Voti fantacalcio Serie A 35.a giornata: Dragowski da oscar, sventura Wallace. Quagliarella non stop, orgoglio Insigne

Nel derby delle 12,30 tra Empoli e Fiorentina subito una doppia occasione clamorosa per l'Empoli, con Caputo che entra in area e calcia, con Lafont che riesce a respingere e poi arriva Traorè da fuori, ma Pezzella si oppone. La deviazione di Pezzella sembra essere con la mano, e l'arbitro va al Var a rivedere l'azione ma non ravvisa gli estremi per il penalty.

Al 14' miracolo di Dragowski su colpo di testa di Muriel, dopo un cross di Biraghi ben calibrato. Altra occasione viola al 35' con Simeone, che non riesce ad arrivare su un bel pallone per questione di centimetri, a Dragowski già battuto. Il primo tempo termina a reti bianche e poche emozioni. A inizio ripresa miracolo di Lafont su Krunic, e al 53' i padroni di casa trovano il vantaggio: azione insistita, con Farias che riesce a fare gol di testa, saltando sopra Milenkovic, dopo un cross di Di Lorenzo. Al 57' Muriel entra in area e calcia, Dragowski lascia la palla in mezzo all'area, sulla quale arriva Simeone che calcia, ma il portiere polacco ha un buon riflesso e para ancora. Al 67' miracolo di Dragowski, con Chiesa che riesce ad entrare in area e calciare benissimo, ma il polacco compie un vero e proprio miracolo. Al 71' è Traorè sulla linea a salvare l'Empoli su colpo di testa a botta sicura di Simeone, poi è ancora Dragowski-show: bella palla crossata in mezzo per Vlahovic, che colpisce bene, ma il portiere polacco compie l'ennesimo miracolo della sua gara con un fantastico colpo di reni. Assalto finale viola e Empoli che si chiude a riccio, Di Lorenzo sfiora il 2-0 in elevazione ma Lafont è bravo a respingere e, nei 5' di recupero, il risultato non cambia più.

Immenso Dragowski, migliore in campo con Di Lorenzo che gioca un match di grande spinta, Farias stacca da centravanti vero e Caputo aiuta la squadra nei momenti chiave.
Tra i viola Simeone spreca tantissimo, Milenkovic commette un errore grave, Pezzella tra i più positivi, Veretout (espulso a gara finita) è l'immagine della resa gigliata in questo finale di stagione tragicomico.

La Lazio abbandona il sogno Champions sotto i colpi dell’Atalanta e di Wallace, colpevole in occasione del gol di Castagne che di fatto indirizza la partita. La partita per la Lazio eppure inizia nel migliore dei modi, con Parolo che alla prima incursione offensiva trova la rete con un bel sinistro in mischia. I biancocelesti controllano la gara nella prima metà del primo tempo, andando vicini al gol con Ciro Immobile che da fuori area mette alla prova i riflessi di Gollini. Al 22esimo però inizia la giornataccia di Wallace, che tiene in gioco Zapata in occasione del gol del pareggio.

A inizio ripresa sempre protagonista in negativo il brasiliano con un imbarazzante passaggio nella trequarti difensiva che viene intercettato da Gomez, il Papu è bravissimo nell’aspettare il sostegno di Castagne e sull’uscita di Strakosha serve il belga che a porta vuota porta in vantaggio la Dea. La ciliegina sulla torta, si fa per dire, arriva a quindici minuti dalla fine, quando sul calcio d’angolo dell’Atalanta Wallace prima perde la marcatura su Djimsiti, poi per cercare di contrastare l’albanese colpisce il pallone di testa infilando così Strakosha per la terza volta. Atalanta che gestisce senza problemi il doppio vantaggio e vola al quarto posto, sognando sempre di più la Champions. Si salva solo Parolo tra i padroni di casa, naufraga anche Acerbi, oltre allo sconsiderato Wallace, e l'attacco con Caicedo e Immobile ha pochissime idee, sempre confuse. Autoritari Zapata e Gomez nella Dea, sempre sicuro Dijmsiti, pochi strappi per Ilicic.

Quinto pareggio di fila per il Parma, che allunga così la propria striscia positiva, facendo un altro passettino in avanti verso la salvezza, contro la Sampdoria al Tardini finisce con un rocambolesco 3-3. Partenza a razzo per i ducali, che indirizzano subito la partita sui giusti binari trovando il gol dell'1-0: show sulla sinistra da parte di Gervinho, che mette in mezzo un cioccolatino per Gazzola, il quale, a porta sguarnita, non può che infilare il pallone in rete. Dopo qualche minuto, si sveglia la Sampdoria, che si porta con pericolosità dalle parti di Sepe con un doppio tentativo firmato Jankto e Praet. Al 25' Dimarco ferma col gomito Quagliarella, il Var decreta il rigore: Quagliarella calcia centralmente e forte beffando Sepe. Al 38' è invece la volta del gol del sorpasso blucerchiato, con Defrel che si fa trovare pronto su una corta respinta di Sepe, il quale, prima del duplice fischio, tiene i suoi in vita con un doppio prodigioso intervento su Quagliarella

yesScopri i voti ufficiosi di tutti i match della domenica qui!

