Voti anticipi fantacalcio Serie A  4.a giornata: subito Ramsey, super Buffon. Brozo-Lukaku, gol della pace, Demiral parte male, festa Romulo

Esulta il Brescia, che si prende i tre punti alla Dacia Arena grazie alla rete di Romulo. Seconda vittoria di fila in trasferta per la squadra lombarda, per Tudor ora la panchina inizia a traballare. Nel Brescia, mel primo tempo, è al solito Donnarumma l'uomo più pericoloso: al 6' il bomber delle rondinelle è bravo a sfruttare una disattenzione di De Maio ma Musso si supera e neutralizza la conclusione a botta sicura. Poche altre emoizioni nella prima frazione.

Il momento decisivo della partita al minuto numero 57, quando Pussetto cade in area ma per Valeri è ammonizione per simulazione; mentre 30 secondi dopo ecco la rete di Romulo che trova il suo secondo gol di fila in A all'Udinese, sua vittima preferita in campionato. Il brasiliano  riceve palla sulla trequarti, avanza indisturbato e lascia partire un rasoterra debole ma angolato che si insacca alle spalle di Musso. Il portiere friulano, immobile, viene messo fuori tempo da una deviazione decisiva di De Maio.

Poi poco altro, zero reazioni dei padroni di casa, che sfiorano per davvero la rete soltanto con Jajalo a inizio ripresa (su una punizione dal limite assegnata dal Var dopo l'iniziale decisione di Valeri di concedere il rigore). La partita si accende e nel giro di pochi secondi ecco le occasioni per Walace di testa e soprattutto Bisoli, la cui ottima conclusione viene fermata ancora da un grande intervento di Musso.  Nonostante l'inserimento di giocatori offensivi del calibro di Barak, Okaka e Nestorovski, l'Udinese non sfonda e anzi lo sbilanciamento offensivo concede al Brescia altre occasioni, come quella capitata a 15' dal termine sui piedi di Sabelli che però al volo spara alto di poco. E dopo 6 minuti di recupero il risultato resta fermo sullo 0-1 in favore degli ospiti.

Nelle file bresciane Tonali non sbaglia nulla ed è sempre il fulcro del gioco, Bisoli corre e imperversa, Sabelli e Chancellor tra i migliori. Donnarumma non segna ma è sempre il più pericoloso, male Fofana e De Maio tra gli uomini di Tudor, Musso limita i danni con parate superlative. Pussetto e Lasagna incocludenti, Okaka entra ma cambia poco l'inerzia del match, Romulo si conferma pedina d'esperienza e qualità.
 

Parte bene la Juventus, subito bella palla di Ramsey per Cuadrado, palla alta. Combattivo il Verona che porta un grande pressing senza timore. 

Conclusione di Ronaldo al tredicesimo, palla alta di poco. Ammonito Kumbulla per brutto fallo su Dybala, poco dopo, Cristiano Ronaldo abbracciato in Ronaldo niente rigore e dalla parte opposta Demiral commette lo stesso intervento e La Penna concede rigore che Di Carmine manda sul palo, poi la traversa di Lazovic. Nella stessa azione Veloso da fuori la manda all’incrocio per il vantaggio scaligero. La Juve pareggia con Aaron Ramsey, il gallese si libera bene, pallone  deviato e rete, esordio con gol fondamentale in un momento di stallo del match.
 

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Nessun cambio nella ripresa. Demiral rischia la frittata, Di Carmine grazia i bianconeri. Bianconeri che sfruttano l’errore di Gunter che abbatte Cuadrado, rigore netto e Cr7 realizza freddissimo. Belle azioni bianconere, Ramsey, Dybala e Ronaldo combinano bene. Il Verona non molla e Buffon risponde bene sulla conclusione di Zaccagni .Rischio su palla inattiva, Buffon salva, poi Bonucci di schiena. Esce Dybala, autore di una buona gara ed entra Higuain. Verona che va vicinissimo al gol nel finale con Lazovic che costringe alla parata Buffon e poi Veloso alto. Grande occasione per Matuidi che rischia il terzo gol. Kumbulla stende Matuidi, secondo giallo e rosso. La  Juve vince ma non convince

Nella Juve un ritorno spaziale per Buffon, solita sostanza per Matuidi, Ramsey debutta com meglio non poteva, Bene Dybala e Ronaldo in tandem, Cuadrado in palla, male Demiral ancora poco dentro agli schemi di Sarri. Per la squadra di Juric, bene Amrbat e Veloso ha classe da vendere, Gunter in confusione, inizia male Di Carmine all'esordio dopo l'infortunio.

Gara giocata ad alta intensità al Meazza nel derby con i nerazzurri che provano ad annichilire i rossoneri nel primo tempo ma un palo a porta vuota centrato da D’Ambrosio e una buona occasione per Lukaku dove si oppone Donnarumma, consentono al Milan di restare in partita. Nella ripresa i nerazzurri mettono la quinta  chiudendo gli avversari nella propria metà campo che arrancano fino a crollare sul destro di Brozovic deviato da Leao. Donnarumma non può nulla ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Il vantaggio genera entusiasmo e l’Inter rischia di raddoppiare in più occasioni fino a quando Lukaku non raccoglie l’assist perfetto di Barella e fissa il risultato sul 2 a 0

Il tempo di registrare una traversa colpita da Politano, entrato per Lautaro, e un finale di gara dove il Milan si salva sul palo centrato da Candreva nei minuti di recupero. La banda Conte domina (3 legni) e stravince il derby contro un Milan inferiore e senza troppe idee. Si salvano Leao e Theo Hernandez, buon impatto quando entra, male Rodriguez e Piatek che non trova mai guizzi, Donnarumma migliore in campo e sempre decisivo.
Biglia troppo compassato, Suso almeo ci prova svariando in tutto il fronte. Tra i nerazzurri, Sensi sempre prezioso, Brozovic e Lukaku cancellano la lite pre-derby, con due gol di importanza capitale. D'Ambrosio sbaglia un gol già fatto ma non paga dazio, Barella è la vera sorpresa in positivo, Asamoah moto perpetuo, Poltano quando entra è sempre incisivo.


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