Voti Serie A 13.a giornata: Napoli spuntato, harakiri Gasp! Ringhio sfiora il miracolo, a Genova è pari anche tra i bomber

Nel lunch-match domenicale, secondo successo di fila per il Parma, che dopo il colpaccio di Torino di due settimane fa, fa suo anche il derby col Sassuolo, conquistando tre punti pesantissimi che lo proiettano prepotentemente in zona Europa.

Succede tutto nella prima frazione, con i ducali che segnano due gol in 25' e coi neroverdi che provano a rientrare in partita grazie ad un calcio di rigore realizzato da Babacar. 

La sblocca subito Gervinho, lesto nel bruciare Ferrari e nel farsi trovare pronto col tap-in su una corta respinta di Consigli. L'1-0 galvanizza i crociati, che sembrano indemoniati e, dopo aver sfiorato ancora il gol con una rasoiata di Siligardi, trovano il raddoppio sugli sviluppi di un calcio d'angolo grazie a capitan Bruno Alves. E' proprio il portoghese a riaprire il derby al minuto 32, trattenendo ingenuamente Babacar in area gialloblu e causando il rigore che lo stesso ex Fiorentina trasforma in maniera impeccabile.

A fine prima frazione il Parma rischia un secondo penalty per un dubbio intervento col braccio di Bastoni. La ripresa è molto meno frizzante, con i padroni di casa che tendono a gestire il vantaggio. Ci prova Babacar, il quale mette paura a Sepe con un velenoso tiro a giro che termina a lato davvero di poco. Nel finale Barillà e Gervinho provano ad uccidere il match, ma sono Berardi e soprattutto Babacar ad avere le chance più ghiotte: sul tentativo del senegalese, propiziato da un clamoroso errore di Sepe, salva miracolosamente sulla linea Bruno Alves, il cui intervento vale assolutamente come un gol. 

Tra i neroverdi si salvano Babacar e a tratti Duncan, male Boateng e una difesa apparsa svagata con Consigli in vena di regali. Nel Parma buona prova di Scozzarella in regia, Bastoni non ripete la prova convincente offerta contro il Toro.

Al Dall’Ara prevale la noia: la Fiorentina non segna e porta a casa il quinto pari di fila contro un Bologna che muove la classifica e naviga in acque tutto sommato tranquille in classifica.

La migliore occasione per i viola capita al 20' quando c'è una bell’apertura a destra, dove Gerson, migliore in campo tra gli ospiti,  stoppa il pallone e lo serve a Benassi al limite dell’area: conclusione a giro di prima intenzione, che esce di un soffio con Skorupski immobile.

Lo stesso portiere del Bologna al minuto 27 è miracoloso sul primo palo e bravo a metterci la mano, mentre con il corpo stava andando dalla parte opposta sulla conclusione del Cholito Simeone. Poi una mancata intesa tra Chiesa e Simeone fa sprecare una chance ghiotta e sul finale di tempo Orsolini impegna severamente di testa un reattivo Lafont.

Altra occasione clamorosa per la Fiorentina, su un contropiede perfetto: Simeone si presenta solo davanti a Skorupski, sbaglia il primo controllo e calcia addosso al portiere in uscita. Poi Helander salva alla disperata sempre sul Cholito, al 71' palo di Milenkovic di testa su corner. Finisce 0-0 con i viola spreconi e ancora incapaci di vincere gare sporche come quella di oggi pomeriggio.

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Grande impresa del Chievo che blocca il Napoli di Ancelotti con una prova di intensità e carattere: al San Paolo finisce 0-0. Positivo l'esordio di Mimmo Di Carlo che ha dato subito un'impronta alla squadra con la difesa che non ha incassato gol. 

Azzurri che prendono due pali con Insigne e Koulibaly ma che soffrono la fisicità dei clivensi nei contrasti, Zielinski e Ounas appaiono quasi irritanti e Mertens spesso avulso dalla manovra. Nel Chievo giganteggia Rossettini che copre sempre alla grande e Sorrentino gioca da vero leader, Kyine nel finale pulisce molti palloni e Milik si danna ma ne prende davvero poche. Mario Rui entra e accusa subito un nervosismo inutile, Allan prova a suonare la carica ma è troppo tardi per evitare un mezzo passo falso nella ricorsa, già complicata, alla capolista inarrestabile Juventus.

