel Sassuolo Berardi gioca con la solita astuzia, Traorè mostra personalità da vendere, Djuricic e Boga entranno e cambiano volto al match, Marlon tra i peggiori in marcatura con sbavature colossali.

La Roma si ferma di nuovo. I giallorossi non vanno oltre il pareggio a Marassi contro la Sampdoria e perdono una nuova occasione per avvicinare la zona Champions. Non basta neanche l’ingresso di Dzeko entrato al posto dI Kalinic. Ad appesantire la giornata storta anche gli infortuni per lo stesso croato e per Cristante, uscito poco dopo l’inizio del match. Giallorossi troppo sterili in fase offensiva e contrastati da una buona Sampdoria, apparsa decisamente più organizzata con l’arrivo di Ranieri. Nel finale Pastore sfiora il gol da lontano e la Samp in contropiede è sempre pericolosa, spicca Mancini sempre ottimo in copertura, espulso Kluivert per doppio giallo. Tra i doriani bene Jankto e la difesa, in una giornata con tante sufficienze.

Finisce 1-0 per l’Udinese che batte un timido Torino. Una prova assolutamente deludente da parte di tutta la squadra di Mazzarri, che incappa nella quarta sconfitta stagionale contro squadre con classifica inferiore.Parte subito forte l’Udinese.sbagliando un’occasione clamorosa: prima Sema prende il palo, dopodiché sulla respinta, a Sirigu battuto, Okaka non centra lo specchio della porta. Al 7′ ci prova ancora Okaka, su un’azione nata da un passaggio sbagliato di Lyanco, ma Izzo ci mette una pezza. I bianconeri costruiscono e concludono di più nei primi minuti di gioco. Al 12′ Jajalo prova il tiro da fuori, Sirigu è costretto a superarsi e ripiegare in corner. Al 41′ è l’Udinese a passare in vantaggio: Ccoss di Sema, ci arriva Mandragora di testa che fa sponda per Okaka. Quest’ultimo lasciato solo dalla difesa granata a pochi passi dalla porta trova la conclusione vincente e segna il vantaggio. ll Toro, però, si vede poco anche nel secondo tempo. L’unica occasione vera di questa parte di gara è al 57′: Ansaldi sfonda a destra, Zaza ha due volte la palla sul destro in area ma si fa murare, poi la conclusione di Laxalt è parata da Musso. L’Udinese legittima il vantaggio soffrendo il minimo e per due volte De Paul spaventa Sirigu nel finale: in una occasione il portiere deve volare per evitare il raddoppio.
 

Verdi appare troppo compassato, Belotti ha scarsi rifornimenti e Ansaldi è uno dei pochi a provarci sul serio. Izzo sul gol ha la colpa di non seguire a dovere Okaka lasciato tutto solo. Per l'Udinese oltre a Okaka, emerge la buona prestazione di Sema e quella convincente di De Paul.
 

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Sesto risultato utile consecutivo per il Cagliari, che con un gol per tempo, liquida la SPAL e vola al quinto posto in classifica a quota 14 punti. Inizio sprint dei sardi con Nainggolan che al 9' raccoglie un disimpegno errato da parte di Kurtic e dai 30 metri fulmina Berisha con una sventola, che si infila sotto l'incrocio. Gli uomini di Maran controllano, non disdegnando le conclusioni a rete, al 24' è Simeone ad andare vicino al bis con un diagonale dalla destra di poco sul fondo.La SPAL in ogni caso non demorde ed al 27' rischia di pareggiare su una devizione errata di Pisacane, che nell'anticipare Petagna sfiora di poco l'autorete. Al 63' Nainggolan rischia seriamente di concedere il bis, ma la sua conclusione al volo si stampa sul legno.I rossoblu continuano a spingere alla ricerca del raddoppio, che giunge al minuto 67: Simeone ruba palla a Floccari, la sfera giunge a Faragò, che con una bella conclusione di destro, fulmina Berisha e firma il 2-0 definitivo. Per i rossoblù Nainggolan ritrova i suoi guizzi, gran rientro per Faragò,  Cigarini gioca con la solita maestria e Simeone non ha precisione nelle conclusioni. Igor e Tomovic soffrono tantissimo, Kurtic poco brillante e Floccari ha sulla coscienza il gol del raddoppio sardo che chiude in giochi.

Parte subito forte il Parma contro il Genoa al Tardini e con Barillà prima e Inglese poi sfiora il vantaggio nei primi minuti. Proprio Inglese è costretto ad uscire dopo poco più di dieci minuti per far spazio a Cornelius, dopo un contrasto con El Yamiq. Si fa vedere anche il Genoa e sugli sviluppi di un calcio da fermo ha una grande occasione con Goldaniga, che da due passi si fa controbattere da Sepe il colpo di testa. Parma vivo e con Cornelius sfiora l’1-0, clamorosamente ciccato dall’attaccante danese che non riesce a trasformare in rete il tiro svirgolato di Gagliolo. Il Parma passa meritatamente in vantaggio con Kucka, bravissimo ad inserirsi in area dopo un bel dialogo con Kulusevski e a ribadire in rete in spaccata. A cinque minuti dalla fine Cornelius si fa perdonare per il gol divorato qualche minuto prima e con uno stacco imperioso trasforma in rete la punizione pennellata di Scozzarella. In pieno recupero di tempo l'ex atalantino si stacca bene dalla marcatura rossoblù e gira con una bordata di sinistro il cross di Gervinho in rete per il 3-0.

Andreazzoli prova subito a rimescolare le carte nella ripresa, togliendo uno spento Pandev per far spazio a Pinamonti. Ma il Genoa oggi deve fare i conti con Cornelius, in vero e proprio stato di grazia, che al 50' realizza la sua tripletta personale portando il Parma sul 4-0 su assist di un sontuoso Kulusevski. Il Genoa riaccorcia subito le distanze con Pinamonti, sfuggito alla marcatura di Iacoponi e bravo a depositare alle spalle di Sepe con una girata fulminea. A mettere il sigillo finale però ci pensa Kulusevski, che sfrutta un regalo della difesa genoana, salta Radu e deposita in rete il definitivo 5-1. Cornelius entra e diventa subito leader assoluto, Sepe è sempre pronto, Kucka e Gervinho aggrediscono gli spazi e Kulusevski detta legge a destra. Tra i più disastrosi nel genoa ci sono Radu e Zapata, anche El Yamiq  ci capisce poco, Pandev è inconcludente come Kouame, Pinamonti fa capire con un lampo che le scelte iniziali di Andreazzoli non sono state troppo felici.

Comincia male l’avventura di Stefano Pioli sulla panchina rossonera. Un deludente 2-2 a San Siro per il Milan contro un Lecce tutt’altro che irresistibile, ma in grado di portare a casa il pareggio con una ripresa giocata con orgoglio e ritmo. Dopo l’ottimo primo tempo, impreziosito dal gol del vantaggio di Calhanoglu che sorprende Gabriel con una conclusione volante, i giallorossi pareggiano i conti nella ripresa con Babacar (ribattuta sul rigore parato da Donnarumma) e poi trovano il definitivo pari allo scadere dopo il momentaneo 2-1 di Piatek (su assist di Calhanoglu). Assai apprezzabili le prestazioni di Calhanoglu e Theo Hernandez, i migliori incampo, male Conti che procura il penalty e Biglia che cala nel finale, Suso ancora nel limbo e Piatek almeno si sblocca su azione. Nel Lecce Gabriel salva, Farias cambia l'inerzia e Babacar fa a sportellate, delude Falco mentre Calderoni si conferma un bel tiratore dalla distanza dopo il gol contro il Toro.


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