Rabiot alle firme con la Juve: sarà staffetta costante con Ramsey nel 4-3-3 di Sarri?

Ormai manca solo la formalità del passaggio di Adrien Rabiot alla Juventus: il francese infatti sta sostenendo le ultime visite mediche e la società sta preparando le ultime "carte" per affinare l'aspetto burocratico. Il passaggio a parametro zero è praticamente cosa fatta.

Storia difficile quella del ragazzo classe 1995, un ragazzo dal cuore d'oro, ma sensibile alle ingiustizie della vita. La sua storia personale sicuramente lo ha formato e ha condizionato la sua crescita. Il padre gravemente malato con cui aveva un legame speciale, la madre tanto e a volte troppo presente nella vita del ragazzo (funge anche da procuratrice), e la sua forte personalità e autostima che spesso lo hanno portato a scontrarsi per nodi contrattuali e scelte tecniche.

Dopo 6 mesi di Accademia Manchester City, torna in Francia a Pau, dove lo nota il PSG, praticamente l'unica squadra della sua carriera da professionista. Dal 2012 al 2019 infatti (escludendo una parentesi a Tolosa dove raccolse 13 presenze e un gol) milita per la squadra della Capitale francese, raccogliendo in totale 227 presenze e 24 gol, conquistandosi il posto e lottando tra campioni già affermati e nostre conoscenze come Thiago Motta e Verratti. 6 presenze anche in Nazionale, pre-convocato come riserva ai Mondiali vincenti del 2018, rifiutò la chiamata di Deschamps indispettito.

La madre Veronique, che gestisce gli affari del figlio, dopo settimane di trattative, ha trovato l'accordo con la dirigenza bianconera, portando il figlio oltre i confini nazionali. Il padre purtroppo è recentemente venuto a mancare, e probabilmente anche il legame con il proprio paese d'origine è iniziato a "creparsi", e ora, dopo essere stato vicino in passato a Roma e Milan, sbarca a Torino con tanta voglia di mettersi in mostra, dopo un'ultima stagione da separato in casa causa problemi con il rinnovo contrattuale (e già nel passato ce n'erano stati, con conseguente status di fuori rosa temporaneo).

Collocazione tattica: giocatore a tutto campo, veloce, tecnicamente valido, dribbling seccotenacia e abilità nel difendere, è un petalo di spessore nella rosa bianconera. Ha spesso giocato in un centrocampo a 2, adattabile a mezz'ala in una mediana a 3. Tanti margini di miglioramento vista la giovane età, e la scuola di Mister Sarri potrebbe solamente che giovargli.

Valutazione: ecco qui il vero dilemma. Il valore del giocatore non si discute assolutamente, ma sicuramente arriva in una mediana stracolma di campioni. Nel 4-3-3 sarriano dovrà giocarsi il posto: escludendo Pjanic, che al momento sembra padrone della cabina di regia, troviamo Bentancur, sempre più protagonista, anche con la maglia della Nazionale, il neoarrivato Ramsey, Emre Can, Matuidi e Khedira. Questi ultimi due sono sulla lista dei partenti, però la concorrenza resta folta, e Sarri dall'esperienza di Napoli, sappiamo stabilisca gerarchie ben definite. Consigliamo di osservare il ritiro pre-campionato, ma stravolgimenti permettendo, sembra possa ritornare una situazione Hamsik-Zielinski, con il ballottaggio sempre aperto e un'alternanza scontata, con il francese che parte un gradino sotto.


News Correlate