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Il Parma si prepara a scendere in campo con una formazione che punta sulla solidità difensiva e sul gioco di squadra, schierandosi con il 3-5-2, un modulo che consente di avere compattezza in difesa e fluidità in attacco. In porta, Suzuki sarà il titolare, pronto a rispondere alle incursioni avversarie con sicurezza e determinazione. La linea a tre in difesa vedrà Del Prato, Circati e Valenti come protagonisti, con l'obiettivo di fermare ogni pericolo e garantire che l'attacco avversario non abbia spazio per agire.

A centrocampo, il Parma si affida a un quartetto che unisce dinamismo e creatività. Sulle fasce, Lovik e Valeri avranno il compito di spingere in fase offensiva, offrendo supporto alla manovra e cercando di creare superiorità numerica. Al centro, Bernabé, Keita e Ordóñez dovranno garantire il controllo del gioco, con Bernabé a orchestrare le manovre e Keita e Ordóñez pronti a lottare per recuperare palla e lanciare il contropiede.

In attacco, il duo Pellegrino e Almquist sarà il punto di riferimento offensivo della squadra. Pellegrino, con il suo fiuto del gol e la sua capacità di muoversi tra le linee, sarà sempre pronto a finalizzare ogni occasione, mentre Almquist, con la sua velocità e capacità di allargarsi, cercherà di aprire spazi e mettere in difficoltà la difesa avversaria.

La Dea va a Parma con Carnesecchi in porta, difesa a tre composta da Djimsiti, Hien e Scalvini (in vantaggio su Kossonou). Sulle fasce Bellanova e ballottaggio Zappacosta–Zalewski. In mezzo Pasalic sostituisce Ederson out e De Roon, mentre sulla trequarti ci saranno De Ketelaere e uno tra Sulemana K. e Maldini, alle spalle di Scamacca unica punta.