Voti Serie A 36.a giornata: l'Inter gioca a poker,  Strakosha da urlo, per Mertens un mesto ritorno al gol

L' Inter asfalta un' Udinese inguardabile con Ranocchia che apre le danze di testa su corner, poi è un monologo nerazzurro che raccoglia i frutti sul finale di tempo con la prima gioia italiana di Rafinha e il solito Icardi. Nella ripresa subito espulso Fofana per un pestone su Perisic, il poker è di Borja Valero che sfrutta una palla vagante. Lasagna uno dei pochi a impegnare Handanovic, Cancelo sontuoso e Dalbert non sfigura. Brozovic detta i tempi con maestria, Candreva cerca la rete con insistenza e lascia spazio a Karamoh nel finale (traversa per lui).

La Lazio inciampa con l'Atalanta (1-1) e deve ringraziare un super Strakosha che evita la capitolazione in diverse occasioni, si fa male quasi subito Luis Alberto. Barrow è la perla nera che fa sognare, poi Caicedo pareggia ma nella ripresa esce raramente dalla sua metà campo con Ilicic che regala spettacolo, bene Castagne e De Roon. De Vrii sfiora l'eurogol, Milinkovic Savic fa l'attaccante aggiunto ma stavolte delude.

Vittoria di fondamentale importanza per il Chievo che vince lo spareggio con Crotone sfruttando il ritorno al gol di Birsa, poi un palo per Radovanovic e uno per Simy. Stepinski si gira e inventa il 2-0 prima che Tumminello accorci a tempo scaduto.

Gara pazza al marassi tra Genoa e Fiorentina: vanno avanti i viola con Benassi, poi Rossi dimostra che sa ancora segnare dopo un'astinenza lunga 4 anni, Lapadula la ribalta ma i viola sfruttano il rosso ingenuo di Pandev per un nuovo giro sulla giostra targato Eyesseric e Dabo, finora due che avevano lasciato poco il segno in stagione. La corsa all'Europa League continua...
 

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Un Napoli svuotato nelle idee si aggrappa al gol iniziale di Mertens ma poi Baselli trova una deviazione per il pari, granata che entrano con un altro piglio nella ripresa ma vannno sotto con la sassata del neo entrato Hamsik. Nel finale De Silvestri impatta un cross dell'ottimo Ljajic sul quale Hysaj si fa sovrastare e consegna di fatto il 7° scudetto di fila ai cugini della Juve.

La Spal vince contro un Benevento volenteroso con Paloschi che sfrutta un errore sulla trequarti, ferraresi in controllo del match e gara che si chiude col fallo in area del baby Sperandeo su Antenucci: rigore trasformato e linea salvezza più vicina anche se ci sarà da lottare fino alla fine.

Il Sassuolo si prende la salvezza mentre la Sampdoria deve dire addio alle sue velleità europee: nel primo tempo numero di Berardi in serpentina sventato da Viviano in angolo, Adjapong e Politano provano a sbloccare il match. Nasce sull'asse Berardi-Duncan-Politano il gol che vale la permanenza in A con l'ex Roma che trova l'angolo da posizione impossibile.
 

La Roma soffre tantissimo alla Sardegna Arena l'aggressiva dei ragazzi di Lopez, al momento al terz'ultimo posto, con Under che firma il vantaggio con un colpo di biliardo ma poi è solo Cagliari e Peres sfiora l'autogol con Alisson reattivo con un guizzo miracoloso, Farias scupa l'inverosimile. Barella lotta su ogni palla, anche Deiola si propone più volte al tiro. Dzeko più prezioso in ripiegamento e nel far salire la squadra, Gerson fa fatica a trova la giusta posizione. Esordio per il baby Capradossi che strappa la sufficienza. Florenzi entra ma non ne azzecca una, Kolarov nel finale fa il centrale con buon profitto e i giallorossi strappano tre punti d'oro per la Champions. Cagliari sfortunato e generoso, il calendario non aiuta da qui alla fine.


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