Voti Serie A 18.a giornata: Gigio salva, Higuain spreca. Zapata senza limiti, prodigio Quagliarella. Zaniolo d'autore, Lautaro da sogno

Altro 0-0 e quarta gara senza gol e vittoria per il Milan a Frosinone. Buon avvio dei rossoneri, poi calati con il passare dei minuti. Padroni di casa che si sono visto annullare dal V.A.R. il gol del vantaggio nel primo tempo per un contatto a inizio azione su Calhanoglu, la banda Baroni non ha  mai rinunciato a giocare, impensierendo spesso il Milan. Nel finale, il Diavolo ha tentato il forcing, ma i suoi attaccanti, fuori forma ed imprecisi, hanno sprecato tutto.

Donnarumma compie due miracoli su Ghiglione, schierato al posto di Zampano a destra, Castillejo coglie un palo nel primo tempo ed è il più vivo fra i suoi. Bel duello fisico tra Chibsah e Bakayoko, bravi in interdizione. Pinamonti ha la palla dell'1-0 ma non trova la porta. La difesa dei canarini svetta sempre sui cross dalle retrovie e Higuain spreca quel poco che gli arriva come rifornimenti in area. Conti entra ma non è ancora quello di Bergamo, altra prova convincente per Maiello in regia. Cutrone si fa murare nel finale da Sportiello e Ciano non trova la giusta potenza in contropiede, per uno 0-0 che lascia il Milan e Gattuso tra mille dubbi e difficoltà.

Atalanta e Juventus si dividono la posta dopo una partita bella e intensa. I bianconeri chiudono l'anno senza mai perdere in trasferta. L'Atalanta si riprende dopo la sconfitta di settimana scorsa contro il Genoa. Inizia male la Dea con Djimsiti che sbaglia l'intervento, tocco sbilenco e palla alle spalle di Berisha. La reazione dei padroni di casa non arriva e prima Betancur cogle la traversa dopo un tocco di Berisha, poi Chiellini sfiora di testa il raddoppio. Al 24' Zapata supera Bonucci nell'uno contro uno ed incrocia il mancino, con un tiro potente e fa 1-1. Cambia l'inerzia e fioccano i cartellini in un match che vive di continue ripartenze a ritmi elevati.

Nella ripresa Bentancur al 53' si prende il secondo giallo, Juve in 10 ma Allegri butta nella mischia Pjanic e Ronaldo, nerazzurri sempre pericolosi in contropiede ma mai letali, Gosens al 78' cestina il 3-1.  Sugli sviluppi di un calcio d'angolo arriva il 2-2: palla sul secondo palo e sponda di Mandzukic per Ronaldo che schiaccia di testa e pareggia i conti. Nel finale squadre lunghe e per poco Mandzukic non aggancia su assist di Ronaldo a porta vuota, c'è anche il tempo per un gol annullato nel recupero a Bonucci che colpisce di testa oltre tutti. Bene Ronaldo che è sempre decisivo, Khedira fuori fase. Bonucci soffre Zapata, Ilicic gioca ancora un altro match sotto tono.

Dopo aver vinto su un campo difficile come quello di San Siro, la Fiorentina di Stefano Pioli cade al Franchi contro il Parma. Nella prima frazione viola pericolosi ma pco incisivi, reclamano un penalty per un fallo di mano di bastoni che Fabbri rivede al VAR ma non assegna il rigore. Chiesa ci prova contro tutti, Pjaca si accende a sprazzi. Nel recupero del primo tempo la doccia gelata: ospiti in vantaggio dopo un errore di Hugo, Lafont esce in maniera un po’ avventata e Inglese lo beffa con un diagonale che termina in rete.

La squadra di Pioli ci prova più con il cuore che con idee lucide, nella ripresa Pezzella salva alla disperata dopo un erroraccio di Hugo, espulso poco dopo per fallo da ultimo uomo in un pomeriggio da incubo. Il Parma difende con ordine ma Simeone e Pjaca giocano senza il piglio giusto, senza nemmeno provarci. Gerson entra ma sbaglia tutto quello che si può sbagliare, Biabiany a tratti imprendibile, Bastoni gioca con autorità.

