Voti fantacalcio Serie A 9.a giornata: Beto ci crede sempre, Simeone gioca a poker, Vlahovic magistrale, Dzeko totale, regalo Dumfries

Beffa finale e pareggio amaro per un'Atalanta non certo brillantissima e arrembante come nei giorni migliori, ma che comunque fino al 93' sembrava avere tutto sotto controllo e i tre punti in cassaforte. La partita è stata spigolosa e sofferta contro l'Udinese di Gotti, ben messa in campo, organizzata e sempre pronta alla battaglia. Di solito serve una prodezza per incanalare questo genere di partite sui binari giusti e la graffiata di livello era arrivata per merito di Malinovskyi, autore di una prestazione sottotono ma illuminata da un siluro magistrale. L'Atalanta però non aveva ancora fatto i conti con Beto che è sbucato in mischia al 94' insaccando il pari dell'orgoglio friulano, con Gasperini già negli spogliatoi per il rosso di qualche minuto prima. Nella circostanza, difesa nerazzurra distratta e Musso, autore di un miracolo in precdenza sulla linea di porta, fuori posizione.

 

Troppo Simeone per la Lazio di Sarri : il figlio dell'ex centrocampista laziale firma il suo primo poker in carriera, gialloblu al terzo successo consecutivo casalingo. Ai biancocelesti non basta il solito Immobile e alcune fiammate nella ripresa (traversa di Milinkovic-Savic, occasioni per Patric, Luis Alberto e Lazzari), arriva la terza sconfitta nelle ultime quattro trasferte di campionato. Juric festeggia ancora contro una squadra della Capitale dopo il successo sulla Roma con una lezione di tattica assoluta e un 4-1 che non ammette discussioni.

 

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Sinfonia viola al Franchi di Firenze: una Fiorentina perfetta stravince 3-0 con il Cagliari e si rilancia in classifica, scavalcando la Lazio sconfitta a Verona. Solo buone notizie per Vincenzo italiano, che si gioca la carta Saponara dal 1' al posto di Callejon ricevendo in cambio una prova fantastica da parte del numero 8. Tra i grandi protagonisti di giornata c'è sicuramente Vlahovic, che prima non si presenta dal dischetto lasciando a Biraghi la battuta del rigore dell'1-0 e poi si scatena nella ripresa: punizione magistrale e gara chiusa. Iscritto al tabellino anche Nico Gonzalez, all'ennesima prova convincente dal suo arrivo in Italia. Per Mazzarri e il Cagliari un passo indietro notevole: giocando così sarà un'impresa salvarsi.

 

La Roma ferma il Napoli (0-0) e lo costringe al pareggio dopo 8 successi consecutivi. Gara gagliarda con molti scontrri fisici all'Olimpico con occasioni per parte che potevano rompere gli equilibri. Abraham nel primo tempo, Osimhen nella ripresa ma il gol non è arrivato. Espulsi Mourinho e Spalletti.

 

Una partita che sembrava condotta in porto  dall'Inter gazie al vantaggio di Edin Dzeko al 17esimo che i nerazzurri difendono con grande ordine al cospetto delle iniziative della Juventus che però solo di rado impensieriscono Handanovic. Ma a pochi secondi dal gong, Mariani si sente in dovere di controllare un contatto al limite dell'area interista tra Dumfries e Alex Sandro, assegnando un rigore ai bianconeri che viene trasformato dal neo entrato Paulo Dybala. Così la Juve porta a casa un punto forse insperato, lasciando ai nerazzurri la rabbia per l'occasione sfuggita per un episodio al limite, che ha scatenato anche l'ira di Simone Inzaghi poi espulso. A fare festa sono Napoli e Milan, che vedono i nerazzurri rimanere a -7.


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