Eriksen, la scommessa vinta di Conte e i due sigilli sullo scudetto

L'Inter dopo undici anni di assenza è Campione d'Italia per la diciannovesima volta nella sua storia, interrompendo un dominio della Juventus che dura da nove anni. Il protagonista del girone di ritorno della squadra di Conte è sicuramente Christian Eriksen, arrivato l'anno scorso come un top player ma rivelatosi un oggetto misterioso anche a causa del rapporto non proprio idilliaco con l'allenatore pugliese. Ripercorriamo la storia del nazionale danese partendo dall'inizio.

Siamo a gennaio 2020, l'Inter acquista Eriksen dal Tottenham per 27 milioni di euro fra l'entusiasmo generale ma da gennaio e giugno le presenze saranno 26 in tutte le competizioni, segnando 4 gol. raccogliendo però pochi minuti totali. In estate sembra essere destinato a partire, dopo una telenovela durata fino ad agosto, rimane in casa nerazzurra. Sono però solamente 9 le presenze collezionate nel girone d'andata 20-21, 295 minuti totali: a dicembre Marotta lo dichiara cedibile perchè fuori dal progetto.

Veretout, Spinazzola e Pau Lopez, la stagione è finita? Ecco cosa filtra da Trigoria

La svolta arriva però nel derby di Coppa Italia contro il Milan del 26 gennaio, l'Inter è in difficoltà già dalla fine dei tempi regolamentari, Conte manda in campo il danese nel primo tempo supplementare con l'inter ferma sull'1-1. Al minuto 97 punizione dal limite, se ne incarica lo specialista Eriksen che con un colpo magistrale infila Donnarumma per il 2-1 finale. Da lì la situazione è cambiata, è migliorato il rapporto con Conte e con la squadra, è migliorato l'umore dell'ex Tottenham, che da tempo viveva quasi da separato in casa.

Nel girone di ritorno sono 11 le presenze di Eriksen, quasi tutte da titolare, con il primo gol dell'anno in campionato siglato nell'importante gara in trasferta contro il Napoli, regalando ai suoi il pareggio. Fino ad arrivare a domenica, il campione danese subentra nel secondo tempo e  sblocca la gara contro il Crotone dopo i due legni di Lukaku, nel recupero Hakimi firma il 2-0 che chiude la partita: lo scudetto è dell'Inter.

Ormai uno dei pilastri della squadra di Conte, il futuro di Christian Eriksen è sicuramente a Milano almeno fino alla scadenza del suo contratto (giugno 2024), con questa squadra Zhang e Marotta hanno tutta l'intenzione di iniziare un nuovo ciclo vincente per riportare in casa nerazzurra quelle gioie che mancano da tanto, troppo tempo.


News Correlate