MATCH REPORT 17.a giornata: Juve campione d'inverno, vecchietti al potere, Milan baratro, Inter sprecona, polemica Piatek-Lega Calcio

LAZIO CAGLIARI : Il sabato prenatalizio con tutta la serie A in campo inizia con la partita dell'Olimpico di Roma, dove la Lazio strapazza il Cagliari sfoggiando una prestazione finalmente convincente. Complice il cambio modulo di Inzaghi, che schiera contemporaneamente Correa e Luis Alberto, autori di una partita superlativa, la Lazio passa subito in vantaggio con il desaparecido Milinkovic-Savic, al ritorno al gol dopo tre mesi, e poi raddoppia poco dopo con lo stakanovista Acerbi. Immobile deve solamente accontentarsi di un assist perfetto per l'inserimento di Lulic, che mette in cassaforte la partita. Sufficiente la difesa, ad eccezione di Bastos che commette un ingenuità al 90' fermando con le cattive Joao Pedro in area. Quest'ultimo, migliore tra i suoi, trasforma il rigore per il gol della bandiera. Faragò altra nota positiva, male il resto, Cerri inconcludente, Barella si perde nel possesso biancoceleste, difesa che fa acqua da tutte le parti, si attende il rientro degli squalificati.

EMPOLI SAMPDORIA: Partita ricca di emozioni e gol in Toscana, che ha fatto divertire ed emozionare tutti gli appassionati di calcio. Apre le marcature il mancino su rigore di Pasqual, nuovo rigorista dopo gli errori di Caputo. Nel finale di tempo un lampo di classe di Ramirez riporta la gara in parità. Nella ripresa la partita si infiamma, con il solito Quagliarella che timbra di testa su assist di Murru (ne farà 2). Neanche il tempo di esultare che l'altro bomber in campo, ossia Ciccio Caputo, riporta la gara in parità. Giampaolo però pesca il coniglio dal cilindro: 85esimo sostituisce uno spento Defrel con Caprari, e l'attaccante romano si regala una doppietta che fa volare la Sampdoria. Ok Saponara subentrato, spaesato Praet, maluccio Andersen spesso in difficoltà. Male Silvestre, malissimo Provedel, nota positiva il giovane Traorè.

GENOA ATALANTA: Altra partita dalle mille emozioni che si scalda nel secondo tempo. Forfait dopo pochi minuti di De Roon, costretto ad abbandonare il campo. Rigore di Ilicic neutralizzato da Radu nella prima frazione, fino al gol nel recupero di Piatek: anzi, colpo di scena, pochi minuti dopo la Lega Calcio assegna l'autorete a Toloi, per la disperazione dei fantallenatori del polacco, che a fine partita reclamerà la paternità del gol sui social! L'Atalanta, ancora su rigore, segna con Zapata e pareggia, ma il Genoa è in giornata, e con i bellissimi gol di Lazovic e Piatek (stavolta è tutta sua la perla "alla Del Piero") vince una partita difficile. Atalanta evanescente e nervosa, finisce in 9 per le espulsioni dei disastrosi Palomino e Toloi. Male il Papu Gomez, Pessina e Hateboer. Nonostante le brutte prestazioni di Romero e Criscito, il Genoa vince meritatamente.

MILAN FIORENTINA: Un Milan incerottato e in crisi perde il confronto con una Fiorentina non irresistibile, che ha atteso il Milan e contenuto le avanzate, per poi ripartire e colpire, e l'ha fatto con un lampo del talento Chiesa, che ha scagliato dopo una percussione centrale da fuori area una conclusione vincente. Tiro non irresistibile, sul quale Donnarumma può avere una discreta responsabilità. Milan inconcludente, con poche idee in mediana e molte difficoltà davanti, dove Castillejo ha sbagliato praticamente tutto, Higuain non è riuscito a tenere palla, e Calhanoglu a tratti imbarazzante. Neanche gli ingressi di Laxalt e Cutrone hanno cambiato l'inerzia della partita. Meriti anche alla Viola, con Lafont sugli scudi, difesa stoica, Veretout faro del centrocampo. Nota negativa? Il solito Simeone, insufficiente anche ieri.

