MATCH REPORT 16.a giornata: Inter e Juve di rigore, Milik col tiro da tre, orgoglio Simeone, Olsen pronto per la tombola.

ATALANTA LAZIO: L’Atalanta mette subito le cose in chiaro, pronti via Zapata punisce la difesa biancoceleste in vena di regali natalizi. Parte del merito per l’1a0 va a Gosens autore di una buona gara in fase offensiva; fa ancora meglio sulla destra Hateboer, motore. Custode Palomino, maestoso Mancini, imbattibile nelle palle aeree. De Roon arpiona tutto quello che gli passa davanti, piovra; inconcludente Ilicic, assente ingiustificato il Papu Gomez. Radu fornisce l’assist per Duvan dopo 50 secondi, non si riprenderà più. Se la cava Wallace sotto la guida di Acerbi, urlo strozzato in gola dal Var per lui e compagni; pasticcia troppo Lulic, sottotono Marusic, ingabbiato Parolo. Non è la sua stagione, Milinkovic-Savic è solo l’ombra del brillante centrocampista ammirato l’anno scorso. Riserva Luis Alberto. Stavolta non scocca la scintilla Correa, stranamente docile Immobile.

BOLOGNA MILAN: Il Milan ritrova Pippo Inzaghi da rivale, ma a Bologna dominano la noia e la mania di protagonismo di Maresca, tanti, troppi i cartellini estratti. Skorupski tutt’altro che impegnato, Danilo superstar, domina Helander. Meno preciso del solito Mattiello, sbaglia qualche pallone di troppo; Dzemaili sembra un ex-calciatore, appesantito. Buona la regia di Nagy, grinta Poli, frizzantino come sempre Orsolini dalla panca. Da interista Palacio prova in tutti i modi a punire i rossoneri; Santander si prende una serata di riposo, non pervenuto. Donnarumma salva i suoi, Calabria fuori giri, perde il duello con Mbaye; positivo il rientro di Romagnoli, piena sufficienza per Zapata. Calhanoglu ha voglia di far bene, ma finisce col tirare troppo e male. Buco in mezzo al campo con l’incosciente Bakayoko, al minimo stagionale e un distratto Kessiè: i due salteranno il match con la viola per squalifica. Dov’è Suso, si perde nella desolazione dell’attacco rossonero: Higuain e Cutrone mai in partita, zero feeling.

CAGLIARI NAPOLI: Partita ricca di capovolgimenti di fronte, Cragno sempre ad alti livelli, regge fino al 90esimo, non può nulla sulla punizione del 99. L’esperto Klavan si fa sentire, perfetto in coppia con Romagna, Pippo gioca una delle sue miglior partite. Pisacane sempre sul pezzo, in crescita Faragò, poco filtro per Ionita, ci pensa Barella a fare il lavoro doppio, annulla Allan, cosa non da poco. Joao Pedro senza il Pavoloso non ha lo stesso rendimento; pericoloso nel primo tempo Farias, evanescente nel secondo. Nonostante Meret sia stato recuperato Ancelotti si fida ancora di Ospina, il portiere colombiano lo ripaga sul campo, a tratti prodigioso. Malcuit è ufficialmente il nuovo concorde azzurro, piacevole sorpresa. Convalescente Ghoulam, ma il Napoli ha bisogno di lui! Rifiata Allan, gli fa le scarpe Barella… Scolastico Zielinski; sempre più un fattore Fabian Ruiz, imprescindibile. Insigne si vede solo per giallo preso, salterà la gara con la Spal; bene Mertens dalla panchina, guadagna il free kick magistralmente sfruttato dal polacco Milik, mancino da tre punti.

FIORENTINA EMPOLI: Sugli scudi Lafont, decisive le sue parate per le sorti del derby toscano. Attivo Biraghi, unica sbavatura sul gol degli avversari. Non eccezionale la prova dei centrali Pezzella e Vitor Hugo, fuori ruolo Ceccherini. Sufficiente Benassi; tanti tocchi in mezzo al campo per Gerson, ma la sensazione è che servano davvero a poco (in partenza?). Lanciato titolare al posto di Veretotut, Norgaard non fa la sua miglior partita, grezzo. Dabo entra dal retro, esce dalla porta principale, applausi. Il terzo d’attacco è Mirallas, la sua presenza in campo fa bene pure al Cholito Simeone che oltre all’assist per il belga sigla il secondo gol consecutivo, siamo alla svolta? Moto perpetuo Chiesa, corre fino allo sfinimento arrivando spesso con poca lucidità davanti al portiere avversario. Colapasta Silvestre, sprecone Antonelli, fuori posizione Maietta, si perde banalmente Dabo, partita chiusa. Primi passi per Untersee, pedalare. Perfettamente a suo agio Bennacer; incursore prezioso Krunic, cresce Traorè, la titolarità gli fa bene. Solito grande apporto per Caputo, sfiora il gol, garanzia; fantasma La Gumina.

FROSINONE SASSUOLO: Sempre in difficoltà la difesa ciociara, tutti sotto la sufficienza, si salva solo Zampano che sulla corsia di destra fa valere la sua facilità di corsa mettendo in mezzo qualche buon cross; disastro a sinistra con Capuano e Beghetto, sopraffatti. Impacciato Ariaudo, sbaglia porta. Chibsah in evidente difficoltà, gioca la partita più brutta della stagione, sostituito. Ciano agisce da collante tra centrocampo e attacco; gira a vuoto Campbell; pochi palloni per Ciofani, fa quel che può. Consigli il clean sheet del Sassuolo è tutto merito tuo! Leader Ferrari; spinoso Lirola, sempre pronto alla sovrapposizione. Rogerio soffre un po' troppo Zampano; dominatore Duncan, direttore d’orchestra Sensi, trascinatore Berardi, presente in ogni azione offensiva dei neroverdi, finalmente decisivo. Tanta voglia per Babacar, poca qualità però.

