Fazzini resta in Toscana: ruolo e fanta-appeal alla Fiorentina

Con l’arrivo ufficiale di Jacopo Fazzini dall’Empoli e il riscatto, non senza qualche frizione, di Albert Gudmundsson dal Genoa, la Fiorentina ha completato la batteria dei trequartisti di qualità e inserimento a rete,  un  tradizionalmente cruciale per il gioco propositivo che Pioli ha spesso adottato in carriera, che ora è ben coperto e variegato.

 

Il primo chiamato alla stagione della riscatto, già ben inserito nel contesto viola dopo i mesi in prestito, sarà verosimilmente il titolare designato. Il secondo, più giovane ma già affidabile, rappresenta una valida alternativa e un’arma tattica importante. A Empoli ha trovato continuità e spazio, soprattutto come trequartista nel 3-4-2-1, il modulo che più ne ha esaltato le qualità di inserimento, visione di gioco e dinamismo.

 

L’ex tecnico del Milan non ha mai fatto mistero di preferire il 4-2-3-1, modulo che prevede un solo trequartista puro alle spalle della punta. In questo contesto, Gudmundsson appare il favorito, ma la presenza di Fazzini apre a interessanti alternative tattiche: dal doppio trequartista in un 3-4-2-1 già sperimentato in passato, all'esterno  nel 4-3-2-1, o ad un centrocampo a rombo con il giovane toscano impiegato anche da mezzala avanzata, dove può sfruttare la sua intelligenza tattica, garantiendo profondità e imprevedibilità anche a gara in corso

 

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UN BEL FINALE CHE NON EVITA LA RETROCESSIONE DELL'EMPOLI

Fazzini è reduce da una stagione scandita da alcuni infortuni muscolari che lo hanno costretto in diverse occasioni ai box.

Con l’Empoli ha saltato sei gare di campionato da novembre e dicembre, per poi fermarsi di nuovo a febbraio per rientrare solo a fine marzo dopo altre sei partite di Serie A saltate. In totale ha collezionato dunque 20 presenze nel torneo con 4 reti, alle quali aggiungere altre 2 in Coppa Italia con 2 goal.

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