Il Cagliari torna alla vittoria in campionato dopo sette giornate senza successi. I rossoblù battono di misura il Genoa alla Sardegna Arena. Decisivo il gol di Diego Farias nel finale del primo tempo. Poche fiammate in apertura con Piatek che ci prova ma Cragno è attento, Ionita e Barella dalla distanza non trovano il jolly. Al terzo minuto di recupero del primo tempo Srna effettua un cross da destra, Ionita fa velo, la sfera arriva a Farias che colpisce in modo non impeccabile ma tanto basta per battere Radu.

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Nel secondo tempo Bessa non trova la rete di un soffio su assist di Lazovic, poi Kouamè
brucia Ceppitelli e prova il tiro di destro da posizione defilata: Cragno respinge ancora una volta. Ad avere la chance del 2-0 è ancora Farias ma, a tu per tu con Radu, non è freddo e calcia addosso al portiere. Al 69’ Barella da fuori area stoppa il pallone di petto e conclude verso la porta, ma il pallone si stampa sul palo. Pavoletti calcia male su assist del neo entrato Sau ma i sardi riescono a proteggere il risultato fino alla fine. Barella gioca da leader in mezzo al campo, Pavoletti rientra bene e Pisacane argina il capocannoniere del torneo, Piatek. Male Criscito e Pereira nel Genoa, Lazovic si salva, Piatek viene annullato dalla difesa di casa.

Nel derby degli Inzaghi, la Lazio inizia con convinzione contro il Bologna. Al 12esimo Luis Alberto va sfiorare il gol con un tiro da fuori, neutralizzato dall’ex Roma Skorupski, poi decide di vestire i panni dell’assistman servendo su corner Luiz Felipe in area. Il brasiliano svetta su tutti insaccando il pallone all’angolino: 0-1 per i capitolini. Dopo un’altra occazione per i biancazzurri, con Correa che dribbla e calcia centrale al 41′, le due squadre rientrano negli spogliatoi. ll Bologna prende coraggio e prova ad impensierire la retroguardia biancazzurra, ma Strakosha non corre particolari pericoli. Entra Immobile ma non ci sono occasioni evidenti per raddoppiare almeno fino a quando Lulic, al 90′, non ribadisce in rete dopo gli sviluppi di un altro calcio d’angolo battuto da Luis Alberto. La Lazio vince e allunga sul Milan, in piena zona Champions League. Leiva si dimostra fondamentale, Correa pimpante e Lulic da vero capitano trascina la squadra, Okwonko disastroso nel Bologna, generoso Poli.

Dopo un primo tempo equilibrato, la Samp torna dagli spogliatoi trasformata, e piazza un uno-due micidiale con Quagliarella e Ramirez, quest'ultimo devastante con il suo impatto sulla gara. I ragazzi di Giampaolo, con la vittoria casalinga sul Chievo, volano a 29 punti in classifica, al quinto posto solitario. Murru si ritaglia un'altra prestazione positiva, Andersen perfetto su Stepinski. Periodo di forma eccezionale per Ramirez, meno bene Saponara dall'inizio. Quagliarella è infinito, inventa e delizia come pochi: per lui anche una traversa su un bolide su puinizione dal limite. Tra i più attivi Kiyine e Leris nel Chievo, nel primo tempo. Di Carlo non inserisce capitan Pellissier, in stato di grazia, e torna a casa con il primo k.o della sua gestione, stavolta senza lo spirito Chievo che si era visto con le big.

Il Torino vince e convince nell’ultima gara del 2018 tra le mura dell’Olimpico Grande Torino. Il primo tempo è un assolo granata: prima Zaza e poi Belotti provano a sbloccare il match, ma prima Provedel e poi il palo strozzano la gioia dei due attaccanti. L’Empoli non è in giornata e allora i granata prendono in mano il dominio del match. A forza di attaccare però alla fine il vantaggio arriva: al 44′ Nkoulou sale in cielo e sblocca la gara. La squadra di Mazzarri attacca con insistenza e trova immediatamente il gol del raddoppio. Bella discesa di De Silvestri, che fraseggia con un paio di compagni e poi scarica in porta un mancino che si spegne sotto l’incrocio dei pali. La ciliegina sul match arriva al 75′, quando Iago Falque si mette in proprio e supera Provedel. Zajc espulso per rosso diretto, Mraz titolare non incide proprio mentre Bennacer è di gran lunga il migliore in campo degli azzurri per qualità.

