Voti fantacalcio anticipi Serie A 7.a giornata: Nandez moto perpetuo, Nzola la blinda, Quagliarella pallido. Biraghi pimpante

Parte meglio la Sampdoria alla sardegna Arena: Godin salva a centro area ma era tutto fermo a causa della posizione di offside di Ramirez.Al 5′ buona ripartenza della Samp con Augello che però sbaglia il traversone dalla sinistra: Candreva, appostato sul palo più lontano, non può’ arrivarci. Rimessa dal fondo per il Cagliari. Un minuto dopo cross morbido dalla trequarti destra di OunasJoao Pedro colpisce di testa e manda il pallone sulla traversa all’altezza dell’incrocio dei pali. Al 13′ ancora i padroni di casa con Zappa dalla destra: cross a centro area a cercare Simeone, anticipato da un’ottima uscita di Audero. La risposta della Sampdoria arriva su una punizione dai 25 metri: destro potente di Quagliarella che si infrange sulla barriera, poi Godin libera l’area. Sul finale di tempo la svolta del match: erroraccio del terzino sinistro della Sampdoria Augello che stende Nandez, lanciato tutto solo verso Audero. Giallo per lui. Ayroldi va a rivedere il fallo di Augello su Nandez. Il direttore di gara cambia il colore del cartellino e lo espelle.
 

Al 47′ vantaggio dei padroni di casa: sombrero di Joao Pedro in area ai danni di Tonelli. Fallo di ostruzione del difensore della Samp e Ayroldi non ha dubbi.Dagli 11 metri non sbaglia il brasiliano.  Un minuto dopo sugli sviluppi di un corner calciato dalla destra da Candreva, il ceco Jankto esplode il sinistro dal limite e spedisce a lato.Al 58′ Sampdoria pericolosa con Damsgaard che cerca Quagliarella con un traversone basso a centro area. Godin salva tutto anticipando l’attaccante blucerchiato che era appostato sul secondo palo.

Un minuto dopo sugli sviluppi di un corner calciato dalla destra da Candreva, il ceco Jankto esplode il sinistro dal limite e spedisce a lato. Al 58′ Sampdoria pericolosa con Damsgaard che cerca Quagliarella con un traversone basso a centro area. Godin salva tutto anticipando l’attaccante blucerchiato che era appostato sul secondo palo. Al 68′ Cagliari che trova il gol del raddoppio: Simeone lancia in profondità Nandez che ruba il tempo a Yoshida, evita Candreva in dribbling e trafigge Audero con un tocco di sinistro. Al 78′ sardi che metterebbero a referto anche la terza rete della giornata: Joao Pedro allarga a destra per Ounas che alza la testa e mette in mezzo un pallone perfetto per Sottil. Sinistro di prima intenzione e pallone che si insacca sotto la traversa, dopo diversi minuti il VAR rileva il fuorigioco di partenza di Ounas. Ma il risultato è ormai in ghiaccio, finisce 2-0 per i padroni di casa.
 

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Tanta confusione in campo a Benevento nelle prime fasi di match con lo Spezia di Italiano più convinto. Foulon ha un guaio muscolare al suo posto entra Maggio. Poi Montipò si distrae con la palla tra i piedi e per poco Nzola non gli fa lo scherzetto .Al 29' arriva il gol dello Spezia: Ferrer affonda sulla fascia, crossa in mezzo dove si avventa Pobega che di ginocchio batte il portiere del Benevento. A quel punto la formazione di Pippo Inzaghi esce dal letargo e sfiora in più occasioni il gol del pari: prima Insigne supera Provedel e calcia sul palo ma era fuorigioco poi è Lapadula questa volta a gioco in corso a colpire il palo e infine ancora Insigne va a un passo dal bersaglio grosso con Provedel che salva il risultato. Ma lo Spezia mostra le sue abilità di fronte a un Benevento incostante, è Bastoni a sfiorare il gol con un tiro che si perde di poco a lato al 36'. I ragazzi di Italiano controllano e cercano la via del raddoppio. Chabot accusa un problema all'inguine ed è costretto a uscire, al suo posto entra Dell'Orco. Il primo tempo finisce qui. 

Lo Spezia fraseggia e controlla il match nella ripresa. Al 53' trema la traversa di Monitpò dopo che Agudelo fa partire una bordata che si stampa sul montante. Il Benevento reagisce nel tentativo di pervenire al pari. Ma l'organizzazione e la qualità dei ragazzi di Italiano è superiore e così al 65' arriva anche il raddoppio. Gyasi pennella per Nzola che al volo batte Montipò. E' il 2-0 Spezia. Passano cinque minuti e Nzola si ripete questa volta svettando di testa su calcio d'angolo. Al 70' è 3-0 e partita meritatamente in cassaforte. Girandola di cambi per Inzaghi e Italiano ma ormai la partita ha preso la sua piega e si trascina verso la fine.
 

Il copione della prima frazione di gioco è chiaro al Tardini: la Fiorentina tiene in mano il pallino del match provando ad imporre il suo gioco, mentre la formazione di casa, nuovamente schierata col 3-5-2, bada più che altro a difendersi, tentando di colpire in contropiede. La prima emozione del match la regala Biraghi, con un potente calcio di punizione respinto da Sepe, il quale, poco più tardi, è bravo a farsi trovare pronto anche su un tentativo di Ribery. Il Parma, dal canto suo, prova ad affondare prevalentemente sulla corsia di sinistra sull'asse Gervinho-Pezzella, ma sia al terzino che all'attaccante manca sempre la dovuta lucidità e precisione al momento dell'ultimo passaggio, rendendo così vano ogni tentativo di sfondamento. I primi 45', tutt'altro che indimenticabili, terminano dunque sullo 0-0.

La ripresa comincia con un sussulto da parte dei viola, con Sepe costretto agli straordinari su un tentativo di Biraghi ispirato da Pulgar. Ma si tratta di un episodio isolato, perché, per il resto, anche la seconda frazione di gioco delude non poco sotto l'aspetto delle emozioni, con le due squadre costantemente imprecise e poco propense a rischiare la giocata. L'unica chance per il Parma è firmata da Kucka, che ci prova direttamente da calcio di punizione senza però riuscire a imprimere alla sfera la giusta precisione e potenza. Un pari a reti bianche che serve solo a muovere la classifiche delle due squadre.


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