L’Empoli vince una partita incredibile contro l'Atalanta, rimontando da 0-2 a 3-2 e con un rigore sbagliato da Caputo (secondo errore dal dischetto in stagione).  Primo tempo con l’Empoli più vivace e voglioso di far male alla squadra di Gasperini, che soffre le ripartenze e i movimenti di Caputo. Lo stesso attaccante ha la possibilità di portare in vantaggio i suoi, dopo un’ottima azione con Krunic, ma Berisha c’è e salva tutto.

Poi il blackout dell’Empoli, la Dea ne approfitta con Freuler che insacca di destro. Gasperini esulta ma per poco perché Masiello tocca di mano in area, Manganiello, dopo la consulta del Var, decide per il rigore. Caputo sul dischetto fallisce, pallone contro la traversa che fa ripartire la Dea in contropiede, falcata di Zapata che crossa in mezzo trovando la testa di Hateboer. Episodio che chiude il match? No, perchè inizia subito un'altra partita quando La Gumina accorcia le distanze con un tiro potente all'incrocio prima dello scadere della prima frazione.

Nel secondo tempo succede di tutto e le squadre non si risparmiano spingendo a ritmi sempre elevati. Al 77’ quando viene messo in mezzo un cross, Masiello si inciampa sul pallone e insacca nella sua porta. Pari insperato ma meritato, poi arriva perfino l'apoteosi, dopo l'ingenua espulsione di Ilicic per protese, Silvestre incorna al 91' sul corner di capitan Pasqual facendo impazzire di gioia il Castellani.

Il Milan sfiora l'impresa all'Olimpico contro la Lazio giocando in condizioni di piena emergenza in ogni reparto ma alla fine Correa pareggia i conti al 94', quasi un minuto che scandisce tante gare stagionali del Diavolo nel bene e nel male.

In avvio buono spunto di Marusic che mette in mezzo per Immobile che manca l'impatto col pallone davanti a Domnarumma, l'occasione migliore la crea Calhanoglu che col destro coglie il palo e Kessie manda alle stelle.

La Lazio segna con Milinkovic ma Immobile scatta in fuorigioco sul passaggio e Banti annulla giustamente, altra occasione per Immobile ma Gigio smanaccia con un intervento importante, il sinistro di Parolo sfiora il vantaggio da fuori area.
 

Nella ripresa un tiro-cross di Marusic mette apprensione alla difesa rossonera, poi Borini da fuori impegna Strakosha. Arriva il vantaggio ospite a sorpresa con l'iniziativa di Calabria che centra per Kessie, tiro forte deviato da Wallace che spiazza Strakosha.

Sembra fatta per i ragazzi di Gattuso nella giornata più difficile sul piano dell'assettto tattico ma al 94' Correa riprende una respinta corta al limite, controlla con la coscia e calcia in diagonale fulminando Donnarumma, fin a quel momento insuperabile.
 

Segnali di ripresa per Luis Alberto e Milinkovic, Immobile sparisce nella ripresa. Rossoneri salvati da un portentoso Donnarumma,  Zapata e Rodriguez sempre lucidi in un ruolo adattato, Cutrone sbaglia troppe sponde. Un pari che va di lusso al Milan viste le premesse settimanali e alla Lazio che evita di perdere l'ennesimo spareggio Champions della stagione.

Genoa e Samp si spartiscono la posta nel derby della Lanterna mettendo fine alla striscia di tre sconfitte consecutive per eentrambe. Va detto che è un risultato che va più bene ai doriani per il numero di occasioni create dal Genoa, disinnescate da uno strabiliante Audero

Dopo il gol del vantaggio firmato da Quagliarella, la Sampdoria ha subìto il ritorno del Genoa, bravo non solo a pareggiare grazie al rigore di Piatek ma a mettere constantemente in apprensione la difesa rivale in cui Andersen oggi appare in chiara difficolltà.

Ramirez parte bene ma si spegne, ancora spaesato Jankto. Nel Grifone ottima prova di Kouamè e Lazovic, come sempre prezioso l'apporto di RomuloPiatek rompe il digiuno, arrivando in doppia cifra e superando in classica cannonieri Ronaldo fermo a quota 9.


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