Voti fantacalcio Serie A 25.a giornata: l'inarrestabile Ciro, Criscito c'è sempre. Dzeko e Mkhitaryan show, Lapadula si salva

La Lazio inizia benissimo al Marassi e dopo appena 2' passa in vantaggio contro il Genoa:  Lo scambio sulla trequarti vede Caicedo innescare Marusic, il montenegrino taglia con prepotenza la difesa genoana e a tu per tu con Perin non sbaglia insaccando il pallone  in scivolata sotto l’incrocio dei pali. La Lazio mette la gara in ghiaccio e gestisce un primo tempo che la vede a lunghi tratti padrona nonostante un palo di Favilli di testa al 25′.

Nel secondo tempo i biancocelesti partono ancora a mille all'ora e al 51′ è già 0-2: Immobile batte Perin con un destro rasoterra imprendibile. Cassata segna un gran gol e mette la gara sull’1-2, ma la Lazio rimette subito le cose in chiaro. Ci pensa Cataldi, entrato a gara in corso al posto dell’ammonito Leiva: il centrocampista romano segna direttamente da calcio di punizione disegnando una traiettoria perfetta su cui nulla può Perin.

La Lazio ha addirittura l’occasione di chiudere il match con un paio di contropiedi non sfruttati al meglio. E quando sembrava in pieno controllo ecco l'episodio che riapre il match: Lazzari tampona Pandev in area, ma nel farlo tocca il pallone con il braccio. Controllo VAR e calcio di rigore: Mimmo Criscito non sbaglia e spiazza Strakosha. Nei 5' di recupero il Grifone tenta un assalto disperato chiudendo all'angolo la Lazio che in contropiede spreca il poker, per Inzaghi e i suoi altri 3 punti d'oro nella corsa al titolo.

Nel Genoa bella prova di Perin tra i pali, Behrami lotta in ogni zona del campo, Cassata ci mette tana qualità, poco ispirato Sanabria, Pandev nel finale ci mette tanta voglia e da un suo guizzo nasce il rigore della speranza. Radu vince tanti contrasti, Marusic si impone fisicamente, Luis Alberto sempre lucido e preciso, Immobile non brilla ma è una sentenza in area, Cataldi regala un'altro pezzo di bravura su punizione in questa stagione.

 

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La  Roma inizia la partita con l’atteggiamento giusto contro il Lecce e dopo 12 minuti trova subito la via della rete: Mkhitaryan serve Under che a tu per tu con Vigorito non sbaglia. La reazione del Lecce non arriva, i capitolini creano dei presupposti senza riuscire a rendersi molto pericolosi. Il raddoppio viene sfiorato tre volte in pochi minuti: al 27′ Under tira alto, al 29′ Dzeko ispira Pellegrini che tutto solo in area piccola si divora un gol già fatto.

Il Lecce prova a prendere coraggio allora e prima Smalling è decisivo in chiusura su Lapadula e poi sempre l’inglese vieta il gol a Majer dopo un errore clamoroso di Bruno Peres. Gli uomini di Fonseca, però  al 37′ arrivano al meritato raddoppio con Mkhitaryan, servito in modo delizioso da Dzeko. A inizio ripresa Pellegrini viene sostituito in modo precauzionale per un affaticamento muscolare. I giallorossi sembrano abbassare un po’ i ritmi, ma il Lecce non riesce a creare pericoli rilevanti per Pau Lopez.

Dopo qualche minuto di gestione, dunque, i giallorossi tornano a far male: Kolarov mette per Dzeko che, dopo un miracolo di Vigorito, mette il tap-in in porta. Giacomelli prima annulla, ma dopo il consulto del Var assegna il 3-0.  Nel finale prima sfiora un gran gol al volo Carles Perez, poi Dzeko colpisce male di testa su assist di Bruno Peres. Ci prova Lapadula a tenere alto l’orgoglio del Lecce con una girata stupenda che, però, si stampa sul palo. In chiusura azione bellissima con Perez che serve Kolarov in corsa e batte Vigorito per il 4-0 definitivo.

Tra i giallorossi bene nel complesso tutti con Under, Dzeko Mkhitaryan sugli scudi, Smalling sempre attento in difesa. Nel Lecce si salva Lapadula, male Petriccione in mezzo e l'intera difesa, Mancosu non è mai pericoloso.


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