MATCH REPORT 3.a giornata: le tre giornate di Ronaldo,  l'ascesa di Defrel. Boateng e Mandzukic al comando, la fede in Chiesa!

Fiorentina-Udinese: la sfida del Franchi ha confermato l’importanza di Chiesa che è un centrocampista prestato all’attacco al fantacalcio, Gerson stavolta non è brillante come all’esordio mentre Pjaca entra con grande voglia e mostra che in avanti Pioli può scegliere. Simeone gioca per la squadra ma ancora vede troppo poco la porta per essere centravanti di mestiere. Lasagna ancora non sazia la fame di bonus, Machis fa progressi lenti e Scuffet non ha intenzione di tornare in panchina.

Atalanta-Cagliari: Gasperini sapeva di non poter contare su tutti dopo l’eliminazione europea, Gomez entra a gara in corso e la coppia Palomino-Toloi resta a casa. Pasalic offre una prova disastrosa, sua la deviazione sulla parabola vincente di Barella. Rigoni non ripete le magie romane, Gosens e Zapata si salvano. Klavan e Srna ormai muri portanti della retroguardia sarda, anche Padoin è il padrone della corsia mancina. Farias deve migliorare il suo apporto a Pavoletti.

Chievo.Empoli: gara che ha fatto vedere poco ma ha detto che Sorrentino in porta è un’altra roba rispetto a Seculin, Rossettini in serata di vena mentre Giaccherini subentra ma non punge. Djordjevic rimandato a Settembre, positivo l’esordio di Barba da terzino sinistro. Zajc è tra i più propositivi, La Gumina si mangia un gol fatto e Acquah prova a rompere l’equilibrio con qualche tiro da lontano, sfortunato Maietta che si fa male all’esordio.

Lazio-Frosinone: nel derby minore della Capitale, la squadra di Inzaghi non è brillante nei suoi uomini migliori: occasioni sprecate malamente per Immobile e Milinkovic Savic che iniziano a pesare nella testa dei fantamister che si sono sventai per loro. Wallace attento, Parolo coglie un palo sullo 0-0. Ci pensa il Mago Luis Alberto a spezzare l’equilibrio con una botta prepotente, ottimo Lulic che detta il ritmo nelle ripartenze. Ciano tra i migliori, Brighenti non è solo una riserva qualsiasi. Gomis supera un’altra prova importante tra i pali in un match complicato.

Sampdoria-Napoli: risultato clamoroso al Marassi dove il Napoli va sotto per il gol superbo di Defrel e non riesce a trovare le misure tanto che l’ex Sassuolo, pescato da Quagliarella, banchetta in area e raddoppia. Adesso il suo nome all’asta non farà abbozzare più sorrisini, anzi contiamo che sarà tra i più gettonati nelle ‘riparazioni’ settembrine. Zielinski stavolta delude e Diawara non è lo scudo che cercava Ancelotti. Verdi e Ounas fanno capire perché sarà difficile essere titolari. Tonelli subito da leader e Quagliarella da napoletano dedica sempre un gol alla sua città, stavolta con una perla di rara bellezza. Allan nervoso, Milik meglio di Mertens che non entra col piglio giusto, da rivedere Ospina.

Sassuolo-Genoa: De Zerbi scopre che Boateng può coesistere con Babacar e il feeling scatta immediato tra i due, Lirola se non deve difendere è tra i migliori esterni del torneo. Bella prova per Locatelli che rimpiazza l’acciaccato capitan Magnanelli. Piatek è la certezza che mancava al Grifone in attacco, Favilli subentra e vivacizza il finale pirotecnico, Spolli ci capisce poco e Marchetti è in versione saponetta. Pandev ci mette l’esperienza dei suoi 80 gol in Serie A.

Torino-Spal: un match che offre poco spettacolo dopo l’interruzione causa maltempo, Belotti ci prova in tutti i modi e Soriano mette sulla testa di N’Koulou un pallone da spingere in rete. Baselli non dispiace quando entra, Zaza si sbatte e prova a convincere Mazzarri che giocare con Belotti è cosa fattibile. Lazzari piace nella Spal, come sempre, Petagna è un’attaccante di manovra più che una spalla per Antenucci.

Milan-Roma: l’anticipo del venerdì ha messo a nudo la carenze della Roma post-mercato: la difesa a tre è un esperimento fallito almeno in certe gare, serve che Marcano lavori nell’intesa di reparto.‘Nzonzi con De Rossi danno consistenza alla fase di interdizione ma l’ex Siviglia sbaglia troppo e regala il gol vittoria al Milan. Karsdorp è un terzino e va messo in fascia, Pastore serve più da perno alto del 4-2-3-1. Dzeko e Schick sono due universi paralleli, Higuain è la sostanza in zona gol, Calhanoglu convince più di Suso. Stavolta Biglia tiene posizioni e reparto senza troppi affanni.

Bologna-Inter: ci mette più di un’ora l’Inter a carburare al Dall’Ara, Perisic spreca subito e Keità da punta centrale fa fatica. Politano sta entrando nei meccanismi di Spalletti, serve un prodigio di Handanovic, stavolta tra i migliori, per evitare il vantaggio di Helander. Gagliardini ha più condizione di Vecino in mezzo al campo, Nainggolan nella ripresa accelera e rompe gli indugi con un controllo volante e palla all’angolino. Senza infortuni e serate discutibili, il Ninja è oro colato da trequartista. Icardi resta in tribuna per problemi muscolari, tra i felsinei bene Poli e Djks. Santander si impegna e sfiora il pari, Falcinelli inconcludente.

Parma-Juventus: non è una gara mai semplice per i campioni d’Italia al Tardini e Allegri lo aveva capito.Cuadrado fa le due fasi bene a destra , Mandzukic deve fare quello che per ora Ronaldo fa fatica a concretizzare (gol e assist al bacio di tacco per Matuidi). L’ex Psg segna il gol da 3 punti ed è fosforo per una mediana da rivedere, Bernardeschi offre una gara mediocre e quando entra Douglas Costa sale subito in cattedra con giocate che mandano in estasi la platea. Tra i ducali Stulac è armonioso dei movimenti, Gervinho segna il pari ed è indemoniato fin quando la benzina non finisce, Inglese meglio da suggeritore questa volta. Sepe aveva voglia di campo dopo anni da incompiuto, le uscite su CR7 sono sempre sicure e coraggiose.


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