La Roma ritrova il sorriso, battendo per 3-1 all’Olimpico il Sassuolo in una partita, quasi, completamente senza storia. Dopo un brivido iniziale con Berardi che ha provato l’eurogol da centrocampo, i giallorossi mettono accelerano e da una percussione di Schick nasce il vantaggio: Ferrari entra in ritardo sul ceco e dopo il consulto con il Var, Giacomelli decreta il calcio di rigore: dal dischetto è freddo Diego Perotti, che spiazza Consigli.

Una deviazione di Schick per un pelo non oltrepassa completamente la riga negando il pari alla squadra di De Zerbi, poi è lo stesso attaccante ceco a raddoppiare: il numero 14 giallorosso raccoglie un grande lancio di Cristante, si lancia verso la porta, supera il portiere e mette in rete il 2-0. Al 59esimo arriva la magia che vale la sicurezza: azione personale di Zaniolo dall’esterno, entra in area mette seduti portiere e Ferrari e con un pallonetto delizioso mette in rete. Nel finale c’è la rete della bandiera di Babacar, che non cambia la sostanza. Zaniolo mette applicazione e qualità, Fazio tra le note stonate con qualche incertezza. Manolas argina molte ripartenze,  Ferrari naufraga presto e Brignola pecca di precisione.

Gara in pieno stile salvezza tra Spal e Udinese, con entrambe le compagini che puntano più a non subire che a costruire qualcosa di pericoloso. Per la SPAL c'è stata una traversa su punizione di Petagna al 16', molte punizioni dalla trequarti per l'Udinese, mai sfruttate anche per merito, c'è da dirlo, della difesa avversaria (molto rocciosi Felipe, Bonifazi e Cionek). Migliore in campo per i friulani D'AlessandroDe Paul non ha dei compagni di reparto adatti al suo gioco, Lasagna gioca più sulla fascia che in area. Nella seconda frazione, il colpo di testa di Schiattarella e il tiro di controbalzo dell'ex Felipe come uniche chance per sbloccare la sfida e una zuccata di Troost-Ekong per i friulani.

L'Inter di Luciano Spalletti esce vittoriosa dal posticipo del Boxing Day della Serie A superando il Napoli di Carlo Ancelotti per 1-0, grazie al gol del Toro Martinez al 92esimo minuto dopo un assist di Keita Baldè. Una partita che dopo un primo tempo frizzante, vive una ripresa meno entusiasmante e più condensata di errori specie da parte nerazzurra. Handanovic respinge diverse conclusioni ma nel primo tempo Icardi sfrutta un errore di Meret per battere a rete ma Koulibaly salva sulla linea. Le difese reggono, Insigne fuori dal gioco, Icardi fa a sportellate e Politano sfrutta una buona intesa con D'Ambrosio.

Insuperabile Koulibaly, che però a dieci minuti dalla fine rovina una partita perfetta, dopo l'ennesimo salvataggio in area sul cross di Perisic, quando viene espulso per un applauso ironico verso l'arbitro Mazzoleni dopo aver rimediato il giallo per fallo su Politano.
Anche in 10, il Napoli ha l'occasione più clamorosa della partita con Zielinski che prende una respinta miracolosa di Handanovic e batte a colpo sicuro, senza fare i conti con Asamoah appostato sulla linea a salvare. 

Poco dopo, il guizzo di Keita che dopo il velo di Vecino trova il Toro pronto alla stoccata vincente (tiro leggermente deviato) a beffare Meret.  Finisce in far west con Keita e Insigne a battibeccare e la reazione dell'azzurro che prova a colpire l'avversario beccandosi il rosso. Nervoso Mario Rui al fischio finale, Ancelotti e il Napoli perdono l'occasione di accorciare sulla Juve, fermata a Bergamo, e protestano per gli ululati razzisti nei confronti di Koulibaly. Perisic si spegne nella ripresa, male Milik. Skriniar regge benissimo, aiutato da De Vrij, Joao Mario gioca semplice e con qualche guizzo. Si fa male Hamsik, Mertens prova qualche giocata impossibile senza riuscirci. Infine Lautaro, stavolta è decisivo dalla panchina rispetto a Verona.


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