Voti anticipi fantacalcio Serie A 30.a giornata: la prima di CR7 su punizione, Lyanco horror, super Boga. Ibra col brivido, sentenza Rebic

La Juventus domina il derby della Mole fin dalle primissime battute. Gara autoritaria della squadra di Sarri, che trova la via del gol per 4 volte, e che sembra essere abbastanza in forma dal punto di vista fisico. Dybala al 3’ riceve da Cuadrado, supera un Lyanco troppo tenero e insacca con l’aiuto di una deviazione di Izzo. La migliore occasione capita però alla Juventus intorno al quarto d’ora. Ronaldo calcia forte, para Sirigu e sulla respinta si avventa sempre il portoghese che di tacco serve Bernardeschi, ma quest’ultimo tenta un’improbabile rovesciata.

I granata sono messi male dietro e Lyanco non rientra bene in difesa, poi è lo stesso brasiliano a provare a contrastare Cuadrado ma il colombiano lo evita senza problemi  trovando il diagonale decisivo. Sembra tutto facilissimo per i padroni di casa ma nei minuti di recupero il Toro accorcia. Verdi tenta la conclusione dalla distanza e De Ligt respinge prima di coscia e poi con il braccio. Maresca, dopo aver consultato il VAR, concede il rigore. Dal dischetto Belotti calcia con potenza e dimezza lo svantaggio.  Nella ripresa Sarri aumenta il peso offensivo dei suoi inserendo Douglas Costa per Bernardeschi. Il brasiliano si accende subito e prova l’eurogol dalla destra, ma la sfera esce di poco. Le speranze dei granata si spengono del tutto al 60′. La Juventus trova il tris grazie alla prima punizione segnata da Ronaldo in Italia con la maglia della Juventus.  All’86’ si chiudono definitivamente i conti ed è Djidji, entrato pochi minuti prima per Bremer, a portare il risultato sul  definitivo 4-1 con una goffa autorete.

Altra serata di magie per Ronaldo e Dybala, bentacur direttore d'orchesta, Cuadrado è una scheggia impazzita. Malissimo Lyanco in copertura nel Toro, Verdi tra i più pungenti, Belotti è spesso  asciato solo a lottare contro la difesa bianconera.
 

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Il Sassuolo vince 4-2 sul Lecce tra le mura amiche e arriva a quota 40 punti. E’ stata una vittoria sofferta per la banda De Zerbi, arrivata dopo che il Lecce ha rimontato il vantaggio neroverde per ben due volte. Botta e risposta tra Caputo e Lucioni nel primo tempo e tra Berardi e Mancosu (entrambi su rigore) ad inizio ripresa, poi Boga e Muldur nei minuti finali di partita archiviano la pratica. Il Lecce rimane ancorato al terzultimo posto.

Boga sempre più decisivo, Berardi è in giornata di grazia, crescita esponenziale per Muldur.  Bene Caputo e Mancosu che non deludono, incerto Paz in difesa, Farias non si vede mai.

Il Milan va avanti nel primo tempo dell'Olimpico al 23' grazie a un gol dalla distanza di Calhanoglu che con un destro dal limite sfruttando una una deviazione di Parolo rende il pallone imprendibile per Strakosha. La lazio non è lucida nella prima frazione e crea poco, senza Immobile e Caicedo squalificati,  e al 34' Radu tocca di mano sul cross ravvicinato di Conti: per Calvarese è rigore. Ibrahimovic trasforma col brivido con Strakosha che si vede passare il pallone beffardamente sotto il braccio. La serata diventa amarissima per i padroni di casa al 59' quando Rebic, entrato nella ripresa, viene servito in area da Bonaventura e indisturbato batte Strakosha per il tris. Poco dopo Theo Hernandez sfiora il 4-0 ma viene murato da Strakosha in uscita. Nel finale ancora lo spagnolo e Rebic in contropiede potrebbero confezionare un risultato ancora più rotondo. Finisce 3-0, il Diavolo rivede l'Europa, per la Lazio il sogno scudetto è sempre più lontano.


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