Fanta-medie attaccanti: vince la fantasia aspettando i centravanti

C’è un filo rosso che attraversa questo inizio di stagione 2025/26: i centravanti arrancano, i fantasisti fanno la voce grossa. È come se il fantacalcio avesse spostato l’asse: meno area di rigore, più zone di luce tra le linee. La fotografia è impietosa per chi vive di gol “da nove puro”, confortante per chi sa accendere la manovra, alzare il voto e infilare bonus “laterali”.

 

Il caso più emblematico resta Lautaro Martínez: leader e capitano, ma in evidente appannamento — quattro insufficienze di fila e, in dieci partite, solo 3 gol e 2 assist con una fantamedia di 7. Poco, pochissimo per gli standard del capitano. Nello stesso limbo naviga Moise Kean, trascinato giù dal momento no della Fiorentina: 4,5 nell’ultima giornata e appena 2 reti fin qui e una fantamedia di 6,2. Nel frattempo, altri numeri nove faticano a trovare continuità: Højlund è inchiodato a 2 gol complice l’infortunio, Castellanos aveva messo insieme 2 gol e 3 assist prima di fermarsi, mentre Bonazzoli ed il Cholito Simeone hanno rotto lo schema con 4 reti a testa, e Santiago Castro si è preso la scena a sorpresa (altra prima punta a 4 gol). Dentro questo roster c’è anche Bonny, che non solo segna (3 gol), ma illumina (3 assist): la vera “plusvalenza” da fantacalcio.


Fanta-medie attaccanti: vince la fantasia aspettando i centravanti

 

Eppure, mentre i nove cercano fiato, è la fantasia a spostare i punteggi. Leao continua a piegare le partite a modo suo: 4 gol e un assist che pesano più del tabellino nudo e crudo, perché quando accende il motore trascina anche il voto. Soulé aveva iniziato come un fuoco d’artificio — 3 gol e 2 assist — prima di calare un filo, ma resta uno di quei profili che ti tengono a galla nei weekend storti. E poi c’è il capitolo dei registi offensivi che stanno “truccando” la fantamedia di mezzo campionato: Hakan Calhanoglu con 5 gol e 1 assist è un metronomo che punisce; Nico Paz è esploso con 4 gol e 3 assist, giocate pesanti e timing giusto per chi lo ha preso senza clamore. In cima alla lavagna c’è Orsolini, 5 gol e una sensazione costante di pericolo: quando ha il piede caldo, il +3 sembra un appuntamento. Il rammarico? Kevin De Bruyne: 4 gol messi subito a referto, poi lo stop lungo fino al 2026 che toglie al fantacalcio uno dei suoi talenti più “automatici” in termini di bonus.

 

Nel mezzo, le storie sospese: Thuram era salito con 3 gol e un assist prima che l’infortunio gli spegnesse il momento; tra gli attaccanti della Roma, si è visto troppo poco: Dovbyk ha portato il minimo sindacale (2 gol e 1 assist), Ferguson è rimasto sotto traccia. Insomma: se cerchi rassicurazioni dai numeri nove, oggi rischi di non trovarle. Se invece cerchi voto alto, partecipazione e scelte “liquide” tra le linee, lì c’è la fonte.

 

Il messaggio che arriva dalle fantamedie è chiaro: vince la fantasia, per ora. Il fantacalcio di questo autunno premia chi sa dribblare, rifinire, prendersi un 6,5 quando gli altri affondano nel 5,5. Ma il campionato è lungo, e i centravanti hanno una legge non scritta: quando ripartono, lo fanno di colpo. E allora prepariamoci: oggi gli esteti brindano, domani potrebbe toccare di nuovo ai bomber. In fondo, il bello del fantacalcio è tutto qui: aspettare una svolta… e indovinarla un attimo prima degli altri.


News Correlate