INTER UDINESE: Domina in lungo e in largo l’Inter sui friulani, troppo occupati a difendersi. Hanno vita facile i difensori neroazzurri, mai in difficoltà Skriniar e De Vrij, sempre precisi in chiusura; spinge con continuità sulla destra Vrsaljko, buona la regia di Brozovic, arrugginito Borja Valero, ispirato Politano, on fire capitan Icardi, col cucchiaio dal dischetto. Evanescente Lautaro Martinez, pericoloso Keita. Bene dietro i bianconeri, Troost-Ekong annulla Icardi, Nuytinck ammortizza Politano e Vrsaljko sulla sinistra. Ter Avest perde tutti i duelli con Asamoah e Keita, pasticcia Fofana, il rigore concesso regala la sconfitta ai suoi. Diga Behrami, serata no di Mandragora, sbaglia troppo; ottimo lavoro in copertura per D’Alessandro, può essere lui il volto nuovo per la fascia mancina di Nicola. De Paul ci mette la solita tecnica, annullato Pussetto.

ROMA GENOA: Inizia male la gara della Roma, incredibile infortunio tecnico per Olsen, che regala l’1a0 Genoa. Rimedia Fazio, presente in fase difensiva e decisivo in area avversaria. Fuori fase Florenzi, Lazovic fa quel che vuole sulla sua fascia. Sufficiente Manolas, alterno Kolarov. Cristante prende in mano la squadra nel momento più difficile, sfiora la doppietta nel finale; in balia degli avversari Nzonzi; brilla anche nel nuovo ruolo da falso nove Zaniolo, non era così scontato. Kluivert fulmina la retroguardia genoana con uno strappo strepitoso, poi regala a Cristante l’assist per il 3a2. Croce e delizia Under, ci chiediamo come sia possibile sbagliare gol del genere… Romero è l’unico che si salva dietro per il Grifone, crolla Zukanovic, determinate Hiljemark nella prima frazione di gara, procura il primo gol e trasforma il secondo, poi si spegne. Copre bene la fascia destra Romulo, macchinoso Sandro, inconcludente Bessa. Ritorno alla normalità per Kouamè, avvoltoio Paitek, stacca nuovamente CR7 nella classifica marcatori.

SAMPDORIA PARMA: Mai in difficoltà la Samp, zero stress per Audero; Andersen top di reparto conclamato, giovane ma con l’esperienza di un veterano, campione. Tonelli gioca una gran partita al pari di Sala, non era facile per il terzino sostituire l’ottimo Bereszynski. Praet fa valere il 10 che ha sulla maglia, assist al bacio, magic. Ramirez ordinario, pensa a tutto Praet! Ekdal dà sicurezza ed equilibrio alla squadra. Continua il periodo di forma per Caprari, piede caldo; non la migliore partita per il Quaglia, ma lui c’è sempre e la mette. Bruno Alves paga la condizione fisica non ottimale, sbanda con lui Iacoponi e Quagliarella chi lo marca? Gagliolo paga la tassa Praet. Annichilito Scozzarella, sopraffatto Barillà, ci prova senza successo Siligardi. Tempi duri per Inglese, sbatte puntualmente contro il muro doriano, abbattuto.

SPAL CHIEVO: Un punto per parte nella delicata sfida salvezza, 0a0 bugiardo per le tante occasioni da rete viste durante il match. Attenta la difesa spallina, su tutti Bonifazi, che non fa rimpiangere Cionek, anzi… Lazzari non delude mai, solita certezza; Kurtic determinante per il gioco di Semplici, tutti gli avversari abboccano al suo dribbling, superiore. Play basso di tutto rispetto Schiattarella, quantità e qualità, perno. Sottotono Antenucci, panzer Petagna, sorprendente Floccari. Il Chievo di Di Carlo ha cambiato direzione, non prende più gol, merito di Bani &Co., Jaroszynski soffre ma non troppo le scorribande di Lazzari, impavido in fase offensiva. Lontano dalla migliore condizione Giaccherini, disperso. Birsa nella ripresa non alza il ritmo; gioventù e talento per Leris, promettente; Evergreen Pellissier, lui non molla mai, l’età sembra davvero non contare nulla, chapeau. Meggiorini pressa la prima linea avversaria, perde qualcosa in termini di peso offensivo.

TORINO JUVE: Il Toro si fa valere nel derby della Mole, Sirigu in serata si deve arrendere dopo 20 minuti, Ichazo entra al suo posto, fatale l’entrata sul 17 bianconero dopo l’erroraccio di un Zaza mai in partita, imbarazzante. La difesa granata si disimpegna bene con Djidji e Izzo, solita garanzia N’Koulou; attenti i due tornanti Aina e Ansaldi, l’argentino molto attivo in fase offensiva. Regge l’urto in mezzo al campo Rincon, si scioglie Meitè, si sacrifica in fase difensiva Baselli. Belotti sfrutta la presenza di Zaza e svaria su tutto il fronte, anima Toro. Chiellini giganteggia nelle retrovie bianconere, fa passare in secondo piano la prestazione mediocre di Bonucci, quanti passaggi sbagliati per il 19! Compitino per Alex Sandro, solo fase difensiva per lui; corsa e grinta per Matuidi, indispensabile. Opaco Pjanic; in cerca della migliore condizione Can, lavora da tuttocampista Dybala, al momento senza risultati. Mandzukic crea l’occasione, Ronaldo (con qualche errore più del solito) non sbaglia dagli undici metri, vicecapocannoniere.


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