Anche nella ripresa, a cominciare meglio è il Parma, che crea subito due limpide palle-gol con Gervinho e Ceravolo. I crociati sbagliano tanto e la Samp ne approfitta, trovando il gol del 3-1 con l'inesauribile Quagliarella, bravo a freddare Sepe su assist di Praet. Il neo entrato Siligardi si procura un rigore: dagli undici metri va Kucka, che riapre il match.
Qualche minuto dopo la banda D'Aversa riacciuffa il pari per merito di Bastoni, bravo a trovarsi al posto giusto nel momento giusto su una corta respinta di Audero. Nel finale di match, c'è ancora tempo per assistere a due pericolisissime conclusioni di Caprari, e ad un'espulsione per parte (Colley per la Samp, Kucka per il Parma). Bene Gervinho e Siligardi tra i crociati, anche Sprocati aumenta la qualità nelle ripresa. Male Kucka e Ceravolo, prova davvero incolore per lui. Praet è in giornata, re Mida Quagliarella e Colley vive un pomeriggio di pura follia.

Altro pari (2-2) tra Sassuolo e Frosinone e matematica retrocessione per i ciociari. La squadra di Baroni va in vantaggio al 7': rasoterra di Sammarco dal limite, palla alla destra di Consigli che non può arrivarci. Al 26' neroverdi sfortunati: Berardi si invola verso la porta e calcia, la sfera sbatte sull'interno del palo e poi va fuori. Passano 10' e gli ospiti si mostrano cinici trovando il 2-0 che chiude il primo tempo: corner da destra di Ciano, Paganini svetta di testa e infila Consigli. Nella ripresa i ragazzi di De Zerbi alzano i ritmi e in poco più di 10' pareggiano: al 66' Sensi da sinistra su corner, palla respinta, Rogerio calcia di nuovo in area, Ferrari è lesto a insaccare poi al 78' traversone di Lirola da destra verso il secondo palo, arriva Boga e beffa Sportiello. Bene ancora Boga che quando subentra è sempre una furia, conferma la sua solidità Demiral mentre Babacar non è mai sul pezzo. Tra i canarini Goldaniga decisamente in difficoltà,  si vede poco Beghetto. Bene i due autori del gol Sammarco e Paganini che calano alla distanza.

La Roma sfiora il colpaccio a Marassi contro il Genoa. I giallorossi passano in vantaggio all’83’ con un tiro al volo spettacolare di Stephan El Shaarawy, ma si fanno recuperare al 90′ da Romero. La squadra di Claudio Ranieri torna nella capitale con un punto che serve poco in chiave Champions League, considerando la vittoria dell’Atalanta sulla Lazio.

Partita vivace nel primo tempo: al 4' punizione insidiosa di Veloso dal vertice sinistro dell’area di rigore che sbatte sul palo. Al 18'  Miracolo di Radu sul colpo di testa di Fazio dall’interno dell’area di rigore. Al 24' Dzeko salta Radu portandosi avanti la palla con la testa, ma poi da posizione defilata crossa in mezzo, Kolarov si fa respingere la conclusione. Buone chance per Dzeko e Lapadula che di testa sfiorano il gol, poi Pellegrini e Romero chiudono la prima frazione con una chance per parte.

Nella ripresa ritmi blandi, la Roma che fa possesso e il Genoa a fare muro. L'equilibrio, nonostante i tanti cambi, dura fino al minuto 81 quando El Shaarawy sblocca il match con un magnifico tiro di sinistro al volo su cross pennellato da Dzeko. Finale che non ti aspetti: al 91' Romero stacca più alto di tutti e sfrutta l'uscita incerta di Mirante, al 94' Mazzoleni indica il dischetto per un fallo di Mirante su Sanabria. Dal dischetto è proprio l'ex Roma a calciare, tiro centrale che Mirante respinge senza difficoltà. Finisce con entrambe le squadre che sprecano l'occasione per svoltare in classifica. Tra i giallorossi brilla ancora El Shaarawy, Mirante sbaglia ma poi rimedia, Nzonzi sempre prevedibile, luci e onbre per Zaniolo. A Dzeko manca solo il gol, Schick entra e si perde Romero sul gol del pareggio genoano. Bene Criscito sui cross, Romero sempre pericoloso sui piazzati, Radu portentoso su Fazio, Lapadula si danna l'anina e Bessa regala giocate di gran classe.

Con tre giornate di anticipo, il Napoli raggiunge il secondo posto per l’ottava volta nella sua storia, in una gara che ha regalato giocate e agonismo fino alla fine. Nel primo tempo il Napoli controlla la gara ma fatica a risultare pericoloso, Manca anche la necessaria precisione nell'ultimo passaggio. Al 58' Cragno si supera su Mertens, 5' più tardi arriva il vantaggio dei sardi: gran palla di tacco di Barella per Pavoletti che imbuca alle spalle di Meret. Ancora Cragno decisivo al 67' e sempre il portiere rossoblù al 79' si supera sul colpo di testa di Mertens mandando la palla sulal tarversa. All'85 il pari azzurro arriva: cross di Ghoulam dal vertice sinistro e stacco imperioso di Mertens, palla a schiacciare che vale l'1-1. In pieno recupero (93'), tocco di mani di Cacciatore, ma è parso sostanzialmente involontario ed anche fuori area. Chiffi richiamato al Var decide per il penalty facendo infuriare il Cagliari, espulso Ionita. Dal dischetto è freddo Insigne che si sblocca dopo quasi 2 mesi di astinenza e certifica il 2° posto dei suoi. Ottime le prestazioni di Mertens e Ghoulam,  Koulibaly insuperabile e Allan gioca un'altra prova opaca. Cragno para tutto o quasi, Romagnoli sulle palle alte giganteggia, Barella offre dinamismo e qualità, Pavoletti si accende nella ripresa. Male Deiola, avulso dal gioco, Joao Pedro nel finale entra ma se ne accorgono in pochi.


News Correlate