Berardi, i gol, l'infortunio e quella voglia di maglia azzurra

Con l’arrivo di Gennaro Gattuso sulla panchina dell’Italia, il discorso legato a Domenico Berardi si è riaperto in maniera importante. L’esterno del Sassuolo torna oggi al centro della scena rimanendo per ora sospeso tra la voglia di riconquistare la maglia azzurra e le valutazioni del nuovo commissario tecnico.

 

Attualmente, dopo un inizio poco brtillante, Berardi ha registrato 4 gol e 3 assist in 11 partite giocate con il Sassuolo in questa stagione di Serie A, prima di subire un infortunio muscolare a fine novembre che lo terrà fuori fino a fine anno. 


Gattuso ha portato immediatamente la sua impronta: lavoro, intensità, meritocrazia. Ogni sua  convocazione tiene in considerazione le prestazioni settimanali  on garantendo a nessuno  un posto da titolare. Ogni giocatore  devo dimostrare di poter reggere i suoi ritmi e la sua idea di calcio. In tutto questo, Berardi rappresenta un caso interessante: da un lato la qualità indiscutibile, dall’altro la necessità di presentarsi sempre al top fisicamente, condizione determinante per ottenere la fiducia del CT.

 

I segnali arrivati nelle ultime settimane sono incoraggianti. Berardi ha ribadito più volte il desiderio di tornare in Nazionale e sta ritrovando forma, trascinando il Sassuolo con giocate, gol e leadership. Gattuso, dal canto suo, lo sta monitorando con attenzione, consapevole che un mancino come il suo potrebbe  diventare soprattutto quando serve inventiva negli ultimi metri.


Berardi, i gol, l

 

Non tutto, però, è scontato. La concorrenza nel suo ruolo è forte e Gattuso non fa eccezioni: sceglie chi sta bene e chi spinge ha tutti i  90 minuti. Per questo la possibile convocazione di Berardi si muove su un equilibrio delicato: non è una certezza, ma è senza dubbio una possibilità concreta.
Nell’Italia di Gattuso, Berardi troverebbe spazio principalmente come ala destra nel 4-3-3, con il classico movimento verso il centro per liberare il sinistro. In alternativa, potrebbe essere utilizzato da trequartista nel 4-2-3-1, soprattutto nelle partite in cui la squadra deve creare superiorità tecnica negli ultimi metri. In entrambi i casi, la sua abilità nell’ultimo passaggio e la capacità di decidere una partita con una giocata restano punti di forza difficili da ignorare.

 

Dal punto di vista fantacalcistico, la situazione si fa ancora più interessante. Un Berardi vicino alla Nazionale è un Berardi motivato, e un Berardi motivato è un giocatore che tende a portare bonus. La prospettiva di ritrovare l’Azzurro potrebbe tradursi in maggiore continuità e rendimento in campionato. È una scommessa, certo: qualche incognita fisica rimane, così come la gestione del minutaggio, ma la qualità del giocatore è fuori discussione.

 

In definitiva, il quadro è chiaro: con Gattuso CT, Berardi non è un nome di contorno, ma un profilo davvero monitorato e potenzialmente molto utile all’Italia. La convocazione non è un traguardo ancora raggiunto, ma non è nemmeno lontana: è lì, a portata di prestazioni e continuità. E per chi gioca al fantacalcio, seguirne l’evoluzione potrebbe essere una scelta strategica, perché quando Berardi entra in fiducia, difficilmente passa inosservato.


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