Voti fantacalcio Serie A 24.a giornata: Gervinho, gol della pace, boom boom Chiesa. Dybala incanta, perla Mertens. Milinkovic grandi firme

Un primo tempo equilibrato alla Dacia Arena, con l’Udinese che ha più possesso palla, ma il Verona ha le occasioni migliori con Musso super protagonista al 39′ quando salva da un gol che sembrava fatto su colpo di testa ravvicinato. Per i bianconeri l’occasione migliore è di Lasagna che al 16′ viene servito bene da Fofana, ma l’attaccante colpisce male e  il pallone si perde tra le braccia di Silvestri che replica anche su De Paul poco dopo.

Nella ripresa non cambialo spartito: Udinese che prova a farsi viva in area (annullato un gol per fuorigioco a De Paul al 65′), Verona che sfiora il colpaccio  al 78′ quando Nuytinck respinge sulla linea un toro a botta sicura di Zaccagni. Finisce 0-0 con l'Hellas che avvicina la Roma in classifica e l'Udinese che muove ancora la classifica dopo il pari di Brescia.

Musso migliore in campo tra i friulani assieme a De Paul e Fofana, delude Lasagna. Per i veneti si confermano Borini e Lazovic, sempre bravo a fasi trovare pronto Silvestri, Rrhamani puntuale nelle chiusure.

Nel primo tempo sembra partire meglio la Samp, brava nel pressing, ma la partita si mette subito in salita. Dopo otto minuti Vlahovic è libero di crossare dalla destra, il pallone rasoterra attraversa tutta l'area e sbatte sui piedi di Thorsby. Autogol e subito 1-0 per la Viola. Al 18', però, la fortuna gira di nuovo le spalle ai blucerchiati. Ramirez tocca il pallone con le mani su un pallone innocuo. Irrati dopo il consulto del var fischia calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Vlahovic, Audero intuisce il tiro ma il pallone termina in rete. 2-0 per la Viola con Vlahovic che esulta sbeffeggiando la Gradinata Sud. L'arbitro ammonisce sia l'attaccante che Murru. Al 40' Murru rifila una gomitata in area a un avversario in area di rigore. L'arbitro non vede ma il var si. Espulsione per il difensore e rigore per la Fiorentina. Dal dischetto questa volta si presenta Chiesa che sigla il 3-0. Poco dopo Badelj rimedia un rosso per doppia ammonizione. 

Nella ripresa Ranieri prova a dare la scossa, la Samp però non cambia marcia e al 56' arriva il colpo del ko. Audero respinge male un tiro dal limite dell'area e Vlahovic spinge il pallone in rete sulla ribattuta. 4-0 e partita chiusa. La Viola ha ancora il tempo per colpire due pali clamorosi, poi abbassa il ritmo e controlla la gara. . La Fiorentina torna a pungere nel finale e Chiesa in contropiede con un destro violentissimo all'incrocio. Al 90' l'unico lampo è di Gabbiadini che di testa insacca la rete del definitivo 5-1

Nel tracollo doriano i peggiori sono Colley in diesa, oltre agli espulsi Thorsby e Murru male Bertolacci da titolare e Quagliarella che non reagisce mai durante il match. Chiesa e Vlahovic fanno la voce grossa, Castrovilli e Dalbert tra i più pimpanti.

La Juventus parte molto aggressiva collezionando otto calci d’angolo in quindici minuti.  Prima occasione potenziale per Higuain, anticipato in corner. Il Brescia è molto chiuso e ci prova in ripartenza. Al 20'ventesimo errore difensivo, Bonucci stende Aye’,punizione di Balotelli a lato. Grandissima occasione al 31' per la Juventus, lavora bene Higuain per Dybala che tutto solo mette incredibilmente a lato. Ingenuità di Aye’ che commette un fallo al limite su Ramsey e si becca il secondo giallo.  Sulla punizione la Juventus passa con Dybala abile a superare il portiere del Brescia con un tiro a giro.Subito occasione per Higuain a lato e per Dybala con tiro al volo parato.  La Juventus ora crea, testa di Rugani e miracolo di Andrenacci. 
Bianconeri che chiudono la prima frazione avanti di un gol e di un uomo.  

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I bianconeri partono forte nella ripresa per chiudere il match, la palla in area non arriva a Higuain con miracolo della difesa azzurra. Bianconeri che spingono ma che trovano il raddoppio. Esce Ramsey ed entra Pjanic. La Juve finalmente raddoppia, bravo Cuadrado ad inserirsi e scambiare con Matuidi che di tacco serve il colombiano davanti al portiere. Minuto 77 rientra Chiellini in campo dopo un lunghissimo stop ed esce Bonucci. Si fa male il neo entrato Pjanic dopo appena 6' dal suo ingresso. La Juventus controlla agevolmente nel finale andando vicina al terzo gol con Dybala che colpisce una clamorosa traversa.

Tra i bianconeri Dybala in giornata di vena, Higuain ancora a secco, la difesa si limita al minimo sindacale e Bentancur nel finale prende il palo, dopo una prova importante. Nel Brescia non sfigura nessuno, Andrenacci non male all'esordio, Balotelli isolato e senza spunti.

