Dzeko e Keita, da peso a importanza 'capitale'

Dzeko e Keita, entrambi attaccanti "di Roma", uno veste la maglia giallorossa e l'altro quella biancoceleste, storie diverse ma destini identici.

Il bosniaco dopo un anno calcistico (quello scorso) assolutamente da gettare nel dimenticatoio, quest'anno con molta "nochalance" si è ritagliato (o forse sarebbe meglio utilizzare il termine ambientato?) uno spazio importante negli undici titolare di mr. Spalletti che aveva a dir poco abbandonato l'idea dell'attaccante centrale, optando così per un 4-3-3 con una prima punta adattata (falso 9 vedi Perotti). Destino ha voluto che Edin Dzeko, nella totale indifferenza in fase d'asta di moltissimi fantallenatori, potesse riscattarsi proprio quest'anno, gol con continuità, gioco di squadra, ripiego in fase di non possesso e più freddezza sotto porta.

Destino identico, dicevamo, per il giovane attaccante senegalese della Lazio che, ad un preciso momento del campionato è stato messo ai margini (e addirittura fuori rosa) dalla società per motivi comportamentali; adesso nonostante sembrerebbe essere ormai il titolare inamovibile nei tre davanti, ma gode anche del "lusso" di trovare con continuità lo specchio della porta e di fornire assist importanti.

Entrambi i calciatori nelle ultime uscite hanno dimostrato fiducia e spirito di rivalsa nei propri confronti, niente contro società e tifosi, è chiaro.


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