Bologna, arriva il colosso Vitik: ruolo e consigli per l'asta

Il secondo acquisto dell’estate rossoblù si chiama Martin Vitik: il giovane difensore ceco, che ha già ben figurato durante le prime amichevoli estive, è sbarcato a Bologna in un affare da 15 milioni di euro complessivi (11 più 4 di bonus) con lo Sparta Praga, legandosi ai rossoblù tramite un contratto fino al 2029.

 

Nato a Praga il 21 gennaio 2003, Vitik si forma nel settore giovanile dello Sparta Praga e con la stessa compagine esordisce da subentrante tra i professionisti il 22 ottobre 2020, appena 17enne, nel corso della sfida di Europa League contro il Lille. Due mesi dopo arriva anche la gioia del debutto da titolare contro il Milan, sempre nella competizione che attende il Bologna nel 2025-2026.
Non tragga in inganno la giovane età: sono ben 155 presenze ufficiali con la Prima Squadra dello Sparta Praga, di cui 29 collezionati tra Champions, Europa e Conference League.

 

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LA FANTA-ANALISI PER L'ASTA

Il vizietto del gol contraddistingue questo centrale roccioso ma dal piede educato e dal tempismo notevole: 13 totali col club, a dimostrazione della propria pericolosità e incisività nelle situazioni da fermo.

Parliamo di un autentico colosso (192 cm per 87 kg) che fa della forza fisica la sua arma principale: la stazza gli consente di tenere l’uomo senza grossi problemi e disimpegnarsi egregiamente nelle situazioni aeree, in fase sia difensiva che offensiva, come dimostra l’ottimo bottino realizzativo appena citato. Vitik è un marcatore vero e proprio che vive molto di uno contro uno, e in Italia sarà chiamato a migliorare la gestione dei cartellini gialli. Nel corso della sua esperienza con lo Sparta è stato utilizzato da centrale in una difesa sia a 4 che a 3, in quest’ultimo caso schierato sull’out di destra per sfruttare il suo piede forte in impostazione

Va detto, infine, che il compito di Vitik non sarà facile. Prima cosa, adattarsi al calcio di Italiano e alla Serie A, seconda cosa sostituire Beukema anche in termini di leadership. L'olandese parlava molto in campo e guidava la difesa, compiti che ora potrebbero toccare a lui.


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