Comincia meglio il Sassuolo, che spaventa il Parma prima con una conclusione di Kyriakopoulos, poi con un tentativo di Obiang, che, ben servito da Boga, spara addosso a Colombi. I ducali, tuttavia, sono ben disposti in campo e, quando riescono a ripartire in contropiede, sanno far male: un po' come al 25', quando Brugman recupera palla su Berardi ed allarga per Cornelius, che pesca a centro area Gervinho, il quale da pochi passi non può proprio fallire. La reazione dei neroverdi è immediata,  la chance più ghiotta capita sui piedi di Caputo, il cui diagonale termina di poco a lato.

Ad inizio ripresa, i ragazzi di D'Aversa provano a farsi subito vedere dalle parti di Consigli con un colpo di testa di Cornelius e con un tiro debole di Siligardi, ma sono sempre i padroni di casa a tenere in mano il pallino del match, rendendosi particolarmente pericolosi con Caputo, la cui conclusione improvvisa è neutralizzata dall'attento Colombi. Ma il Sassuolo insiste e per ben due volte va ad un passo dal pari: nella prima circostanza è la traversa a dare una mano al Parma su un meraviglioso tentativo di Locatelli; nella seconda è invece bravo Colombi a dire di no a Caputo in due tempi. Nonostante gli sforzi finali dei neroverdi, all'85' il Parma rischia anche di raddoppiare con Pezzella: il tentativo del laterale mancino crociato è però alzato in calcio d'angolo da Consigli. Finisce così, con gli emiliani che mettono un altro tassello pesante verso la salvezza, Sassuolo sfortunato e impreciso.

Caputo spreca troppo, Locatelli inventa ma oggi è l'estro di Boga a mancare nel match. Nel parma Gagliolo chiude tutti gli spazi e Colombi è sempre reattivo, Cornelius cresce nella ripresa e Gervinho dimostra subito perchè è difficile rimunciare a uno come lui.

Primo brivido al 3' tra Cagliari e Napoli, Mertens calcia a giro da appena dentro l'area, con il pallone che si spegne di poco sul fondo. 
Per vedere la prima occasione rossoblu, bisogna attendere il 18', quando Simeone calcia di poco alto dal limite. Passano 3' ed i rossoblu si rendono pericolosi con l'esordiente Pereiro ed il suo mancino, che costringe Ospina in due tempi, dal limite dell'area partenopea. Gara che non si sblocca ma che risulta comunque vivace, al 32' grande percussione da parte di Pereiro, che mette a sedere i difensori ospiti e calcia col destro sull'esterno della rete.

Il Cagliari ci prova in avvio di ripresa, ma la conclusione da parte di Simeone al 49', non trova fortuna. Al 66' arriva il vantaggio ospite: Cagliari in proiezione offensiva, Pisacane perde palla e da il via alla ripartenza partenopea, che si conclude con Mertens, che da posizione defilata, beffa Cragno con un gran destro a giro sul secondo palo. I rossoblu provano a spingersi alla ricerca del pari, ci prova Pellegrini dalla distanza al 72', ma Ospina è attento. Sempre da fuori, all'84' ci prova Klavan con una sventola mancina dalla distanza, ma Ospina si rifugia in angolo. ll forcing finale sardo non sortisce effetti, il Napoli espugna la Sardegna Arena.

Il più vivo tra le fila rossoblu è Gaston Pereiro che semina diversi avversari con i suoi spunti, male Pisacane che propizia il gol avversario, Joao Pedro non si vede mai. Bene Ospina e Manolas in difesa, anche Elmas continua il suo buon momento, prezioso Fabian Ruiz, Mertens firma un gol dei suoi e Gattuso adesso ha un'arma in più per il finale di stagione.

Nello scontro diretto per il vertice, l'Inter cade in casa della Lazio: la formazione di Simone Inzaghi si impone per 2-1 nel big match della quarta giornata di ritorno di Serie A, sorpassa la squadra di Antonio Conte al secondo posto e certifica ulteriormente la sua candidatura per lo scudetto. Una partita che vede un primo tempo , dove le due squadre vivono di folate fino al 44' quando Ashley Young trova la sua prima rete italiana ribadendo in rete una respinta difettosa di Strakosha sul tiro di Candreva. Nella ripresa la Lazio mostra il volto più aggressivo, trovando il pareggio su rigore grazie a Ciro Immobile dopo cinque minuti (contatto dubbio con De Vrij) e trova la rete che ribalta la partita con Milinkovic-Savic che su azione confusa da corner fulmina Padelli dopo una respinta miracolosa di Brozovic sulla lineaL'Inter incassa la sua seconda sconfitta in campionato, con la Lazio che diventa adesso grande antagonista della Juve per lo scudetto.

Nell'Inter ancora una volta Padelli conferma la sua inadeguatezza a certi livelli, la difesa soffre su tante situazioni facilmente leggibili, Vecino oggi meno espolosivo, Brozovic ingabbiato. Davanti Lukaku ci prova un pò di più di un Lautaro in netta involuzione, Young è tra i più in palla. Per la Lazio superba prova di Milinkovic, Luis Alberto e Acerbi, con Luiz Felipe che alla fine è decisivo anche se con qualche brivido, Immobile mette apprensione perenne alla difesa avversaria, Strakosha incerto sul gol e Caicedo oggi è impalpabile.


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