Consigli asta, le idee lowcost in attacco da 5-6° slot

Nel fantacalcio, gli attaccanti sono spesso il cuore pulsante della squadra, quelli su cui si costruiscono le vittorie. Tutti vogliono il bomber da 20 gol, il rigorista infallibile o il fenomeno da assist e bonus a raffica. Ma dietro ai nomi da copertina, esiste un mondo silenzioso e sottovalutato: quello dei quinti e sesti slot.
Sono le scommesse a 1 credito, le punte di riserva, i gregari dell’ultimo minuto. Spesso finiscono dimenticati in panchina, altre volte diventano jolly inaspettati. Scovarli non è solo una questione di fortuna, ma di strategia, tempismo e conoscenza profonda delle dinamiche di squadra.
In questo articolo andremo a scoprire chi sono i veri quinti e sesti slot dell'attacco, cosa li rende tali e perché possono fare la differenza. 

 

1-    YOAN BONNY
Passato quasi in sordina dal Parma all’Inter, Yoan Bonny rappresenta il classico profilo da quinto slot: giovane, fisico, interessante, ma ovviamente chiuso da titolarissimi. Con Thuram e Lautaro intoccabili e l’arrivo (probabile) di Lookman, il minutaggio di Bonny sarà minimo, salvo infortuni o Coppe a intasare il calendario.
Perché allora puntarci? Se hai uno tra Thuram, Lautaro o Lookman, Bonny può essere una copertura tattica a 1 o 2 crediti, utile nelle giornate da turnover o per rimpiazzare un big indisponibile all’ultimo minuto. Da solo non ha grande appetibilità, ma in un attacco ben costruito, può avere senso come tappabuchi intelligente, soprattutto se giochi con le riserve offensive corte.

 

2-    LAMECK BANDA
A livello di potenziale, Lameck Banda ha mostrato lampi interessanti nelle ultime stagioni: velocità, dribbling, imprevedibilità. Ma quando si parla di fantacalcio, il suo profilo rientra chiaramente tra i sesti slot, e per più di un motivo. Innanzitutto, i bonus scarseggiano: pochi gol, qualche assist, ma poca continuità sotto porta. In più, viene da un infortunio importante, e la sua tenuta fisica rimane un punto interrogativo. A complicare ulteriormente la situazione c'è la Coppa d’Africa, che lo terrà lontano per diverse giornate a gennaio/febbraio. In ottica fanta, questo significa presenze discontinue, rotazioni e titolarità in bilico. Banda può avere senso solo come ultimo slot, magari in leghe molto numerose o se si cerca un profilo da lanciare solo in partite favorevoli. Ma senza aspettarsi fuochi d’artificio.

 

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3-     SAMUELE MULATTIERI
Mulattieri è uno di quei nomi che ogni fantallenatore esperto guarda con curiosità: ha tecnica, movimento e fiuto del gol, ma non è ancora riuscito ad esplodere. Davanti a lui c’è Andrea Pinamonti, titolare indiscusso e sempre molto ambito al fantacalcio per il suo status e per le gerarchie chiare. Questo rende Mulattieri un quinto o addirittura sesto slot, destinato a vedere il campo solo a partita in corso o in caso di turnover. Detto ciò, il potenziale c’è: se Pinamonti dovesse calare, infortunarsi, Mulattieri potrebbe anche guadagnare minuti importanti. Ma al momento resta una scommessa marginale, da considerare solo se si completa il reparto con altri titolari solidi.

 

4-    THIJS DALLINGA
Dopo una stagione 2024/25 anonima al Bologna, in cui non ha lasciato tracce significative, Thijs Dallinga si affaccia alla nuova annata con prospettive ancora più complicate. L’arrivo di Ciro Immobile, sebbene non più nella sua versione da 30 gol a stagione, porta esperienza e concorrenza diretta. A questo si aggiunge la crescita continua di Santiago Castro, sempre più centrale nel progetto di Italiano. Con una lotta serrata per un solo posto da prima punta, Dallinga parte nettamente indietro. Al fantacalcio, questo lo rende un sesto slot classico: poco minutaggio previsto, pochi bonus, e una considerazione tattica marginale. Va preso solo in leghe numerose o a 1 credito come scommessa da lasciare in fondo alla panchina. In tutti gli altri casi, è un profilo tranquillamente evitabile.

 

5-     TONNY SANABRIA
Fino a poco tempo fa era un attaccante da terzo/quarto slot affidabile: mai esplosivo, ma utile per qualche bonus sparso e presenza costante. Oggi, invece, Tonny Sanabria si ritrova ai margini del progetto tecnico del Torino, chiuso da Duván Zapata, leader indiscusso del reparto, e da Ché Adams, ormai una presenza consolidata e punto fermo nel progetto offensivo di Baroni. La sua presenza in campo è limitata e, di conseguenza, anche le chance di bonus. In questo contesto, Sanabria si configura come un classico sesto slot, utile soprattutto in leghe numerose o come jolly a basso costo. Il mercato però potrebbe riservare sorprese: si parla infatti di un possibile trasferimento alla Cremonese, dove Sanabria potrebbe ritrovare più spazio e responsabilità. Se dovesse concretizzarsi questa mossa, il suo status fantacalcistico potrebbe rapidamente salire fino a diventare un quarto slot.
 


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