Match report 6.a giornata: Chiesa col fuoco, Cragno e Terracciano super, infallibile il pistolero Piatek, Pastore show, king Matuidi.

ATALANTA TORINO: partita che prometteva tanti gol, alla fine è solo 0 a 0. L’Atalanta ci prova fino alla fine, vanno al tiro quasi tutti, ma Sirigu abbassa la saracinesca. Djidji chiamato in causa si fa trovare pronto, bella sorpresa. Troppa confusione per Baselli e Meitè; Parigini non è esattamente il vice di Iago Falque. A cresta bassa il gallo Belotti. Palomino e Toloi non fanno passar nulla, Rigoni crea ma non punge. Zapata fa a sportellate, gran lavoro sporco per i compagni. Poche idee da Pasalic.

CAGLIARI SAMP: partita ricca di occasioni, Pavoletti non è al meglio e si vede; Farias ha tanta voglia di far bene, ma il palo e la poca freddezza sotto porta gli negano il gol. Srna è una garanzia sulla destra, Barella è il solito gigante li in mezzo. Adesso capite perché Cragno merita la Nazionale? Ramirez la classe c’è, manca la concretezza per fare il salto di qualità. Barreto si danna in mediana, Defrel non è il killer delle prime giornate, in ombra Quagliarella. Kowna...cki?

GENOA CHIEVO: un Grifone pimpante stende un Chievo non all’altezza della serie. Lazovic in sella alla sua moto asfalta tutto e tutti lungo la fascia. Piatek è un cecchino (6 gol nelle prime 5 di campionato). Pandev col colpo da biliardo taglia le gambe ad un Chievo indeciso. Buono l’esordio in A per il giovane portiere rumeno Radu, Marchetti dovrà guardarsi le spalle. Giaccherini prova in tutti i modi a far segnare Stepinski, ma l’attaccante non ne vuol sapere di buttarla dentro. Leris tanta voglia con poca qualità.

INTER FIORENTINA: imprecisa la viola, Icardi la punisce di rigore. Del capitano nerazzurro l’assist per il 2 a 1 di un attento D’Ambrosio. Candreva con l’interruttore “on” nel primo tempo, si spegne nella ripresa. Brilla Brozovic in mezzo al campo e non per il colore dei capelli. Chi ha visto Perisic? Male Vitor Hugo; brividi per i sostenitori della Fiorentina ad ogni rinvio di Lafont, Pioli ha da lavorare ancora su questo aspetto. Chiesa è una furia, gol con la complicità di Skriniar. Svegliate Simeone!

JUVE BOLOGNA: la difesa a tre della Juve non lascia buchi, permette a Cancelo di sgroppare sulla sinistra. Matuidi versione campione del Mondo, propizia il primo gol e poi la chiude con la rete del 2 a 0. Riecco Dybala, recuperi, sprint e gol lo rilanciano in vista della supersfida col Napoli. Stavolta non segna, ma è di Ronaldo l’assist per il gol del francese. Emre Can dà ancora l’impressione di non aver trovato la giusta collocazione. Mbaye dovrebbe fermare Cancelo e tener sott’occhio Matuidi, dovrebbe ma….Falcinelli non sfrutta una delle poche occasioni che la “BBB” concede. Calabresi per un posto tra i titolari ci vuole più grinta!

NAPOLI PARMA: D’Aversa non puoi pensare di partire già sconfitto! Ecco, dunque, che inizia la sessione d’allenamento del Napoli. Insigne continua la sua striscia positiva sfruttando la prima occasione utile. Allan calamita tutti i palloni a centrocampo. Il punteggio non è simile a quello di una partita da tennis solo perché il polacco Zielinski non è’ in giornata; discorso diverso per il connazionale Milik, lui è sempre nel posto giusto al momento giusto. Verdi può essere l’arma in più dei fantallenatori. Iacoponi, forse il peggiore, non si regge in piedi. Barillà combatte, ma li in mezzo sono in tanti.

ROMA FROSINONE: il Frosinone è la vittima perfetta per una Roma piena di rabbia, ecco dunque che inizia lo show! Under si ricorda di avere un mancino devastante; Pastore è il calcio, delizioso colpo di tacco. Alla ribalta i giovani Luca Pellegrini (autore di due belle cavalcate sulla sinistra) e Zaniolo. Non c’è modo migliore per capitan De Rossi di festeggiare la presenza numero 600 con la maglia della Roma. Retroguardia ciociara non all’altezza della categoria; rivedibile il set di punte a disposizione di Longo. L’unico sempre sul pezzo è Chibsah, solo il palo nel finale gli nega la gioia personale.

UDINESE LAZIO: il ricco turnover abbassa il livello tecnico della partita. Impreciso Lulic, anonimo Luis Alberto. Nel secondo tempo uno due micidiale di Acerbi e del Tucu Correa, strepitoso nello stretto, brucia il povero Larsen e insacca alle spalle dell’incolpevole Scuffet. Barak allunga la sua striscia negativa di prestazioni. Nuytinck estrae il coniglio dal cilindro e riapre la partita.

SPAL SASSUOLO: la partita non si sblocca, allora ci pensa Felipe, pasticcio in area e carambola su Adjapong che regala il vantaggio ai suoi. Babacar in palla; può dare soddisfazioni il giovane Boga. Ferrari imposta bene da dietro, Djuricic tecnica e velocità. Che bomber Matri, entra a 5 dalla fine, prima il palo e poi il gol. Gomis fa quel che può, Lazzari dimostra di meritare un club di più alto blasone. Male Petagna.

EMPOLI MILAN: pronti partenza via Biglia, gran botta del 21 dal limite (deviazione decisiva di Capezzi), sarà la svolta per il regista rossonero? Pericoloso Suso con il suo sinistro a giro. Evanescente Borini nelle vesti di punta centrale. Follia Romagnoli, calcia palla e terreno su Mchedlidze e dopo lo attera concedendo il rigore del pari. Laxalt troppo molle da terzino sinistro. Donnarumma come ai vecchi tempi; fa ancora meglio il collega empolese Terracciano, super! Buona spinta sulla destra da parte di Di Lorenzo, insidioso Krunic. Caputo non sbaglia il penalty.


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