Il calcioscommesse e gli effetti del Decreto Dignità

Il 2019 è un anno di profondi cambiamenti per il mondo delle scommesse sportive. Inizieranno, infatti, a farsi sentire i primi effetti del tanto discusso Decreto Dignità, nato come strumento di lotta al precariato e all’eccessiva diffusione del fenomeno del gioco d’azzardo, specialmente tra i più giovani.

Con questo decreto, il settore delle scommesse sportive e, in particolare, quello del calcioscommesse potrebbe ritrovarsi ad affrontare diversi problemi e rischiare di subire una battuta d’arresto alla forte crescita registrata dal settore negli ultimi anni.

Inoltre, i divieti imposti dal Decreto Dignità finiranno per creare non poche difficoltà ai nuovi siti di casino online, che cercano di emergere tra i sempre più numerosi portali di scommesse online presenti sul mercato. Ma quali sono, nello specifico, i divieti imposti dal Decreto Dignità?

Il Decreto Dignità

Approvato lo scorso luglio ed entrato in vigore il 12 agosto 2018, il Decreto Dignità è un documento composto da 4 punti fondamentali che, come già detto, riguardano principalmente il lavoro precario e il contrasto alla ludopatia o dipendenza dal gioco patologica.

L’art. 9 di tale decreto, in particolare, sancisce il divieto di “qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni ed internet”.

Questo articolo, quindi, vieta alle compagnie di calcioscommesse la possibilità di stipulare contratti pubblicitari e stringere accordi di sponsorizzazione delle squadre. Per quanto riguarda gli accordi già stipulati prima dell’entrata in vigore del divieto, invece, il comma 5 stabilisce che tali accordi resteranno validi fino alla data prestabilita, comunque non oltre il 12 luglio 2019.

Successivamente, a partire dall’8 agosto 2019, sarà ufficialmente attivo il divieto di pubblicizzare il gioco d’azzardo e le scommesse sportive, generando possibili conseguenze negative sull’imponente crescita del settore del calcioscommesse.

Attuale situazione del calcioscommesse

Negli ultimi anni, il calcioscommesse ha registrato forti segni di crescita, in gran parte collegati al grande successo del settore mobile. La maggior parte delle scommesse sportive, infatti, viene effettuata proprio dai dispositivi portatili, come smartphone e tablet, con l’utilizzo di software all’avanguardia, che permettono di piazzare scommesse e seguire il corso degli eventi sportivi con grande facilità.

La crescita delle scommesse da mobile era già evidente nel 2017, quando la spesa complessiva per le scommesse sportive generata da mobile aumentò addirittura del 50%, inserendosi in una crescita del settore delle scommesse sportive in generale. Una crescita che risulta confermata anche dai primi dati del 2019, in cui si registra un aumento della spesa per scommesse sportive pari al 38,28% nel solo mese di maggio 2019, rispetto alle stime di maggio 2018.

Per quanto riguarda il volume generato dalle sponsorizzazioni, nel solo mercato europeo, il 2018 ha registrato una cifra record pari a oltre 20 miliardi di euro. Ora, cosa cambierà con il divieto di stipulare contratti di sponsorizzazione? E quali effetti avrà, in generale, il divieto di pubblicizzare il gioco d’azzardo?

Il calcioscommesse e gli effetti del Decreto Dignità

Cosa cambia con il Decreto Dignità

Le conseguenze del divieto di pubblicità sul settore del gioco d’azzardo in generale, probabilmente, saranno limitate. Si tratta, infatti, di un comparto profondamente radicato nella nostra società e in piena espansione. Basti pensare che, nell’ultimo anno, la spesa complessiva generata dall’intero settore del gioco d’azzardo è stata di oltre 102 miliardi di euro. A risentirne, saranno piuttosto le società di marketing e comunicazione, il cui intero lavoro gira attorno alla pubblicità.

Il Decreto, almeno nel breve periodo, non dovrebbe avere grandi ripercussioni neanche sul volume di partecipazione al gioco d’azzardo. Il numero di persone che effettua regolarmente scommesse sportive sul calcio è talmente elevato che difficilmente la mancanza di pubblicità potrà avere effetti particolarmente gravi.

Diverso è il discorso per il mercato calcistico italiano. Il divieto di stringere accordi di sponsorizzazione, infatti, penalizzerà di molto il mondo del calcio, soprattutto considerando che tutte le altre squadre europee potranno continuare a stipulare contratti e ricevere sponsorizzazioni in totale libertà.

Per quanto riguarda i siti di scommesse sportive già saldamente inseriti nel mercato italiano, il Decreto Dignità non avrà particolari conseguenze negative nell’immediato, in quanto già noti tra gli amanti delle scommesse sportive. Qualche difficoltà, invece, potranno incontrarla i nuovi siti di scommesse online.

Le difficoltà dei nuovi casino online

Il mercato dei casino online è in pieno fermento e si arricchisce sempre più di nuove piattaforme di gioco e scommesse online. I nuovi casino online come questi e i nuovi bookmaker italiani, però, potrebbero avere difficoltà a inserirsi nel mercato italiano senza la possibilità di fare pubblicità ai propri servizi e alle proprie offerte.

Il divieto di promuovere il gioco online e le scommesse sportive su ogni mezzo di comunicazione, quindi, può creare molte difficoltà nel tentativo di un nuovo sito di farsi conoscere. Il divieto include qualsiasi tipo di dispositivo e, quindi, anche smartphone e tablet e impedisce, quindi, la diffusione su uno dei canali attualmente più usati.

Non avere la possibilità di promuovere il proprio portale e far conoscere bonus e promozioni può rendere davvero difficile ai nuovi casino online competere con i grandi nomi già radicati nel settore che, in tutti questi anni, hanno avuto la libertà di stipulare contratti pubblicitari e sponsorizzazioni.