NAPOLI SPAL: Con il minimo sforzo, ma non senza brivido finale, il Napoli si sbarazza dell'ostacolo Spal con la rete sul finale di primo tempo di Albiol, che con Koulibaly hanno fermato tutti i pericoli spallini. E nel finale di gara anche il buon Meret, altro clean sheet per lui, mette una pezza sul colpo di testa di Fares, che avrebbe gelato il San Paolo. Si sente la mancanza di Allan, manovra lenta e prevedibile, Ruiz e Zielinski sottotono, Insigne e Mertens si limitano al compitino. Bene ma non benissimo la Spal, che rischiava di fare il colpaccio, ma ha risentito della giornata no di Lazzari e Valdifiori.

SASSUOLO TORINO: Al Mapei Stadium va in scena una partita divertente, con VAR protagonista nel finale per il gol vittoria al 95esimo cancellato a Iago Falque entrato nel secondo tempo. La zampata di Belotti su ottimo assist di Zaza (ottima l'intesa tra i due) aveva portato in vantaggio i granata, ma il Sassuolo mai domo e con il possesso più volte in pugno, non ci sta. Brignola, subentrato nella ripresa, colpisce di testa e pareggia i conti al 92esimo. Dopo il siparietto del VAR finale, spartizione equa dei punti. Bene nel Torino N'Koulou e Ichazo, male il nervoso Rincon. Nel Sassuolo bene la difesa, bene Berardi anche se non trova bonus, non in partita Bourabia.

UDINESE FROSINONE: Lo scontro salvezza tra Udinese e Frosinone si conclude con un nulla di fatto, il vantaggio Udinese con il gran gol al volo di Mandragora è stato vanificato con il rigore segnato dal solito Ciano. Esordio di Mister Baroni con pareggio: novità di formazione con Campbell in panchina e l'inserimento di Cassata in mediana. Buona prestazione di Maiello, ottimo centrocampista low cost, e del subentrante Pinamonti, entrato per uno spento Ciofani. Udinese ancora in crisi di risultati, una sfida da vincere che per poco non finiva in beffa. Non incisivo De Paul, malissimo Ter Avest, Fofana e Lasagna, inconcludente e poco servito.

CHIEVO INTER: pazza Inter, come sempre. Una sfida da vincere, in pugno, dopo un primo tempo a buonissimi livelli e concluso con la rete del vantaggio su cross di D'Ambrosio del redivivo Perisic, aspramente criticato nelle settimane precedenti. Buona prestazione a livello di gioco, una buona intesa offensiva con Icardi che fa molto movimento, respinta da una retroguardia clivense attenta, e Sorrentino che si esalta in questi match. Nainggolan ancora lontano dalla migliore condizione, Vecino entra e fa disastri, Politano fantasma, mentre l'attento De Vrij si perde al 90esimo il sempreverde Pellissier, che con un pallonetto scavalca Handanovic pareggiando la sfida. Stepinski entra e si rivela pericoloso, così come Jaroszynski, sempre più interessante a livello fantacalcistico.

PARMA BOLOGNA: pareggio a reti bianche nel derby emiliano della "paura". Inzaghi ancora a rischio, cerca prima di non prendere gol. D'Aversa, che ritrova Gervinho, cerca maggiormente la vittoria, ma senza conclusioni degne di nota. Solo il palo di Siligardi al primo minuto, poi vuoto di emozioni, in una partita nervosa e di studio. Inglese non trova spazi, Rigoni non sempre attento, Iacoponi con qualche brivido. Nel Bologna male Santander, Nagy non trova geometrie, per gli esterni Mattiello e Mbaye prestazione horror.

JUVENTUS ROMA: Big match serale che la Juventus non sbaglia. Niente goleade, niente calcio spettacolo, ma cinismo e controllo. I bianconeri non rischiano praticamente nulla, una difesa perfetta che limita i poco incisivi Under e Schick (la Juventus ci aveva visto lungo probabilmente alle visite mediche). La squadra di Torino è più convinta, conosce il suo valore, e l'atteggiamento attendista della Roma è solo il preludio al gol: cross di un rinato De Sciglio e Mandzukic sovrasta un disattento Santon. Il resto della partita è un Olsen vs tutti: il portiere giallorosso è in versione paratutto. Di Francesco, nonostante l'esiguo passivo deve lavorare e ripartire dalla voglia di Zaniolo e dalla verve di Cristante, uniche note positive nella sconfitta prenatalizia.


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