Ciro d'Italia, è il tuo momento!

Dopo la doppietta in Macedonia che ha salvato gli azzurri di Ventura da una figuraccia storica, il centravanti ex Toro e Siviglia, Ciro Immobile, è tornato a bucare la rete avversaria con estrema facilità e senso della posizione facendo gongolare anche i tifosi biancocelesti, orfani del loro talismano Miro Klose.

Prima della sosta la punta napoletana aveva mostrato uno stato di forma invidiabile a Udine con due gol da rapace dell'area di rigore catapuldando i suoi al terzo posto in classifica.

Ma la sua carriera non sempre è stata rose e fiori, toccando punti altissimi e delusioni cocenti in palcoscenici più prestigiosi. Alla Juve è stato sempre rispedito, tra un prestito e l'altro, senza soluzioni di continuità un pò come accaduto ai vari Berardi Zaza, finendo sull'altra sponda di Torino alla corte di mister Ventura che lo coccola e forma con Cerci un tandem prolifico tanto da esser paragonati a Pulici&Graziani, i gemelli del gol. Una stagione mostruosa quella dei 22 gol col Torino (2013-2014) che gli bastarono a vincere la classifica cannonieri.

L'avventura al Borussia Dortmund fruttò alle casse di Cairo quasi 20 milioni ma la sua autostima crollò ben presto dietro le incompresioni di Klopp che gli preferiva tutti nel suo ruolo, poi la parentesi Siviglia che lo considera una riserva o poco più prima di rispedirlo al mittente.

Dopo Zeman e la splendida avventura col Pescara culminata con la Promozione e la sua consacrazione tra i grandi, solo Ventura ha tirato fuori dal ragazzo quella verve agonistica e quella sicurezza da bomber che ha nelle corde da sempre. Lui e il ' Gallo' Belotti sono il meglio che il palcoscenico offensivo italiano oggi offre: istinto, lotta ed efficacia sotto rete, in attesa che nasca un nuovo Baggio o che si possa vedere la luce del dopo Totti.

Nel frattempo il furbo Lotito lo ha portato a Roma per 9 milioni e il ragazzo di Torre Annunziata lo ha ripagato con 4 gol in 7 gare di campionato. Che la sua fama da globetrotter sia terminata è presto per dirlo ma anche per voi fantallenatori è il momento di parlare italiano in attacco, la lingua dei gol di casa nostra!


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