Aspettando Ribéry, come cambia la Fiorentina in attacco con l'arrivo dell'ex Bayern?

 

“Franck Ribéry”, basta solo pronunciare il suo nome per creare un’atmosfera surreale. Il francese non ha bisogno di presentazioni, i successi monstre ottenuti in carriera a livello di club e di Nazionale parlano per lui. L’approdo in Italia, a Firenze, “tormenta” (in senso positivo) i pensieri di tifosi e fantallenatori, affascinati dalle giocate con cui “il 7” ha deliziato appassionati di calcio e non negli ultimi 15 anni.

Il capolavoro di Commisso (…e di Luca Toni), non può essere definita altrimenti questa operazione di mercato in entrata, è quello che serviva all’ambiente Viola, deciso a tornare tra le posizioni che contano. Bruciata la concorrenza della MLS e della SPL (Arabia Saudita), il Patron Viola ha dato il via libero per un contratto biennale da 4 mln di € (più bonus legati a gol e assist), operazione possibile anche grazie alla nuova tassazione per l’acquisto di calciatori dall’estero che entrerà in vigore a partire 2020 (Decreto Crescita) che permetterà alle società di calcio di risparmiare un bel po' di soldi.


CARATTERISTICHE TECNICHE E COLLOCAZIONE TATTICA
Con l’arrivo del francese classe 83’ (36 anni) la Fiorentina si rifà completamente il look davanti (a parte Chiesa), dando così piena forma al 4-3-3 di Vincenzo Montella. Le qualità di Ribéry sono ben note al pubblico: classe, tecnica in velocità, dribbling ubriacante, facilità di calcio, capacità di tirar fuori la giocata vincente ogni qualvolta tocca palla. Certamente non sarà più il “funambolo” di una volta, con gli anni e gli infortuni (frequenti ultimamente) ha perso un po' di smalto, ma non basterà per far dimenticare ai fantallenatori più romantici gli 86 gol e i 120 assist in 273 partite di Bundensliga con il Bayern (18 gol e 28 assist in 87 match di Champions sempre con i bavaresi).

Franck Ribéry (22 crediti) sarà l’ala sinistra a fianco di KP Boateng, quest’ultimo punto di riferimento centrale che agirà da falso 9 per favorire appunto gli inserimenti del francese da una parte e di Chiesa dall’altra: il trio delle meraviglie è servito! L’alternativa, più offensiva, può essere il passaggio al 4-2-3-1 con sempre “loro tre” nelle vesti di trequartisti alle spalle dell’unica punta, stavolta di peso, Vlahovic (con Simeone sempre più lontano da Firenze).


AL FANTACALCIO
Appurata la titolarità del futuro numero 7 viola, l’ex Bayern è listato TREQUARTISTA / CENTROCAMPISTA, quindi la sua appetibilità sale notevolmente dato che può essere definito un attaccante mancato. Un nome così altisonante non passa di certo inosservato, serviranno un bel po' di crediti per portarlo a casa, ben più dei 22 crediti iniziali; il CONSIGLIO è quello di “provare” a prenderlo spendendo il giusto, non vi lasciate prendere dall’entusiasmo: in una lega con 10 partecipanti potrebbe stargli stretto il 3° slot.


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